Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Cosa NON dovrei dire alla mia amica che ora si occupa della madre con demenza?

Familiari e gli amici ben intenzionati si sentono spesso in imbarazzo e a disagio nelle conversazioni con qualcuno che ha l'Alzheimer o altra demenza e con i suoi caregiver.


Anche se le intenzioni degli altri possono essere sincere, spesso il caregiver le fraintende, trova da ridire per i commenti dagli altri e può risentirsi per i consigli non richiesti.


Prima di tutto, se offri aiuto, devi andare fino in fondo a ogni costo. È difficile per un caregiver chiedere e accettare aiuto. Quindi, se offri assistenza e accetta, sii pronta a mantenere l'impegno.


Quando offri aiuto, sii molto specifica. Per esempio, invece di essere vaga e dire qualcosa del tipo “fammi sapere se hai bisogno di aiuto”, potresti dire alla tua amica, “domani ti porto il pranzo. Tu e la mamma avete un cibo preferito?” In altre parole, non chiedere che cosa puoi fare per aiutare. Specifica le tue intenzioni e semplicemente fallo.


Ai caregiver di Alzheimer si dice sempre quanto è importante la cura di sé, ma ricordarlo al caregiver può causare qualche tensione e/o agitazione da parte sua. La maggior parte dei caregiver è molto consapevole della necessità di prendersi cura di se stessi, ma con le responsabilità e i compiti quotidiani che pesano su di loro, la cura di sé può essere solo una mera aspirazione.


Forse potresti menzionare alla tua amica che puoi stare con sua mamma in modo che possa avere il tanto agognato 'tempo per sé'. In questo modo, la tua offerta di prenderti alcune responsabilità di caregiving per darle un po' di sollievo, non suonerebbe come la dimostrazione che stai solo dicendo “devi prenderti cura di te”. È una buona idea non premettere le conversazioni con la frase “Hai bisogno di ...”.


Nelle conversazioni con la tua amica, sii consapevole delle parole che dici e del modo in cui le dici. Possono essere fraintese. Come sua amica, il semplice ascolto e l'attenzione sono doni meravigliosi. La tua amica ha bisogno di quel sostegno e dovrebbe esserle consentito di esprimere i suoi sentimenti e pensieri apertamente e senza giudizio circa la sua esperienza di caregiving.


Permettile di condividere l'«essenziale» del viaggio di Alzheimer con la madre e nel farlo puoi ottenere grandi intuizioni che ti possono suggerire dei modi per rispondere in modo più delicato e compassionevole alla tua amica.


Nei mesi e/o anni futuri, quando la tua amica sarà alle prese con le sfide dl caregiving, sappi che ci saranno momenti in cui lei sperimenterà una gamma di emozioni, dalla tristezza alla gioia, dalla rabbia al risentimento, dalla sensazione di essere benedetta di essere la caregiver della mamma, ai sentimenti di risentimento per sopportare tutto il peso e sentirsi sola nel viaggio.


In quei momenti, potresti sentire che la vostra amicizia è apparentemente unilaterale, sentire che lei sta trascurando la relazione che hai con lei. Tuttavia, sii paziente con la tua amica e realizza le enormi pressioni e responsabilità che ha e rispondi sempre con commenti positivi alle sue pratiche di caregiving.


Ciò di cui la tua amica ha bisogno più di ogni altra cosa è qualcuno che è realmente presente per lei e che ascolta con tutto il cuore e senza esitazione nei suoi momenti di bisogno.

 

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)