Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Telomeri dei globuli bianchi più corti legati a rischio più alto di demenza

aug2012nl telomere

Telomeri più brevi alle estremità dei cromosomi dei globuli bianchi possono segnalare un rischio più elevato di demenza, suggeriscono i risultati di un grande studio a lungo termine, pubblicato online su General Psychiatry. Essi sono associati a un minore volume cerebrale totale e di materia bianca, che aiuta il corpo ad elaborare le informazioni, e possono essere un predittore della futura salute del cervello, affermano i ricercatori.


Un telomero - l'equivalente del cappuccio dei lacci di scarpe - è destinato a prevenire la perdita del DNA codificato da parte di un cromosoma sfilacciato o che si disfa quando durante la replicazione. Ogni volta che una cellula si divide, i cromosomi si replicano e i telomeri si riducono leggermente, quindi i telomeri sono emersi come marcatore promettente dell'invecchiamento cellulare e del rischio di malattie legate all'età, notano i ricercatori. Ma gli studi che hanno esaminato la lunghezza dei telomeri e la salute del cervello sono pochi e lontani tra loro.


Per approfondire questo argomento, hanno attinto dai dati della UK Biobank per esaminare potenziali associazioni tra la lunghezza dei telomeri dei leucociti (globuli bianchi) e il rischio di demenza, che comprende l'Alzheimer e la demenza vascolare, e i volumi totali e regionali del cervello. La UK Biobank è un grande database biomedico contenente informazioni genetiche e sanitarie dettagliate di circa mezzo milione di persone della GB, che si sono iscritte tra il 2006 e il 2010.


La lunghezza dei telomeri dei leucociti è stata misurata analizzando i campioni di sangue prelevati all'iscrizione. Questi dati erano disponibili per 439.961 persone da 37 a 73 anni di età (media 56 anni). Durante il periodo di monitoraggio medio di quasi 12 anni, 1.551 (0,4%) partecipanti hanno avuto la diagnosi di Alzheimer, 767 (0,2%) di demenza vascolare e 5.820 (1,3%) di un altro tipo di demenza.


L'analisi dei dati ha rivelato una associazione significativa tra la lunghezza dei telomeri dei leucociti e il successivo rischio di demenza. Dopo aver tenuto conto del sesso e dell'età, i partecipanti con i telomeri più brevi dei leucociti avevano il 14% in più di probabilità di ricevere la diagnosi di demenza e il 28% in più di probabilità che fosse Alzheimer rispetto a quelli con telomeri più lunghi dei leucociti. Anche il rischio di demenza vascolare era aumentato (del 18%), sebbene ciò non fosse statisticamente significativo.


La struttura cerebrale è stata visualizzata su scansioni a risonanza magnetica del corpo completo per 38.740 partecipanti nel 2014. Ciò ha rivelato un'associazione lineare tra telomeri più corti dei leucociti e volume minore totale del cervello, della materia bianca e di strutture cerebrali che includono l'ippocampo (coinvolto nell'apprendimento e nella memoria), il talamo (centro di elaborazione sensoriale) e il nucleo accumbens (il 'centro di piacere').


Questo è uno studio osservazionale e, come tale, non può stabilire la causa. I ricercatori evidenziano anche diverse limitazioni: la lunghezza dei telomeri è stata misurata una sola volta, quindi era impossibile scoprire se i cambiamenti nel tempo avrebbero potuto influenzare le possibilità di demenza, e in più la lunghezza dei telomeri è stata misurata solo nei leucociti.


La misurazione della lunghezza dei telomeri nelle cellule gliali (cellule non neuronali nel sistema nervoso centrale) potrebbe essere stata ancora più informativa, suggeriscono, ma questi dati non erano disponibili nella UK Biobank. E le diagnosi di demenza sono state ottenute solo dalle cartelle cliniche elettroniche, che potrebbero non essere state aggiornate e potrebbero non aver menzionato forme più lievi.


Tuttavia, i ricercatori concludono:

“Abbiamo scoperto che la lunghezza dei telomeri dei leucociti funge da biomarcatore di anzianità associato al rischio di demenza. Inoltre, abbiamo anche osservato associazioni lineari della lunghezza dei telomeri dei leucociti con la struttura cerebrale totale e regionale.

"Questi risultati evidenziano la lunghezza dei telomeri come un potenziale biomarcatore della salute del cervello".

 

 

 


Fonte: BMJ via EurekAlert! (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Z Cao,Y Hou, C Xu. Leucocyte telomere length, brain volume and risk of dementia: a prospective cohort study. General Psychiatry, 2023, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.