Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Pesce del negozio di animali fornisce indizi sull'inizio dell'Alzheimer

zebrafishScienziati della Western University of Health Sciences di Pomona in California riferiscono che gli studi con il pesce zebra (Danio rerio o Danio zebrato) hanno fornito un indizio importante per capire come inizia l'Alzheimer.

Nell'edizione online di questa settimana di PLoS ONE, Doug Ethell, PhD, professore associato al Graduate College of Biomedical Sciences, e Joshua Cameron, PhD, FAAO, assistente professore al College of Optometry, riportano che un peptide di beta-amiloide connesso all'Alzheimer causa una ramificazione anomala dei vasi sanguigni nel cervello dei pesci zebra giovani.


Questo meccanismo può spiegare i risultati confusi di recenti studi clinici per l'Alzheimer e fornire spunti importanti per la prevenzione di questa malattia. "L'Alzheimer è una specie di problema idraulico", ha detto Ethell. "Il cervello produce beta-amiloide per tutta la vita, che di solito viene rimossa dal sangue e degradata nel fegato. Alte concentrazioni di beta-amiloide inducono i peptidi ad avvolgersi uno intorno all'altro, come le fibre dei tappeti, formando oligomeri tossici. Successivamente, questi oligomeri si aggregano in placche che causano un'altra serie di problemi. Uno dei più grandi misteri nella ricerca di Alzheimer è capire la normale funzione fisiologica della beta-amiloide. Se la conoscessimo, allora potremmo essere in grado di capire che cosa causa il problema della sua eliminazione, e impedire che accada".


In questo studio i ricercatori hanno dimostrato che una normale funzione della beta-amiloide è regolare la ramificazione dei vasi sanguigni. Essi hanno scoperto che maggiori livelli di amiloide-beta risultano in un numero maggiore di rami dei vasi sanguigni nel cervello del pesce zebra. "A un primo sguardo potrebbe sembrare paradossale che l'aumento del numero dei vasi sanguigni possa ridurre l'eliminazione di amiloide-beta, quindi pensiamoli come irrigatori sul prato", ha detto Ethell. "Dieci spruzzatori potrebbro costituire il modello perfetto, ma se si aggiungono alla stessa linea altri 10 o 50 irrigatori, si potrebbe ottenere solo un filo d'acqua da ciascuno. Alla fine ci sarebbero macchie di erba verde intorno agli irrigatori ed erba morta tra di loro, non molto efficiente".


Questo meccanismo c'è da centinaia di milioni di anni, e gli studi hanno scoperto che funziona nel cervello del pesce zebra come con le cellule dei vasi sanguigni del cordone ombelicale umano. "I pesci zebra che abbiamo usato sono come quelli che potreste trovare nei negozi di animali sotto casa, con l'eccezione che sono stati modificati per esprimere una proteina verde fluorescente nei loro vasi sanguigni", ha detto Ethell. "Abbiamo catturato immagini dei vasi sanguigni nel cervello e quindi abbiamo generato le mappe 3-D per tenere traccia dei punti di ramificazione".


"Gli indizi che stiamo ottenendo sulla beta-amiloide da questi pesci zebra ci aiuteranno a trovare punti iniziali di pressione nelle fasi del processo dell'Alzheimer che possono essere oggetto di intervento terapeutico, e forse impedire alla malattia di insorgere"
, ha detto Ethell. "C'è una virata importante nel settore verso la prevenzione dell'Alzheimer, spingendo sui biomarcatori precoci che possono individuare la patologia di Alzheimer anni prima che le persone abbiano problemi di memoria".

 

 

 

Autori (affiliazioni): D. Joshua Cameron (1,2), Cooper Galvin (1), Tursun Alkam (1,3), Harpreet Sidhu (1), John Ellison (1), Salvadore Luna (1,3), Douglas W. Ethell (1,3,4)*

1 Molecular Neurobiology, Western University of Health Sciences, Pomona, California, USA, 2 College of Optometry, Western University of Health Sciences, Pomona, California, USA,
3
Graduate College of Biomedical Sciences, Western University of Health Sciences, Pomona, California, USA,
4
College of Osteopathic Medicine of the Pacific, Western University of Health Sciences, Pomona, California, USA

 

 

 

***********************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

***********************
Fonte: Western University of Health Sciences

Riferimento: Cameron DJ, Galvin C, Alkam T, Sidhu H, Ellison J, et al. (2012) Alzheimer’s-Related Peptide Amyloid-β Plays a Conserved Role in Angiogenesis. PLoS ONE 7(7): e39598. doi:10.1371/journal.pone.0039598

Pubblicato in Market Watch il 9 Luglio 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:




Notizie da non perdere

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Questo approccio di medicina di precisione potrebbe aiutarti a ritardare la de…

5.12.2025 | Ricerche

Secondo un nuovo studio condotto alla Università della California di San Francisco, la c...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)