Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Computer con transistor sinaptici: speriamo non prendano l'Alzheimer

Non ci vuole un genio per rendersi conto che anche i migliori supercomputer del mondo sono macchine incredibilmente inefficienti e ad alto consumo energetico.


Il nostro cervello ha oltre 86 miliardi di neuroni, collegati da sinapsi che completano non solo una miriade di circuiti logici, ma si adattano continuamente agli stimoli, rafforzando alcune connessioni e ne indeboliscono altre.


Chiamiamo questo processo "apprendimento", quello che consente il tipo di processi computazionali rapidi, altamente efficienti, che fanno vergognare i computer più potenti come il Blu Gene di IBM.


Gli scienziati dei materiali della Harvard School of Engineering and Applied Sciences (SEAS) hanno ora creato un nuovo tipo di transistor che simula il comportamento di una sinapsi. Il nuovo dispositivo modula contemporaneamente il flusso di informazioni in un circuito e si adatta fisicamente ai segnali che cambiano.


Sfruttando le proprietà insolite di moderni materiali, il transistor sinaptico potrebbe segnare l'inizio di un nuovo tipo di intelligenza artificiale: quella incorporata non negli algoritmi intelligenti ma nell'architettura di un computer. I risultati dello studio sono pubblicati in Nature Communications.


"C'è uno straordinario interesse a costruire apparecchi elettronici a basso consumo energetico nel nostro tempo", dice il ricercatore principale Shriram Ramanathan, professore associato di scienza dei materiali dell'Harvard SEAS. "Storicamente ci siamo concentrati sulla velocità, ma alla velocità segue la penalità della dissipazione di potenza. Con l'elettronica che diventa sempre più potente e onnipresente, tagliare la quantità di energia che consuma potrebbe avere un enorme impatto".


La mente umana, con la sua fenomenale potenza di calcolo, richiede solo circa 20 Watt di energia (meno di una lampadina da casa), costituendo un modello naturale per gli ingegneri. "Il transistor che abbiamo dimostrato è davvero un analogo delle sinapsi nel nostro cervello", dice il co-autore Jian Shi, borsista post-dottorato della SEAS. "Ogni volta che un neurone inizia un'azione e un'altro reagisce, le sinapsi aumentano la forza della connessione tra di loro. E più il neurone manda impulsi veloci ogni volta, più forte è la connessione sinaptica. Essenzialmente, essa memorizza l'azione tra i neuroni". In linea di principio, un sistema che integrasse milioni di minuscoli transistor e terminali sinaptici dei neuroni potrebbe portare il calcolo parallelo ad una nuova era di alte prestazioni ultra-efficienti.


Mentre gli ioni e i recettori di calcio effettuano il cambio in una sinapsi biologica, la versione artificiale raggiunge la stessa plasticità con gli ioni di ossigeno. Quando viene applicata una tensione, questi ioni scivolano dentro e fuori dal reticolo cristallino di una pellicola molto sottile (80 nanometri) di nichelato di samario, che funge da canale sinaptico tra due terminali di platino: l'"assone" e il "dendrite". Variando la concentrazione di ioni nel nichelato si alza o si abbassa la sua conduttanza, cioè la sua capacità di trasportare informazioni sulla corrente elettrica, e, come in una sinapsi naturale, la forza della connessione dipende dal ritardo nel segnale elettrico.


Strutturalmente, il dispositivo consiste del semiconduttore nichelato inserito tra due elettrodi di platino e adiacente ad una piccola tasca di liquido ionico. Un circuito multiplexer esterno converte il ritardo di tempo in una entità di tensione che si applica al liquido ionico, creando un campo elettrico che aziona gli ioni nel nichelato oppure li rimuove. L'intero dispositivo, lungo poche centinaia di micron, è integrato in un chip di silicio.


Il transistor sinaptico offre diversi vantaggi immediati rispetto ai transistor di silicio tradizionali. Per iniziare, non è limitato al sistema binario di uno e zero. "Questo sistema cambia la sua conduttanza in modo analogico, continuo, perchè cambia la composizione dei materiali" spiega Shi. "Sarebbe piuttosto difficile usare la tecnologia dei circuiti tradizionali (CMOS) per imitare una sinapsi, perché le vere sinapsi biologiche hanno un numero praticamente illimitato di stati possibili, non solo 'on' e 'off' ".


Il transistor sinaptico offre un altro vantaggio: la memoria non è volatile, il che significa che anche quando l'alimentazione viene interrotta il dispositivo ricorda il suo stato. Inoltre, il nuovo transistor è intrinsecamente efficiente energeticamente. Il nichelato appartiene ad una classe di materiali inusuale, chiamati sistemi di elettroni correlati, che possono subire una transizione tra isolante e metallo. Ad una certa temperatura, o, in questo caso, quando sono esposti ad un campo esterno, la conduttanza del materiale cambia improvvisamente.


"Sfruttiamo l'estrema sensibilità di questo materiale"
, dice Ramanathan. "Una piccola eccitazione consente di ottenere un grande segnale, quindi l'input di energia necessario per guidare questo passaggio è potenzialmente molto piccolo. Questo potrebbe tradursi in una grande spinta per l'efficienza energetica". Il sistema nichelato è inoltre ben posizionato per una perfetta integrazione nei sistemi esistenti a base di silicio.


"In questo lavoro, abbiamo dimostrato il funzionamento ad alta temperatura, ma la bellezza di questo tipo di dispositivo è che il comportamento 'apprenditivo' è più o meno insensibile alla temperatura, e questo è un grande vantaggio"
, dice Ramanathan. "E' in grado di operare sempre, dalla temperatura ambiente fino ad almeno 160 gradi centigradi".

 

[... Continua a leggere dall'originale in Inglese]

 

 

 

 

 


Fonte: Harvard School of Engineering and Applied Sciences.

Riferimenti: Jian Shi, Sieu D. Ha, You Zhou, Frank Schoofs, Shriram Ramanathan. A correlated nickelate synaptic transistor. Nature Communications, 2013; 4 DOI: 10.1038/ncomms3676

Pubblicato in seas.harvard.edu (> English version) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Come evitare che la demenza derubi i tuoi cari del loro senso di personalità, …

25.11.2025 | Esperienze & Opinioni

Ogni tre secondi, qualcuno nel mondo sviluppa la demenza; sono oltre 57 milioni di perso...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Nuova 'teoria unificata della mente': implicazioni per la prevenzion…

17.07.2025 | Ricerche

In un nuovo studio con implicazioni sulla prevenzione del morbo di Alzheimer (MA) e altr...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)