Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Fumo di terza mano: anch'esso causa danni al DNA e, potenzialmente, il cancro

Il fumo emesso dalla sigaretta, che rimane attaccato alle pareti e ai mobili è fastidioso e puzzolente, ma ora la ricerca suggerisce che potrebbe rappresentare una minaccia ben più grave, soprattutto per i bambini piccoli che mettono in bocca giocattoli e altri oggetti impregnati di fumo.


Degli scienziati hanno riferito oggi che un composto contenuto in questo «fumo di terza mano», che si forma quando il fumo di seconda mano reagisce con l'aria interna, danneggia il DNA e se ne appiccica in modo da causare potenzialmente il cancro.


La loro relazione è una tra le più di 10.000 presentazioni effettuate al 247° «National Meeting & Exposition» della American Chemical Society (ACS), la più grande società scientifica del mondo, che si tiene a Dallas fino a Giovedi.


Bo Hang, Ph.D., che ha presentato la ricerca, ha detto che, anche se l'idea di fumo di terza mano è stata introdotta nel mondo della ricerca solo pochi anni fa (nel 2009), l'evidenza suggerisce già con forza che esso potrebbe minacciare la salute umana. "Il miglior argomento per l'istituzione di un divieto di fumo in casa è in realtà il fumo di terza mano", ha detto Hang, scienziato del Lawrence Berkeley National Laboratory (LBNL).


I ricercatori hanno scoperto che molte delle oltre 4.000 sostanze presenti nel fumo di seconda mano, che si diffonde attraverso l'aria quando si fuma una sigaretta, possono restare nella casa a lungo dopo il suo consumo. In base degli studi condotti da Hugo Destaillats, anch'egli del LBNL, queste sostanze possono andare a reagire con gli inquinanti interni come l'ozono e l'acido nitroso, creando composti nuovissimi, alcuni dei quali potrebbero essere cancerogeni.


Uno di questi composti va sotto l'acronimo di NNA. La ricerca di Hang ha dimostrato che l'NNA, un nitrosamino specifico del tabacco, si blocca sul DNA formando un addotto enorme (un pezzo di DNA legato ad un prodotto chimico cancerogeno), così come altri addotti, nelle provette di laboratorio. Altri composti di grandi dimensioni che si attaccano al DNA tendono a causare mutazioni genetiche. L'NNA inoltre rompe il DNA all'incirca alla frequenza di un composto correlato chiamato NNK, che è un sottoprodotto ben studiato della nicotina e un potente cancerogeno noto. Questo tipo di danno al DNA può portare alla crescita incontrollata delle cellule e alla formazione di tumori cancerosi.


Allo stesso modo con cui ci sono voluti anni per stabilire gli effetti cancerogeni del fumo di prima mano che viene inalato quando una persona respira direttamente dalla sigaretta, stabilire la connessione tra fumo di terza mano o NNA e cancro potrebbe richiedere molto tempo, ha detto Hang. Ma la ricerca iniziale sulla sua natura, sull'esposizione e sugli effetti sulla salute è così convincente che nel 2010 è stato costituito in California un consorzio di ricerca dedicato alle indagini sul fumo di terza mano. Questo consorzio ha aiutato a finanziare il lavoro di Hang sul danno al DNA indotto dal'NNA, che, secondo lui, potrebbe eventualmente essere usato come biomarcatore per identificare le persone che sono state esposte al fumo di terza mano.

Può essere rilevante perché:

Il fumo, attivo e passivo, è stato già associato al rischio di demenza e Alzheimer.

Essendo i prodotti chimici gli stessi, tutti contenuti nelle sigarette, sarebbe da verificare la connessione del fumo di «terza mano» con il declino cognitivo, tanto più che questo studio afferma che esso danneggia il DNA di una persona.


Il più grande rischio potenziale per la salute è per i neonati e i bambini piccoli, ha osservato. Mentre strisciano e mettono le mani o i giocattoli in bocca, potrebbero toccare, inghiottire o inalare composti del fumo di terza mano. Le loro piccole dimensioni e la fase iniziale di sviluppo li rendono più vulnerabili degli adulti agli effetti dei rischi ambientali.


Anche se molti luoghi pubblici vietano di fumare, Hang ha notato che le persone possono ancora fumare nella maggior parte degli appartamenti in affitto e nelle residenze private, e il fumo rimane un problema enorme di salute pubblica. Nel 2011, quasi 44 milioni di americani adulti hanno riferito di fumare sigarette, la principale causa di morte prevenibile in questo paese. E 34 milioni di persone fumano ogni giorno, secondo i dati del Centers for Disease Control & Prevention.


Ad oggi il modo migliore per sbarazzarsi del fumo di terza mano è rimuovere gli elementi interessati, come i divani e la moquette, nonché ricoprire e/o ridipingere le pareti, e talvolta anche sostituire i rivestimenti contaminati, ha spiegato. Sostituire i mobili può essere costoso, ma Hang ha detto che un aiuto potrebbe venire anche dall'aspirapolvere e dal lavaggio di vestiti, tende e biancheria da letto.


La ricerca di Hang è stata finanziata dal «Tobacco-Related Disease Research Program», che è amministrato dalla University of California.

 

 

 

 

 


FonteAmerican Chemical Society (ACS)  (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Il litio potrebbe spiegare, e trattare, l'Alzheimer?

19.08.2025 | Ricerche

Qual è la prima scintilla che innesca la marcia ruba-memoria del morbo di Alzheimer (MA)...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)