Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Si potrebbe riconoscere l'Alzheimer analizzando la saliva

Si potrebbe riconoscere l'Alzheimer analizzando la saliva

La tua saliva può avere indizi per la salute futura del cervello. Gli investigatori dell'Istituto di Ricerca Beaumont in Michigan, sperano che il loro studio, che coinvolge piccole molecole della saliva, possa aiutare a individuare chi ha un rischio di sviluppare l'Alzheimer, una malattia neurologica che si prevede possa raggiungere proporzioni epidemiche in tutto il mondo entro il 2050.


Nel loro studio, pubblicato sul Journal of Alzheimer's Disease il 16 maggio, gli investigatori hanno trovato che le molecole salivari sono promettenti come biomarcatori diagnostici affidabili. Lo studio esemplifica la ricerca degli scienziati per sviluppare biomarcatori validi e affidabili, e per diagnosticare la malattia nelle prime fasi, prima che avvenga un danno cerebrale e che insorga la demenza.


Il ricercatore Stewart Graham PhD ha detto: "Abbiamo usato la metabolomica, una tecnica molto recente per studiare le molecole coinvolte nel metabolismo. Il nostro obiettivo era trovare modelli unici di molecole nella saliva dei partecipanti allo studio, che potrebbero essere usati per diagnosticare l'Alzheimer nelle prime fasi, quando il trattamento è considerato più efficace. Attualmente, le terapie per l'Alzheimer possono iniziare solo dopo che un paziente viene diagnosticato e i trattamenti offrono vantaggi modesti".


La metabolomica è usata in medicina e in biologia per lo studio degli organismi viventi. Misura un gran numero di piccole molecole naturali, chiamate metaboliti, presenti nel sangue, nella saliva e nei tessuti. Il modello, o impronta digitale, dei metaboliti nel campione biologico possono essere usati per conoscere la salute dell'organismo.


"Lo studio del nostro team dimostra il potenziale di utilizzo della metabolomica e della saliva per la diagnosi precoce dell'Alzheimer", ha spiegato il dottor Graham. "Data la facilità e la convenienza della raccolta della saliva, lo sviluppo di biomarcatori precisi e sensibili sarebbe ideale per individuare chi ha il maggior rischio di sviluppare l'Alzheimer. Infatti, a differenza del sangue o del liquido cerebrospinale, la saliva è uno dei mezzi meno invasivi per ottenere campioni cellulari ed è anche poco costoso".


I partecipanti allo studio includevano 29 adulti divisi in tre gruppi: con lieve danno cognitivo, con Alzheimer e un gruppo di controllo. Dopo che i campioni sono stati raccolti, i ricercatori hanno identificato positivamente e quantificato accuratamente 57 metaboliti. Alcune delle varianze osservate nei biomarcatori erano significative. Dai loro dati, sono riusciti a fare previsioni su chi aveva il rischio più alto di sviluppare l'Alzheimer.


Il dottor Graham ha detto: "In tutto il mondo, lo sviluppo di biomarcatori validi e affidabili per l'Alzheimer è considerato la priorità numero 1 per la maggior parte delle strategie nazionali di demenza. È un primo passo necessario per progettare studi su prevenzione e intervento precoce".

[...]

 Gli otto investigatori stanno ora cercando finanziamenti aggiuntivi per condurre uno studio triennale più grande e con un numero significativamente maggiore di partecipanti per convalidare lo studio pilota. Sette di loro sono del Beaumont e dell'Università di Oakland e uno dell'Università di Alberta di Edmonton in Canada.

 

 

 


Fonte: Beaumont Health (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Ali Yilmaz, Tim Geddes, BeomSoo Han, Ray O. Bahado-Singh, George D. Wilson, Khaled Imam, Michael Maddens, Stewart F. Graham. Diagnostic Biomarkers of Alzheimer’s Disease as Identified in Saliva using 1H NMR-Based Metabolomics. Journal of Alzheimer's Disease, 2017; 58 (2): 355 DOI: 10.3233/JAD-161226

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)