Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Scoperto modo per impedire la morte di cellule nervose in forme genetiche di demenza

double stranded RNA

Degli scienziati hanno trovato un modo nuovo per bloccare il trasporto di RNA mutante e la successiva produzione di proteine ripetute tossiche che porta alla morte delle cellule nervose nei sottotipi genetici più comuni della malattia del motoneurone (MND) e della demenza frontotemporale (FTD).


Il nuovo studio, condotto dai ricercatori dell'Istituto di Neuroscienza Traslazionale dell'Università di Sheffield (SITraN), ha anche dimostrato che l'uso di un peptide per fermare il trasporto di molecole di RNA ripetute mutanti e la produzione di proteine ripetute tossiche aumenta realmente la sopravvivenza delle cellule nervose C9ORF72, proteggendole dalla neurodegenerazione.


Il team di Sheffield aveva scoperto in precedenza che il trasporto anormale degli RNA corrotti copiati dal gene C9ORF72 - noto per essere la causa più frequente di MND e FTD - è causato dall'eccessiva appiccicosità di un trasportatore di cellule chiamato SRSF1.


Invece di usare farmaci convenzionali, che sono inefficienti nell'interrompere la viscosità della proteina SRSF1, o terapie invasive per modificare / modulare l'attività di geni difettosi, il nuovo studio ha scoperto che un piccolo peptide che incorpora un modulo che penetra la cellula può attaccarsi alla SRSF1 e bloccare con efficacia il trasporto dell'RNA ripetitivo corrotto. Il peptide è composto da una breve catena di aminoacidi, o mattoni, presenti all'interno delle cellule e dei tessuti del nostro corpo.


È interessante notare che i risultati, pubblicati su Science Translational Medicine, suggeriscono anche che il peptide potrebbe essere somministrato ai pazienti MND e FTD per via orale o in un altro modo non invasivo, ad esempio attraverso uno spray nasale sviluppato per entrare nel cervello.


Questo concetto rivoluzionario di usare peptidi per bloccare gli effetti degli RNA ripetuti espansi dannosi, e delle proteine tossiche ripetute, potrebbe trasformare il modo in cui vengono trattate alcune condizioni neurodegenerative che attualmente non hanno alcuna cura.


Il prof. Guillaume Hautbergue, professore di biologia traslazionale dell'RNA all'Università di Sheffield, che ha guidato lo studio, ha dichiarato:

“Quando abbiamo testato il nostro approccio innovativo aggiungendo il peptide al cibo dei moscerini della frutta, non solo i peptidi hanno impedito il trasporto al nucleo della cellula delle mutazioni dannose che causano MND e FTD, ma abbiamo effettivamente visto un miglioramento della loro neurofunzione.

“Ciò significa che il peptide blocca realmente la progressione della condizione neurodegenerativa e contribuisce anche a ripristinare la funzione alle cellule nervose interessate.

“Questo concetto di utilizzo dei peptidi per bloccare le mutazioni distruttive apre un percorso di trattamento così entusiasmante e innovativo che fino ad ora non è stato esplorato dagli scienziati.

“MND e FTD sono malattie devastanti che attualmente non hanno cura. Questa è un'alternativa promettente ai farmaci convenzionali di piccole molecole che sono spesso limitate dalla scarsa penetrazione della barriera emato-encefalica".


La FTD insorge quando si perdono le cellule nervose nei lobi frontali e temporali del cervello, causando la riduzione dei lobi. La FTD colpisce con più frequenza le persone da 45 a 65 anni di età e può influenzare il comportamento, la personalità, il linguaggio e il movimento. Non esiste una cura per la FTD e nessun trattamento disponibile per rallentare o fermare la progressione della malattia.


La MND è una condizione debilitante che distrugge le cellule che controllano il movimento, lasciando i malati incapaci di muoversi, camminare, parlare e infine respirare. I trattamenti sono molto limitati e non esiste una cura. La maggior parte dei pazienti con la malattia potrebbe vivere solo da 2 a 5 anni dopo la diagnosi. Questo studio è stato reso possibile grazie a campioni di tessuto donati dalla pelle dei pazienti MND che sono stati riprogrammati in cellule nervose.


Il dott. Brian Dickie, direttore della ricerca della MND Association, ha dichiarato:

"Questi risultati di un team di ricerca leader mondiale di Sheffield dimostrano l'importanza di finanziare la scienza di base di 'scoperte'. Questo lavoro ha fornito prove importanti a sostegno di una strategia completamente nuova per trattare la causa ereditata più comune sia di MND che di FTD, con l'obiettivo finale di sviluppare terapie efficaci per queste malattie devastanti".


Si spera che l'innovativa ricerca, condotta in collaborazione con più laboratori del SITraN e con i gruppi del dott. Alexander Whitworth (Università di Cambridge), dott. Cyril Dominguez (Università di Leicester) e prof. Frédéric Allain (ETH Zurich), possa trasformare il futuro degli studi clinici per le forme genetiche più comuni di MND e FTD nei prossimi anni.

 

 

 


Fonte: University of Sheffield (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: LM Castelli, [+20], GM Hautbergue. A cell-penetrant peptide blocking C9ORF72-repeat RNA nuclear export reduces the neurotoxic effects of dipeptide repeat proteins. Science Translational Medicine, 1 Mar 2023, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.