Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Osservatorio Globale Demenza dell'OMS: le azioni contro la malattia nel mondo

Osservatorio Globale Demenza dell'OMS: le azioni contro la malattia nel mondo

L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha lanciato il Global Dementia Observatory, una piattaforma Internet per monitorare i progressi nella fornitura di servizi alle persone affette da demenza e a coloro che si prendono cura di loro, sia nei singoli paesi che a livello globale.


L'Osservatorio monitorerà le politiche e i piani nazionali, le misure di riduzione del rischio, le infrastrutture per fornire assistenza e trattamento, i sistemi di sorveglianza e i dati relativi agli oneri associati alle malattie.


"Questo è il primo sistema di monitoraggio globale per la demenza che include una gamma di dati così completa", ha detto Tarun Dua, del dipartimento di salute mentale dell'OMS. "Il sistema non solo ci consentirà di monitorare i progressi, ma, altrettanto importante, identificare le aree in cui sono maggiormente necessari gli sforzi futuri".


L'OMS ha detto che le informazioni raccolte fino ad oggi evidenziano la necessità di una rapida crescita della ricerca. Negli ultimi anni ci sono stati segnali incoraggianti di aumento dei fondi per la ricerca sulla demenza, ma c'è ancora molto da fare. Il numero di ricerche sulla demenza nelle riviste a controllo dei pari, nel 2016, era di quasi 7.000. Questo a fronte delle più di 15.000 per il diabete e più di 99.000 per il cancro.


Al momento del lancio dell'Osservatorio, l'OMS ha raccolto dati sulla demenza da 21 paesi di ogni tipo di reddito medio. Entro la fine del 2018, si prevede che 50 paesi forniranno dati. I risultati iniziali indicano che un'alta percentuale di paesi sta prendendo provvedimenti in aree quali la pianificazione, la consapevolezza della demenza e l'amichevolezza per la demenza - compreso facilitare la partecipazione alle attività comunitarie e affrontare lo stigma delle persone affette da demenza - e la fornitura di sostegno e formazione ai caregiver, che sono molto spesso famigliari.


Poiché la popolazione globale invecchia, il numero di persone che convivono con demenza dovrebbe triplicare, da 50 a 152 milioni, entro il 2050. "Quasi 10 milioni di persone sviluppano la demenza ogni anno, 6 milioni nei paesi a reddito basso e medio", ha detto Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell'OMS, quando l'Osservatorio è stato lanciato la scorsa settimana. "Questo è un segnale di allarme: dobbiamo prestare maggiore attenzione a questa crescente sfida e assicurarci che tutte le persone che vivono con demenza, ovunque vivano, ricevano le cure di cui hanno bisogno".


Il costo globale annuale stimato della demenza è di 818 miliardi di dollari USA, pari a oltre l'1 per cento del prodotto interno lordo globale. Ciò include le spese mediche dirette, l'assistenza sociale e l'assistenza informale (perdita di reddito dei caregiver). Entro il 2030, il costo dovrebbe essere più che doppio, e raggiungere i 2 mila miliardi di dollari USA, un costo che potrebbe minare lo sviluppo sociale ed economico e travolgere i servizi sanitari e sociali, compresi i sistemi di assistenza a lungo termine.


Tra i paesi che hanno segnalato i dati finora:

  • l'81% ha realizzato una campagna di sensibilizzazione o di riduzione del rischio;
  • il 71% ha un piano per la demenza;
  • il 71% fornisce supporto e formazione per i caregiver;
  • il 66% ha un'iniziativa per la demenza.


L'OMS ha definito un piano d'azione globale sulla risposta della sanità pubblica alla demenza 2017-2025, fornendo un piano d'azione, in aree che includono: consapevolezza della demenza e amichevolezza per la demenza; ridurre il rischio di demenza; diagnosi, trattamento e cura; ricerca e innovazione; e supporto per i caregiver di demenza.


Solo il 14% dei paesi che hanno comunicato i dati conoscono quante persone ricevono la diagnosi di demenza. Studi precedenti suggeriscono che almeno il 90 per cento delle persone con demenza nei paesi a reddito basso e medio non sono consapevoli del loro status.


La ricerca è necessaria non solo per trovare una cura per la demenza, ma anche per le aree di prevenzione, riduzione del rischio, diagnosi, trattamento e assistenza.


Il lavoro dell'OMS sull'Osservatorio Globale della Demenza è supportato dai governi di Canada, Germania, Giappone, Paesi Bassi, Svizzera, Regno Unito e Unione europea.

 

 

Clicca per accedere all'Osservatorio

 

 


Fonte: Organizzazione Mondiale della Sanità via Science Business (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali colelgamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.