Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Mantenersi attivi con varie attività può ridurre il rischio di demenza

Gli anziani che si impegnano in varie attività diverse sono in grado di ridurre il rischio di sviluppare la demenza, secondo un nuovo studio di ricercatori della Simon Fraser University.

Il team ha scoperto che coinvolgersi in una combinazione di hobby, come fare esercizio leggero e connettersi con i propri cari, può ridurre il declino della memoria negli anziani tra i 65 e gli 89 anni più di qualsiasi attività singola.


I risultati dello studio, pubblicati sulla rivista Aping, mostrano che gli effetti di impegnarsi in una combinazione di attività aumentano con l'età e sono più impattanti dei fattori considerati storicamente, come il livello di istruzione o la memoria al basale.


Lo studio ha esaminato i dati dell'Health and Retirement Study del National Institute on Aging e ha incluso 3.210 partecipanti da 65 a 89 anni di età. Ai partecipanti allo studio è stato chiesto la frequenza con cui si impegnavano in 33 attività, da 'mai' ad 'almeno una volta al mese', a 'diverse volte al mese', fino a 'quotidianamente'.


I ricercatori hanno creato un modello di apprendimento automatico per analizzare l'impatto delle attività sulla memoria. Le attività potevano essere fare dolci o cucinare, leggere, giocare a carte e ad altri giochi, camminare per 20 minuti, o socializzare con familiari e amici attraverso lettere, e-mail, telefonate o visite in persona.


Il coautore senior dello studio Sylvain Moreno, professore associato nella Facoltà di Arti Interattive e Tecnologia della SFU e amministratore delegato / direttore scientifico del Digital Health Circle alla SFU, afferma:

"I risultati del nostro studio mostrano che il declino cognitivo può essere ridotto attraverso una combinazione di attività quotidiane, come usare un computer e fare giochi di parole.

"Gli scienziati credevano che la genetica fosse il fattore principale che influenza la salute cognitiva, ma le nostre scoperte mostrano il contrario. Invecchiando, la tua scelta delle attività quotidiane è più importante della tua genetica o delle attuali abilità cognitive".


I ricercatori suggeriscono che i loro risultati potrebbero avere un impatto significativo sulle politiche sanitarie dell'invecchiamento, compresa la promozione di nuovi programmi di 'prescrizioni sociali' per aiutare a restare mentalmente attivi nell'età avanzata.


La prescrizione sociale implica connettere gli anziani a una serie di attività comunitarie come il giardinaggio, i corsi d'arte o il volontariato. Gli anziani sono più a rischio di demenza e di altri disturbi neurodegenerativi per i quali non c'è cura, motivo per cui la prevenzione è così importante.


"Oggi, circa 55 milioni di persone hanno la demenza e questo numero quasi triplicherà entro il 2050 con la popolazione che invecchia"
, afferma Moreno. "La cura dei pazienti con demenza è impegnativa, ad alta intensità di lavoro e cronica, il che genera costi elevati per i sistemi sanitari".


Questa ricerca dimostra che le strategie per la prevenzione sono efficaci e un approccio di prescrizione sociale al settore sanitario può aiutare le persone a mantenere una funzione cognitiva sana mentre invecchiano.

 

 

 


Fonte: Melissa Shaw in Simon Fraser University (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Olga Krakovska, Gregory Christie, Faranak Farzan, Andrew Sixsmith, Martin Ester, Sylvain Moreno. Healthy memory aging - the benefits of regular daily activities increase with age. Aging, 2021, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Piccola area del cervello ci aiuta a formare ricordi specifici: nuove strade p…

6.08.2025 | Ricerche

La vita può dipanarsi come un flusso continuo, ma i nostri ricordi raccontano una storia...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)