Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


QuartrBack: combinando volontariato e tecnologia facilita l'inclusione sociale della demenza

Le persone affette da demenza presentano molti cambiamenti di condotta, e di vasta portata.


Imbarazzo, paura, e capacità ridotta di orientamento diminuiscono il loro grado di autonomia e di inclusione sociale.


In Germania, il nuovo progetto QuartrBack, coordinato dalla Evangelische Heimstiftung, combina il lavoro volontario con le tecnologie per localizzare, monitorare, informare e assistere professionalmente.


In questo modo, QuartrBack crea uno schema di emergenza intelligente per garantire l'accesso a un ambiente familiare e l'inclusione sociale delle persone affette da demenza. Nell'ambito del progetto, la ITAS valuta le tecnologie e gli studia gli aspetti non tecnici, per esempio, quelli etici e sociali.


Il quarterback nel football americano è la persona più importante sul campo. Come braccio esecutivo dell'allenatore, egli deve eseguire le mosse tattiche provate e coordinare la sua offensiva di conseguenza. Non prende solo ordini, ma è anche la mente creativa della squadra: deve reagire molto rapidamente alla difesa dell'avversario e adattare le mosse.


Il progetto tedesco QuartrBack, che ha lo scopo di sviluppare un sistema intelligente di emergenza per le persone affette da demenza, prende il nome dal giocatore chiave nel football americano. L'elemento centrale del sistema è il centro di servizio di assistenza. Con l'aiuto di un software speciale, il personale del centro di assistenza, come il quarterback in campo, può pianificare i passi (di aiuto) successivi in una situazione di rischio e scegliere l'opzione di azione più adatta.

 

Prevenire l'isolamento sociale

La demenza è caratterizzata da disordini e irrequietezza, insieme con un grande deterioramento del senso dell'orientamento. Molte persone affette da demenza hanno il desiderio di andare in giro, a volte verso luoghi importanti della loro vita, come la casa dei genitori.


In questo modo, spesso perdono l'orientamento, anche in un ambiente familiare, come la loro solita zona residenziale della città. Spesso, si sentono imbarazzati o impauriti e si isolano, rinunciando alla maggior parte della loro indipendenza e integrazione sociale.


QuartrBack deve evitare questo, e mantenere per le persone con demenza l'accesso all'ambiente familiare del quartiere e al loro proprio stile di vita. QuartrBack minimizza i rischi della crescente perdita di orientamento e, in questo modo, consente alle persone di rimanere attive, fatto importante per la loro salute.


Il sistema è integrato in un approccio di sviluppo del quartiere orientato alle risorse. Esso non solo favorisce gli incontri, l'autodeterminazione e la partecipazione delle persone con demenza, ma rafforza anche la consapevolezza e le relazioni di vicinato e, di conseguenza, influisce positivamente sull'atteggiamento della società nei confronti dell'età.

 

Mantenere la libertà di movimento nei dintorni familiari

All'inizio della malattia, i sistemi di sicurezza convenzionali di solito sono limitati alla casa o all'appartamento delle persone colpite. È possibile installare un sistema di chiamate di emergenza a casa, un sistema che spegne automaticamente la stufa o dei sensori che accendono l'illuminazione del percorso verso il bagno, se necessario.


Per mantenere la libertà di movimento nell'ambiente familiare delle persone con demenza avanzata, QuartrBack estende questi sistemi al di là della propria casa. Un sistema di localizzazione poco appariscente, ad esempio nell'orologio delle persone interessate, spegne automaticamente i dispositivi critici di sicurezza quando queste persone lasciano la loro casa, chiude la porta e la riapre quando le persone tornano.


Il software del centro di assistenza quindi registra ulteriori movimenti al di fuori dell'appartamento e valuta la situazione in tempo reale sulla base di una serie di parametri, come il tempo quotidiano, con la probabilità di pioggia e temporali, l'ora del giorno, o lo stato di assunzione di medicine.


Se una persona con demenza cambia il solito profilo di movimento, se si prevede una forte temporale, o se è urgente prendere l'insulina, il centro di assistenza si allarma automaticamente. E quindi avvia misure adeguate di aiuto e di sostegno prima ancora che insorga una grave emergenza.


Per esempio, il centro di assistenza può contattare la rete integrata di caregiver, parenti, servizi di assistenza professionali e volontari. In caso di emergenza imminente, il software registra potenziali soccorritori in prossimità. Essi vengono poi allarmati da una applicazione web sul proprio telefono cellulare e guidati verso il paziente con demenza.

 

Combinare tecnologia e impegno sociale

In questo modo, QuartrBack crea un sistema di emergenza intelligente che si estende molto oltre il sistema convenzionale di chiamata di emergenza dall'abitazione. Le persone con demenza hanno l'opportunità di continuare a muoversi liberamente nel loro ambiente familiare e di andare dal fornaio all'angolo o al proprio bar preferito.


Viene evitato l'isolamento sociale e la conseguente perdita di libertà di movimento e di esercizio fisico. Poiché il software è di tipo anticipatorio, vengono individuate in anticipo potenziali situazioni di emergenza e possono essere prese misure adeguate. L'applicazione web fa sì che i potenziali soccorritori in zona possano intervenire rapidamente in caso di pericolo imminente.


L'integrazione di volontari, personale paramedico e ospedali del classico sistema di gestione delle emergenze, aumenta l'impegno dei cittadini per le persone con demenza nel loro quartiere.


Il progetto QuartrBack è finanziato dal Ministero Federale dell'Istruzione e della Ricerca per un periodo di tre anni. A parte lo sviluppo e l'attuazione della tecnologia, sono in programma convegni con i cittadini e rappresentanti delle reti di assistenza professionale. Inoltre, gli aspetti etici, sociali, giuridici ed economici saranno discussi dalla ITAS insieme ad un consiglio interdisciplinare di esperti. Saranno accompagnati scientificamente sia la fase di prototipazione che il test esteso previsto sul campo.

 

I Partner del progetto:

  • Evangelische Heimstiftung (EHS) – Innovationszentrum
  • KIT Institute for Technology Assessment and Systems Analysis (ITAS)
  • Research Center for Information Technology (FZI)
  • Martin Elektrotechnik GmbH
  • Sigma GmbH, a company of the develop group

 

 

 


Fonte: Karlsruhe Institute of Technology (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Per capire l'Alzheimer, ricercatori di Yale si rivolgono alla guaina di m…

4.07.2025 | Ricerche

L'interruzione degli assoni, la parte simile a una coda nelle cellule nervose che trasme...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.