Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Il lutto dopo una morte da Alzheimer

In un post precedente ho scritto quanto può essere utile un Gruppo di Sostegno per Coniugi di Alzheimer (AD) per chi si occupa di una persona cara con AD. Tale gruppo è stato molto utile per me per diversi anni dopo che mia moglie Clare ha avuto la diagnosi di AD ad insorgenza precoce.


Quando Clare è morta all'inizio di quest'anno, ho pensato che sarei riuscito ad andare avanti nella vita come vedovo senza troppe difficoltà, dal momento che avevo già vissuto in questa condizione per quasi quattro anni. Non ho mai pensato di aderire ad un Gruppo di Sostegno per Vedove e Vedovi di AD.


Tuttavia, ho scoperto che la mia elaborazione del lutto è molto più lunga di quanto mi aspettassi. Dal momento che mi ero abituato a vivere da solo in casa nostra, mentre Clare era in una struttura di vita assistita, e da molto tempo non sapeva più il mio nome e neanche se ero suo marito, ho pensato che mi sarei "ripreso" subito, dopo la sua morte, e sarei stato relativamente bene.


Mi ero già rattristato per diversi anni con il peggioramento dell'AD di Clare, quindi non mi aspettavo di sentire così tanto la sua mancanza e di sentirmi così incredibilmente solo dopo la sua scomparsa. Mi sbagliavo.


Nonostante il mio desiderio di andare avanti con la mia nuova vita da vedovo, quattro mesi dopo la morte di Clare mi sono ritrovato ancora depresso e estremamente triste, con le lacrime quasi ogni giorno. Ho deciso che era tempo di cercare un gruppo di sostegno al lutto per i coniugi di AD. Una ricerca online di gruppi disponibili nelle vicinanze ha dato diversi risultati, la maggior parte negli ospedali, ma non riuscivo a trovarne alcuno che fosse esclusivamente per vedove e vedovi di AD.


Tutte le persone che sperimentano la morte di una persona cara probabilmente condividono molti sentimenti, ma direi che le vedove e i vedovi hanno sentimenti diversi rispetto a quelli che sperimentano la perdita di un genitore, un figlio, un amico, o un altro parente. E, in termini di convivere con la perdita di un coniuge amorevole, a causa della natura di questa malattia, molte vedove e vedovi di AD spesso soffrono per la perdita dei loro coniugi per un lungo periodo di tempo.


Credo che ci sia la necessità di gruppi di sostegno al lutto esclusivi per gli sposi di AD. Si tratta di una necessità che dovrebbe essere affrontata non solo dalle principali organizzazioni nazionali che forniscono le risorse alle persone con Alzheimer e ai loro caregiver, ma anche dalle associazioni locali, nonché dagli ospedali e dagli enti statali che cercano di soddisfare le esigenze dei caregiver di Alzheimer.


Per coloro che sono stati in un gruppo di sostegno esclusivamente per coniugi caregiver di AD sembrerebbe una transizione naturale proseguire poi in un gruppo di supporto al lutto, dopo la morte dei loro coniugi.


E' passato un mese da quando ho deciso di unirmi a un gruppo di sostegno. Fortunatamente, in questo mese ho fatto molti progressi mentali ed emotivi per consentirmi di "andare avanti". Ora sono in uno stato mentale molto più positivo. Invece di avere ogni giorno periodi di tristezza e di sperimentare un po' di depressione lieve, ora sto provando ogni giorno a sentirmi incredibilmente fortunato per aver goduto di quasi 50 meravigliosi anni di matrimonio con Clare.


Tuttavia ho deciso che, poiché sono ancora mentalmente ed emotivamente fragile, devo andare avanti come previsto e far parte di un gruppo di sostegno al lutto esclusivo per vedove e vedovi recenti, anche se non esclusivamente per coniugi di AD. Il gruppo si riunisce per otto sessioni, e i vedovi e vedove che sentono di avere bisogno di altro supporto possono poi unirsi a un gruppo di mantenimento.


Non so ancora quanti altri in questo gruppo hanno perso un coniuge per l'AD. Ma presto lo scoprirò. Il primo incontro è previsto per la fine del mese.

 

 

 


Fonte: Allan S. Vann in Huffington Post (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.