Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Ausili acustici aiutano a rallentare l'invecchiamento del cervello nell'MCI

L'uso di apparecchi acustici può aiutare a rallentare il declino metabolico che avviene nel cervello degli adulti con lieve deterioramento cognitivo (MCI, mild cognitive impairment), secondo una ricerca presentata alla riunione annuale 2024 della Society of Nuclear Medicine and Molecular Imaging.


Coloro che hanno usato gli apparecchi acustici hanno subito meno declino del metabolismo cerebrale rispetto a quelli con perdita di udito non trattata, specialmente nelle regioni frontali della corteccia note per l'importanza nelle funzioni esecutive o per il declino nell'invecchiamento.


“Mentre l'impatto della perdita di udito e degli apparecchi acustici sul rischio di demenza è stato già studiato in precedenza, il confronto tra soggetti con perdita di udito e soggetti con apparecchi acustici e i cambiamenti nel metabolismo cerebrale nel tempo non erano ancora stati chiariti", ha detto la prima autrice Natalie Quilala, dell'Università della California di Los Angeles. "In questo studio, riportiamo risultati di scansioni PET 18F-FDG longitudinali e valutazioni neuropsicologiche tra i soggetti con diagnosi di perdita di udito, con e senza l'uso di apparecchi acustici".


Nel database Alzheimer’s Disease Neuroimaging Initiative i ricercatori hanno identificato soggetti con MCI amnestico (colpisce la memoria) che sono stati sottoposti a esami per disabilità uditive e che avevano avuto scansioni cerebrali PET FDG annuali all'inizio dello studio e per gli anni successivi.


Questi soggetti sono stati successivamente classificati in gruppi con perdita di udito non trattata, con perdita di udito trattata da apparecchi acustici e un gruppo di controllo abbinato per demografia senza problemi di udito diagnosticati. Il team ha quantificato e confrontato il metabolismo cerebrale in 47 volumi standardizzati di interesse da ciascuna delle scansioni PET FDG all'interno, e tra i gruppi, nelle analisi del tasso di cambiamento.


Il gruppo con perdita di udito ha dimostrato un declino metabolico annuale significativo in 6 regioni corticali frontali e 2 regioni temporali superiori, mentre il gruppo di controllo ha mostrato un declino significativo solo in 2 regioni temporali superiori, che probabilmente riflette la presenza di un processo neurodegenerativo precoce nei soggetti con lieve deterioramento, ma in nessuna delle regioni corticali frontali.


Sorprendentemente, il gruppo apparecchi acustici non ha sperimentato un declino metabolico annuale significativo in nessuna regione corticale frontale. Inoltre, il confronto statistico diretto dei tassi di declino delle analisi 'differenza-di-differenze' ha dimostrato che diverse regioni corticali frontali hanno avuto un declino significativamente più veloce nel gruppo di perdita di udito non trattata rispetto al gruppo trattato con apparecchi acustici e che nessuna regione corticale frontale ha avuto un declino significativamente più rapido nel gruppo apparecchi acustici rispetto al gruppo di controllo.


"Questi risultati suggeriscono che, sebbene la perdita di udito possa accelerare il declino del metabolismo cerebrale che si verifica nelle persone con lieve deterioramento cognitivo, questa accelerazione può essere ampiamente mitigata attraverso l'uso di apparecchi acustici", ha dichiarato la Quilala.

 

 

 


Fonte: Society of Nuclear Medicine and Molecular Imaging (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: N Quilala, [+2], D Silverman (University of California, Los Angeles). Relationships between Hearing Loss, Hearing Aids and Trajectories of Regional Cerebral Metabolism in Subjects with Mild Cognitive Impairment. 2024 SNMMI Annual Meeting, Abstract 242432

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)