Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Perdita di peso in Alzheimer legata al metabolismo ridotto del glucosio

Metabolismo ridotto del glucosio associato a stato nutrizionale dell'AlzheimerCorrelazione positiva tra metabolismo del glucosio cerebrale regionale e rapporto vita/altezza nell'Alzheimer iniziale (sinistra) e nella cognizione normale (centro). A destra la sovrapposizone dei colori mostra il confronto tra queste due correlazioni, nell'Alzheimer iniziale (rosso) e nella cognizione normale (verde).

Una nuova ricerca eseguita in Giappone al Centro Nazionale Geriatria e Gerontologia (NCGG), ha stabilito che l'ipometabolismo nelle aree prefrontali mediali è associato specificamente con problemi nutrizionali legati all'Alzheimer e che il calo della massa grassa può avere un ruolo chiave.


Negli individui con Alzheimer (AD) di solito sono presenti problemi nutrizionali, in particolare la perdita di peso, e tuttaviaSecondo lo studio, pubblicato nel Journal of Alzheimer's Disease, i meccanismi sottostanti non sono ben compresi.


"Questo è uno studio molto importante per aiutare a comprendere il meccanismo sottostante la perdita di peso nei pazienti con lieve deterioramento cognitivo e Alzheimer", scrive il dottor Takashi Sakurai, autore senior, responsabile della Clinica della Memoria del NCGG.


Questo studio è il primo a chiarire le associazioni tra lo stato nutrizionale con i cambiamenti cerebrali connessi con l'AD, usando in modo completo i vari tipi di scansione, che comprendono la tomografia a emissione di positroni (PET) dell'amiloide-β (Aβ), la PET con 18F-fluorodeossiglucosio (FDG) e la risonanza magnetica strutturale.


I soggetti erano 34 individui Aβ-positivi con lieve deterioramento cognitivo o con AD (AD prodromico / iniziale) e 55 soggetti cognitivamente normali (CN) negativi all'Aβ. Le associazioni tra lo stato nutrizionale (indice di massa corporea, rapporto vita-altezza, indice di massa grassa e indice di massa senza grassi) e i cambiamenti cerebrali sono stati esaminati mediante analisi di regressione multipla usando la mappatura parametrica statistica.


Nel gruppo AD prodromico / iniziale, lo stato nutrizionale si è correlato positivamente, in modo significativo, con il metabolismo del glucosio cerebrale regionale (rCGM) nei cortici prefrontali mediali, mentre nel gruppo CN sono state osservate associazioni topografiche diverse. La deposizione di Aβ e il volume della materia grigia non sono stati associati allo stato nutrizionale. La sub-analisi nel gruppo AD prodromico / iniziale ha dimostrato che l'indice di massa grassa (ma non quello non grasso) si è correlato positivamente con il rCGM nelle aree prefrontali mediali.


"Questi risultati suggeriscono che l'ipometabolismo nelle aree prefrontali mediali è associato specificamente alla perdita di peso correlata all'AD, e la diminuzione della massa grassa può avere un ruolo chiave. Tuttavia, questo studio trasversale fornisce risultati preliminari, quindi abbiamo bisogno di ulteriori indagini longitudinali sul metabolismo dei tessuti grassi, incluse le adipocine, per approfondire la nostra comprensione della perdita di peso correlata all'AD", dice il dottor Takashi Sakurai. Dopo aver aggiustato i dati per le funzioni cognitive, si è preservato il legame significativo tra l'indice di massa grassa e il rCGM.


Le scoperte dello studio sul metabolismo ridotto del glucosio nelle aree prefrontali mediali degli individui Aβ-positivi possono spiegare il meccanismo sottostante della perdita di peso in AD.

 

 

 


Fonte: National Center for Geriatrics and Gerontology via EurekAlert! (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Taiki Sugimoto, Akinori Nakamura, Takashi Kato, Kaori Iwata, Naoki Saji, Yutaka Arahata, Hideyuki Hattori, Masahiko Bundo, Kengo Ito, Shumpei Niida, Takashi Sakurai. Decreased Glucose Metabolism in Medial Prefrontal Areas is Associated with Nutritional Status in Patients with Prodromal and Early Alzheimer’s Disease. Journal of Alzheimer's Disease, vol. 60, no. 1, pp. 225-233, 2017. DOI: 10.3233/JAD-170257

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali colelgamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.