Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Studio associa la menopausa precoce ad un aumento del rischio di demenza

lady sitting sofa early menopauseImage by freepik

Un nuovo studio internazionale guidato dall’Università di Galway (Irlanda) pubblicato sul Journal for Alzheimer’s Disease ha scoperto che entrare in menopausa in età precoce è associato ad un aumento del rischio di demenza. La ricerca ha anche dimostrato che la terapia ormonale sostitutiva dopo la menopausa sembra essere associata a un rischio ridotto di demenza.


Il gruppo di ricerca delle università di Galway e di Boston ha condotto lo studio su 1.329 donne cognitivamente sane del Framingham Heart Study – lo studio di coorte longitudinale più longevo al mondo – per analizzare l’associazione tra fattori riproduttivi e marcatori di invecchiamento cerebrale, e ha scoperto che:

  • Entrare in menopausa in età precoce è associato ad un aumento del rischio di demenza.
  • La terapia ormonale sostitutiva dopo la menopausa sembra essere associata a un rischio ridotto di demenza.
  • Una maggiore esposizione agli estrogeni durante la vita riproduttiva è associata a prestazioni cognitive migliori e volumi cerebrali più grandi.
  • Avere più figli, livelli più alti di estrogeni nel sangue e essere più anziane al momento della menopausa sono stati associati a migliori prestazioni nei test cognitivi, in particolare a migliori abilità visuospaziali – la capacità di percepire, analizzare e manipolare mentalmente le informazioni visive e spaziali.


La prof.ssa Emer McGrath, prima autrice, prof.ssa associata di medicina all'Università di Galway e consulente neurologa all'ospedale universitario di Galway, ha dichiarato:

"Il nostro studio ha esplorato l'associazione tra fattori riproduttivi e ormonali nell'arco della vita della donna e il rischio di invecchiamento cerebrale. Abbiamo esaminato i marcatori neurocognitivi e di neuroscansioni a risonanza magnetica (MRI), nonché le prestazioni dei test cognitivi, compresi test di memoria, competenze di ragionamento e abilità visuospaziali. Abbiamo anche esaminato il rischio futuro di demenza in relazione a questi fattori riproduttivi.

"Abbiamo scoperto che entrare in menopausa in età precoce sembra essere associato a un aumento del rischio di demenza, mentre la terapia ormonale sostitutiva post-menopausa sembra essere associata a un minor rischio di demenza. Sebbene i nostri risultati suggeriscano benefici cognitivi positivi derivanti da una maggiore esposizione agli estrogeni nel corso della vita, ciò richiede ulteriore convalida".


Le donne hanno un rischio maggiore di demenza rispetto agli uomini, e rappresentano quasi i due terzi delle persone con morbo di Alzheimer (MA). La ricerca ha coinvolto donne del Framingham Heart Study e ha indagato l’età al momento del primo ciclo mestruale di una donna, l'età di inizio della menopausa, la durata della vita riproduttiva della donna, i livelli di estrogeni nel sangue e se la donna aveva usato o meno la terapia ormonale sostitutiva in post-menopausa.


Questi fattori sono stati poi correlati alle prestazioni nei test neurocognitivi, ai segni di restringimento del cervello sulle scansioni MRI e al rischio futuro di sviluppare demenza. La prof.ssa Emer McGrath ha dichiarato:

"Quando abbiamo esplorato i segni dell'invecchiamento cerebrale sulle scansioni cerebrali MRI, abbiamo anche scoperto che avere più figli era associato a volumi cerebrali più grandi, comprese le aree dove tendiamo a vedere un restringimento nel MA".


Nonostante la sua importanza per la salute pubblica, la nostra comprensione di un’associazione con le differenze legate al sesso nel MA e nelle demenze correlate è significativamente indietro rispetto a quella nel campo cardiovascolare. Sebbene l’aspettativa di vita più lunga nelle donne possa spiegare in parte il loro rischio più elevato, fattori quali la salute riproduttiva e i livelli ormonali nelle donne possono avere un ruolo importante.

 

 

 


Fonte: University of Galway (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: ER McGrath, [+10], S Seshadri. The association between reproductive factors and neurocognitive and neuroimaging markers of brain aging, J Alzh Dis, 2025, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Cervello del toporagno si restringe in inverno e rinasce in estate: c'è q…

10.09.2025 | Ricerche

I toporagni comuni sono uno dei pochi mammiferi noti per restringere e far ricrescere in...

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Il litio potrebbe spiegare, e trattare, l'Alzheimer?

19.08.2025 | Ricerche

Qual è la prima scintilla che innesca la marcia ruba-memoria del morbo di Alzheimer (MA)...

Questo approccio di medicina di precisione potrebbe aiutarti a ritardare la de…

5.12.2025 | Ricerche

Secondo un nuovo studio condotto alla Università della California di San Francisco, la c...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)