Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Nuova classe di farmaci allunga notevolmente la vita in buona salute

Un gruppo di ricercatori dello Scripps Research Institute (TSRI), della Mayo Clinic e di altre istituzioni, ha identificato una nuova classe di farmaci che, nei modelli animali, rallenta notevolmente i sintomi del processo di invecchiamento, alleviando la fragilità, migliorando la funzionalità cardiaca ed estendendo la durata di vita sana.


La nuova ricerca è stata pubblicata il 9 marzo online dalla rivista Aging Cell. Gli scienziati hanno coniato il termine «senolitici» per la nuova classe di farmaci.


"Consideriamo questo studio come un primo, grande passo verso lo sviluppo di trattamenti che possono essere dati in modo sicuro ai pazienti per estendere la vita sana o per trattare malattie e disturbi legati all'età", ha detto il professor Paul Robbins, PhD, del TSRI che, con il Professore Associato Laura Niedernhofer, MD, PhD, ha guidato la ricerca allo Scripps Florida. "Quando gli agenti senolitici, come il composto che abbiamo identificato, vengono usati clinicamente, i risultati potrebbero essere trasformativi".


"I prototipi di questi agenti senolitici hanno più che dimostrato la loro capacità di alleviare le caratteristiche associate all'invecchiamento", ha detto James Kirkland, MD, PhD, professore della Mayo Clinic, autore senior del nuovo studio. "E può finalmente diventare fattibile ritardare, prevenire, alleviare o addirittura invertire varie malattie croniche e disabilità tutte insieme, invece che una alla volta".

 

Trovare l'obiettivo

Le cellule senescenti (quelle che hanno smesso di dividersi) si accumulano con l'età e accelerano il processo di invecchiamento. Dal momento che la «durata di vita sana» (tempo libero da malattie) nei topi è enfatizzata uccidendo queste cellule, gli scienziati hanno ipotizzato che trovare trattamenti che raggiungono questo obiettivo negli esseri umani potrebbe avere un enorme potenziale.


Però gli scienziati si sono trovati di fronte al problema di come identificare e colpire le cellule senescenti senza danneggiare le altre cellule.


Il team sospetta che la resistenza alla morte da stress e ai danni delle cellule senescenti potrebbe fornire un indizio. Infatti, usando l'analisi di trascrizione, i ricercatori hanno scoperto che, come le cellule tumorali, le cellule senescenti aumentano l'espressione delle «reti pro-sopravvivenza» che le aiutano a resistere all'apoptosi, la morte cellulare programmata. Questa scoperta ha fornito criteri chiave per la ricerca di potenziali candidati farmaci.


Con questi criteri il team si è concentrato su due composti: il farmaco anticancro dasatinib (nome commerciale Sprycel®) e la quercetina, un composto naturale venduto come integratore che agisce da antistaminico e antinfiammatorio.


Ulteriori test in colture cellulari hanno dimostrato che questi composti inducono realmente la morte delle cellule senescenti in modo selettivo. I due composti avevano punti di forza differenti. Il dasatinib elimina i progenitori delle cellule di grasso umano senescenti, mentre la quercetina è più efficace contro le cellule endoteliali umane senescenti e le cellule staminali del midollo osseo di topo. Una combinazione dei due farmaci è più efficace nel complesso.

 

Risultati notevoli

Successivamente, il team ha chiarito come questi farmaci influenzano la salute e l'invecchiamento dei topi.


"Nei modelli animali, i composti migliorano la funzione cardiovascolare e l'esercizio di resistenza, riducono l'osteoporosi e la fragilità, ed estendono la vita sana", ha detto Niedernhofer, i cui modelli animali di invecchiamento accelerato sono stati utilizzati ampiamente nello studio. "In alcuni casi, questi farmaci l'hanno fatto sorprendentemente con un solo ciclo di trattamento".


Nei topi la funzione cardiovascolare è migliorata entro 5 giorni da una singola dose di farmaci. Una singola dose di una combinazione dei farmaci ha portato gli animali indeboliti dalla radioterapia (usata per il cancro) ad una migliore capacità di esercizio. L'effetto è durato per almeno sette mesi dopo il trattamento con i farmaci. La somministrazione periodica ai topi con invecchiamento accelerato ha esteso la vita sana degli animali, ritardando i sintomi legati all'età, la degenerazione della colonna vertebrale e l'osteoporosi.


Gli autori avvertono che sono necessari ulteriori test prima dell'uso sull'uomo. Fanno anche notare che entrambi i farmaci dello studio hanno possibili effetti collaterali, almeno nel trattamento a lungo termine.


I ricercatori, tuttavia, sono ottimisti sul potenziale dei loro risultati. "La senescenza è coinvolta in una serie di malattie e patologie, per cui ci potrebbe essere un numero qualsiasi di applicazioni per questi, e simili, composti", ha detto Robbins. "Inoltre, ci aspettiamo che il trattamento con farmaci senolitici per eliminare le cellule danneggiate sarà poco frequente, riducendo la probabilità di effetti collaterali".

 

******
Gli altri primi autori sono Yi Zhu e Tamara Tchkonia della Mayo Clinic. Il lavoro è stato supportato dal National Institutes of Health, dalla Glenn Foundation e da Clinical & Translational Science Awards.

 

 

 

 

 


Fonte: Scripps Research Institute (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Yi Zhu, Tamara Tchkonia, Tamar Pirtskhalava, Adam Gower, Husheng Ding, Nino Giorgadze, Allyson K. Palmer, Yuji Ikeno, Gene Borden, Marc Lenburg, Steven P. O'Hara, Nicholas F. LaRusso, Jordan D. Miller, Carolyn M. Roos, Grace C. Verzosa, Nathan K. LeBrasseur, Jonathan D. Wren, Joshua N. Farr, Sundeep Khosla, Michael B. Stout, Sara J. McGowan, Heike Fuhrmann-Stroissnigg, Aditi U. Gurkar, Jing Zhao, Debora Colangelo, Akaitz Dorronsoro, Yuan Yuan Ling, Amira S. Barghouthy, Diana C. Navarro, Tokio Sano, Paul D. Robbins, Laura J. Niedernhofer, James L. Kirkland. The Achilles’ Heel of Senescent Cells: From Transcriptome to Senolytic Drugs. Aging Cell, 2015; DOI: 10.1111/acel.12344

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)