Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Catene corte, spezzate, di proteine ​​tossiche dannose per il cervello

Le malattie neurodegenerative come l'Alzheimer potrebbero essere capite meglio dopo le scoperte sulle proteine legate a tali condizioni, secondo un nuovo studio.


Gli scienziati che studiano catene di proteine ​​filiformi - chiamate fibre amiloidi - hanno scoperto che basse quantità di queste proteine possono causare più danni alla salute dei livelli più alti.


Queste catene proteiche, che si formano raramente, collegate a decine di malattie, sono il prodotto di un difetto genetico o dei cambiamenti nella chimica del corpo causati dall'invecchiamento.


Quando questo accade, si formano fibre corte che diventano appiccicose e attraggono altre copie di se stesse, formando una catena senza fine. Queste catene si rompono spontaneamente, creando più tratti di filamento ai quali si attaccano altre proteine. Nell'ambito delle malattie neurodegenerative, sono questi frammenti brevi che sembrano produrre i danni maggiori, dicono gli scienziati.


I ricercatori hanno scoperto che, quando il livello della proteina è basso, si formano molti filamenti corti di proteina. Ma quando il livello della proteina è alto, si ferma questa rottura spontanea e la maggior parte dei filamenti proteici rimangono lunghi. In confronto alle fibre proteiche corte nocive, le fibre lunghe non sembrano essere dannose nel caso delle malattie neurodegenerative. I ricercatori ritengono quindi che un livello alto della proteina - che porta a queste catene più lunghe - possa essere in realtà protettivo.


Oltre ad gettare nuova luce sulla malattia, questa comprensione delle catene proteiche può aiutare gli scienziati a sviluppare biomateriali utili, come le strutture di cellule, che vengono usate per l'ingegneria tissutale o per fare seta artificiale.


Cait MacPhee, Professore di Fisica Biologica alla Scuola di Fisica e Astronomia dell'Università di Edimburgo, ha dichiarato: "Sarebbe logico aspettarsi che maggiore è il livello di tossine, peggiore sia la malattia. Tuttavia in questo studio abbiamo scoperto che più è basso il livello della proteina, più sono le fibre corte dannose che vediamo. Capire come si formano queste catene di proteine ci spiega non solo come progrediscono le malattie, ma anche come possiamo produrre biomateriali controllati per l'ingegneria dei tessuti".

 

 

 

 

 


Fonte: University of Edinburgh, via EurekAlert!, a service of AAAS.

Riferimento: Ryan J. Morris, Kym Eden, Reuben Yarwood, Line Jourdain, Rosalind J. Allen, Cait E. MacPhee. Mechanistic and environmental control of the prevalence and lifetime of amyloid oligomers. Nature Communications, 2013; 4: 1891 DOI: 10.1038/ncomms2909

Pubblicato in Science Daily (> English version) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.