Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Allenarsi 'ad arrivare al nocciolo' può dare benefici alle persone con MCI


Una nuova ricerca eseguita all'Università del Texas di Dallas dimostra che l'allenamento al ragionamento basato su una strategia può migliorare la prestazione cognitiva delle persone con lieve deterioramento cognitivo (MCI), una fase preclinica di chi ha un rischio di Alzheimer.


Lo studio, fatto in collaborazione con la University of Illinois di Urbana-Champaign, è stato pubblicato on-line di recente sulla rivista International Journal of Geriatric Psychiatry.


"I cambiamenti nella memoria associati al MCI sono spesso sconcertanti, ma le sfide cognitive come i deficit nella capacità decisionale e di giudizio può avere conseguenze potenzialmente peggiori", ha affermato la Dott.ssa Sandra Bond Chapman, fondatrice e direttrice del Center for BrainHealth e Professore emerito della Facoltà di Scienze Comportamentali e Cerebrali dell'Università. "Gli interventi che mitigano il deterioramento cognitivo, senza causare effetti collaterali, possono essere un'opzione addizionale e sicura per gli individui che sono preoccupati dei cambiamenti del cervello e della memoria".


Lo studio ha coinvolto 50 adulti da 54 a 94 anni con MCI amnestico, assegnati in modo casuale a un gruppo di formazione al «ragionamento sul nocciolo» [Gist reasoning] o a un gruppo di controllo di nuovo-apprendimento. Ogni gruppo si è impegnato in due sessioni di formazione della durata di un'ora alla settimana. Il gruppo di ragionamento sul nocciolo ha ricevuto e praticato strategie su come assorbire e comprendere informazioni complesse, e il gruppo di nuovo-apprendimento ha usato un approccio educativo per insegnare e discutere i fatti su come funziona il cervello e quali fattori ne influenzano la salute.


Le strategie del gruppo di formazione al ragionamento sul nocciolo erano focalizzate sulle funzioni cerebrali di livello superiore, come

  • l'attenzione strategica, la capacità di bloccare le distrazioni e i dettagli irrilevanti e concentrarsi su ciò che è importante;
  • il ragionamento integrato, la capacità di sintetizzare nuove informazioni estraendo un'essenza memorabile, una perla di saggezza, o il messaggio da ricordare;
  • l'innovazione, la capacità di apprezzare diverse prospettive, dedurre molteplici interpretazioni e generare nuove idee per risolvere i problemi.


Le valutazioni pre e post-formazione hanno misurato i cambiamenti delle funzioni cognitive tra i due gruppi.

  • Il gruppo di ragionamento sul nocciolo è migliorato nella funzione esecutiva (cioè l'attenzione strategica a recuperare elementi più importanti rispetto a quelli meno importanti) e nella durata della memoria (ad esempio, il numero di dettagli che una persona può tenere in memoria dopo un esposizione, come ad esempio un numero di telefono).
  • Il gruppo di nuovo-apprendimento è migliorato nella memoria dei dettagli (cioè la capacità di una persona di ricordare i dettagli di informazioni contestuali).
  • Quelli del gruppo ragionamento sul nocciolo sono migliorati anche nel concetto di astrazione, la capacità di un individuo di elaborare e sintetizzare relazioni per trovare similitudini (ad esempio, cosa accomuna una macchina e un treno).


"I nostri risultati confermano il beneficio potenziale della formazione al ragionamento sul nocciolo come modo per rafforzare i domini cognitivi implicati nel funzionamento quotidiano nei soggetti con MCI", ha detto la dott.ssa Raksha Mudar, prima autrice dello studio e assistente professore alla University of Illinois di Urbana- Champaign. "Siamo entusiasti di questi risultati preliminari, e vogliamo studiare i benefici a lungo termine ed i cambiamenti cerebrali associati alla formazione del ragionamento sul nocciolo in studi clinici successivi".


"Estrarre il senso dal linguaggio scritto e parlato è una sfida chiave della vita quotidiana per tutti coloro che hanno deterioramento cerebrale, e questo studio dimostra che l'allenamento al ragionamento sul nocciolo migliora in modo significativo questa capacità di un gruppo di pazienti con MCI", ha affermato Ian Robertson, scienziato emerito del Center for BrainHealth e condirettore di The Global Brain Health Initiative. "Questo è il primo studio di questo tipo e rappresenta uno sviluppo molto importante nel crescente settore della formazione cognitiva per i disordini cognitivi e neurodegenerativi legati all'età".


"I risultati di questo studio, che si aggiungono alla nostra precedente ricerca sull'Alzheimer, supportano il potenziale della formazione cognitiva, e in particolare della formazione al ragionamento sul nocciolo, nell'impattare la funzione cognitiva di coloro che hanno MCI", ha detto Audette Rackley, responsabile dei programmi speciali al Center for BrainHealth. "Speriamo che gli studi come questo possano aiutare a sviluppare opzioni di trattamento multidimensionale per il numero sempre crescente di persone con preoccupazioni sulla memoria, pur in assenza di demenza".


Il lavoro è stato reso possibile da finanziamenti della RGK Foundation, di AWARE, di BvB Dallas e della Sammons Enterprises Inc.

 

 

 


Fonte: Center for BrainHealth (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Raksha A. Mudar, Sandra B. Chapman, Audette Rackley, Justin Eroh, Hsueh-Sheng Chiang, Alison Perez, Erin Venza, Jeffrey S. Spence. Enhancing latent cognitive capacity in mild cognitive impairment with gist reasoning training: a pilot study. International Journal of Geriatric Psychiatry, 2016; DOI: 10.1002/gps.4492

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

I tuoi ricordi sono governati da timer nascosti nel tuo cervello

10.12.2025 | Ricerche

Uno dei compiti più essenziali del cervello è decidere quali esperienze immagazzinare co...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Come evitare che la demenza derubi i tuoi cari del loro senso di personalità, …

25.11.2025 | Esperienze & Opinioni

Ogni tre secondi, qualcuno nel mondo sviluppa la demenza; sono oltre 57 milioni di perso...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)