Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Esposizione all'inquinamento atmosferico aumenta l'accumulo di proteine dell'Alzheimer

Vivere in aree ad alta concentrazione di inquinamento atmosferico è associato ad un aumento dell'accumulo di proteine ​​amiloide e tau nel cervello dei pazienti di Alzheimer, accelerando il declino cognitivo.

aerial view city with pollutionImage by vecstock on Freepik

L'esposizione ad alte concentrazioni di inquinamento atmosferico può peggiorare il morbo di Alzheimer (MA) accelerando l'accumulo di proteine ​​tossiche nel cervello e il declino cognitivo. Il tessuto post-mortem di persone con MA ha rivelato, per la prima volta, che coloro che vivevano in aree con concentrazioni più elevate di particelle fini nell'aria, anche solo per un anno, avevano un accumulo maggiore di placche amiloidi e grovigli tau, i marchi della patologia di MA, in confronto a quelli con meno esposizione.


Questi individui hanno anche avuto un declino cognitivo e funzionale più rapido, che include perdita di memoria, compromissione del giudizio e difficoltà nella cura personale, secondo una ricerca pubblicata su Jama Neurology da ricercatori dell'Università della Pennsylvania.


"Questo studio mostra che l'inquinamento atmosferico non aumenta solo il rischio di demenza, in realtà peggiora il MA"
, ha affermato Edward Lee MD/PhD, condirettore dell'Institute on Aging della Penn. "Mentre i ricercatori continuano a cercare nuovi trattamenti, è importante scoprire tutti i fattori che contribuiscono alla malattia, inclusa l'influenza dell'ambiente in cui si vive".

 

Rischi per la salute da minuscole particelle d'aria

L'inquinamento atmosferico è costituito da particolato fine, piccole particelle inalabili, che vanno da 10 a meno di 2,5 micrometri di diametro, circa la metà di un singolo filamento di ragnatela. Può provenire da fumo di incendi, scarico di auto, detriti di cantiere o combustione da fabbriche. Le particelle del particolato di 2,5 micrometri e meno (PM2.5) sono così piccole che quando inalate, possono essere assorbite nel flusso sanguigno e causare problemi di salute. Ricerche precedenti hanno collegato l'inquinamento atmosferico contenente PM2.5 alla demenza, alla perdita della funzione cognitiva e al declino cognitivo accelerato.


I ricercatori hanno esaminato campioni cerebrali da oltre 600 autopsie della Banca del Cervello della Penn. Usando dati dei satelliti e dei monitor di qualità dell'aria locale, i ricercatori hanno modellato la quantità di PM2.5 nell'aria in base a dove viveva ogni persona. Hanno scoperto che per ogni aumento di 1 microgrammo per metro cubico di PM2.5, il rischio di peggiorare il MA e l'accumulo di tau aumentava del 19%.


Inoltre, quando hanno esaminato i registri clinici di questi individui, i ricercatori hanno scoperto che coloro che vivevano in aree con alte concentrazioni di PM2.5 con patologia avanzata avevano anche una maggiore compromissione cognitiva e una maggiore insorgenza di sintomi, che includono perdita di memoria, difficoltà di linguaggio e giudizio ridotto, rispetto alle persone che vivevano in aree con concentrazioni inferiori di inquinamento atmosferico.


Questo studio si è concentrato sulle esposizioni al PM2.5 in base alla posizione geografica, quindi i ricercatori riconoscono di non poter tenere conto delle esposizioni specifiche dei singoli individui all'inquinamento atmosferico, come l'esposizione al fumo di seconda mano in casa o se lavoravano con sostanze chimiche potenzialmente pericolose.


"Negli Stati Uniti, l'inquinamento atmosferico è ai livelli più bassi da decenni, ma vivere anche solo un anno in un'area con alti livelli di inquinamento può avere un grande impatto sul rischio di una persona di sviluppare il MA", ha affermato Lee. "Ciò sottolinea il valore degli sforzi di giustizia ambientale che si concentrano sulla riduzione dell'inquinamento atmosferico per migliorare la salute pubblica".

 

 

 


Fonte: University of Pennsylvania (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: B Kim, [+11], EB Lee. Ambient Air Pollution and the Severity of Alzheimer Disease Neuropathology. JAMA Neurol, 2025, DOI

Copyright:
Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

 


 

Notizie da non perdere

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

[Greg O'Brien] Scoprire la grazia dell'imperfezione: apprezzare la l…

11.11.2025 | Voci della malattia

"Scrivi in ​​modo forte e chiaro ciò che fa male" (attribuito a Ernest Hemingway)

<...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Per capire l'Alzheimer, ricercatori di Yale si rivolgono alla guaina di m…

4.07.2025 | Ricerche

L'interruzione degli assoni, la parte simile a una coda nelle cellule nervose che trasme...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.