Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


E' il trazodone il nuovo farmaco magico per l'Alzheimer?

trazodone

Uno dei farmaci più vecchi ed economici della farmacopea internazionale diventerà presto il farmaco che bloccherà l'Alzheimer, il Parkinson e la sclerosi multipla?


Il lavoro del laboratorio di Giovanna Mallucci al British Research Council ha dimostrato - nei topi - che il trazodone e il DBM, un farmaco antitumorale, sembrano fermare un processo neurodegenerativo comune che uccide i neuroni in molte malattie importanti, compreso l'Alzheimer. Dopo aver studiato oltre un migliaio di composti, la scoperta del gruppo è stata annunciata con un titolo sulla BBC che dichiara 'Esperti entusiasti per un farmaco magico per il cervello'.


La mia reazione immediata è stata una forte risata. Perché, come molti farmaci che mancano del fascino  del nuovo, il trazodone si è moltiplicato con la riproposizione per usi molto diversi da quelli originariamente previsti ... quando altri ti permettono di usarlo.

 

A cosa serve?

Sviluppato negli anni '60 in Italia, il trazodone è stato creato come potenziale antidepressivo che blocca i recettori della serotonina. Ha funzionato. Tuttavia, ha sviluppato molto presto una reputazione negativa. Sedava le persone. Causava ipotensione ortostatica, producendo svenimento in alcuni che si alzano velocemente dal letto o dalla sedia. Ha provocato alcune aritmie cardiache.


E, forse la cosa più strana, istigava il priapismo: erezioni incontrollate che a volte dovevano essere decompresse chirurgicamente. Le persone si lamentavano di erezioni che persistevano per ore, decine di anni prima della comparsa del Viagra. Quando gli SSRI come il Prozac sono arrivati ​​sul mercato, con l'azione presumibile di bloccare la ricaptazione della serotonina, hanno eclissato il trazodone, tanto che quasi nessuno ha usato il farmaco per un bel po'.


Per oltre trent'anni ho combattuto con internisti, in particolare cardiologi, che non vogliono che i loro pazienti prendano il trazodone. Mi dicevano immediatamente che può causare la torsione di punta, una brutta aritmia cardiaca. È vero, se prendi camion carichi di trazodone con altri farmaci. Quando potevo ribattere che la dose teorica 'terapeutica' era 300-600 mg e stavo suggerendo 12,5 mg o meno all'inizio, e solo di notte, ero comunque respinto. Gli internisti chiedevano immediatamente di usare gli SSRI, i farmaci con i quali avevano familiarità e di usarli spesso.


Alcuni dei miei colleghi hanno cambiato idea. Quando ero un consulente alla Brown University, molti degli internisti generali hanno gradualmente compreso che basse dosi di trazodone potevano aiutare i loro pazienti psicotici più agitati e fuori controllo, in particolare quelli che soffrivano di delirio organico. Altri hanno trovato utili i suoi poteri sedativi. Ma il punto di riferimento generale, alimentato dai produttori degli SSRI, era che tali "cose ​​pericolose e vecchie" non dovevano essere usate.


Gli sviluppatori degli SSRI avevano a loro favore un forte argomento economico. Gli SSRI possono provocare un aumento di peso nel tempo. Il trazodone no. Gli SSRI producono molti effetti collaterali sessuali, bloccando l'eiaculazione e l'erezione. Il trazodone potrebbe causare erezioni, ma il priapismo grave, che si manifesta in un paziente su 6.000/10.000, era più comune tra i giovani.


Alcuni degli anziani che prendono il trazodone potrebbero trovare un piccolo aumento della funzione sessuale, ma per la maggior parte non è così. Gli SSRI hanno spesso provocato insonnia, un problema grave per le persone con depressione e ansia. Il trazodone rende assonnate molte persone. Per molti anni, gli SSRI sono stati di gran lunga più costosi.


Ecco un compito chiaro per il marketing: esisteva un farmaco molto più economico degli SSRI, i 'farmaci miracolosi' degli anni '80 e '90 (per citare Listening to Prozac, il bestseller di Peter Kramer), con all'incirca la stessa efficacia clinica per l'ansia e la depressione, nessun aumento di peso, pochi effetti collaterali sessuali negativi e la capacità di mettere i depressi insonni a dormire. Un farmaco del genere doveva essere fermato.


Quella storia è diventata strana. Le persone hanno notato che i sonniferi standard come Ambien erano associati a tassi più alti di morte, confusione e sonnambulismo. Così hanno iniziato a usare il trazodone come sonnifero preferito. Per alcuni è ora il sonnifero prescritto più di frequente negli Stati Uniti.


Eppure, come ho appreso da un gruppo di lavoro dell'APSS, la FDA non vuole che sia studiato come sonnifero. Non finanzierà quella ricerca. In molti modi, l'agenzia non ne vuole sapere. È un antidepressivo e, per quanto la riguarda, rimarrà tale.


In questi giorni molti clinici come me prescrivono dosi molto basse - piccole frazioni della pillola più piccola da 50 mg - per l'ansia, la depressione e l'insonnia, specialmente quando i tre disturbi coesistono. Si dovrebbe insegnare alle persone a dormire senza sonniferi. Ma per quasi il 10% della popolazione che soffre di depressione ogni giorno, molti con insonnia, il trazodone a basso costo ha i suoi usi.

 

Le cose divertenti che impari

Il trazodone sarà nuovamente riproposto come il grande prevenitore del Parkinson e dell'Alzheimer? Per citare Judah Folkman, "Possiamo curare quasi ogni tumore ... nel topo". Quello che funziona nei topi spesso non ha successo nelle persone. Gli studi clinici nei prossimi tre-cinque anni dovrebbero dare a tutti un'idea migliore del potenziale clinico. Ma ciò che si può imparare dalla saga del trazodone sono alcuni punti:

  1. Il sensazionalismo spesso travolge i fatti. L'effetto superplacebo di "usare nuovi farmaci prima che perdano la loro efficacia" rimane una parte comune della nostra vita. I farmaci più vecchi come gli IMAO e i triciclici sono spesso antidepressivi e agenti antiansia più efficaci degli SSRI prescritti di solito, ma le novità sono 'sempre migliori' del vecchio. Fino a quando fai gli esprimenti clinici.
  2. Le persone in realtà non sanno come funzionano veramente gli antidepressivi. La storia di marketing che stai 'ricostruendo livelli di serotonina' e affermazioni simili negano la complessità di ciò che fanno questi farmaci. Il trazodone, spesso considerato semplicemente bloccante dei recettori della serotonina, blocca anche i recettori alfa-adrenergici e le proteine ​​del trasportatore della serotonina, con effetti a catena che rimangono molto poco compresi.
  3. Il denaro parla. I vecchi farmaci hanno pochi 'promotori', dato che di solito solo i produttori indiani e cinesi di generici fanno soldi con loro.
  4. Il cervello è molto più complicato di quanto non credano molti ricercatori. Gli strati e strati di informazioni all'interno della nostra testa sono più che sconosciuti: ci manca la struttura concettuale per capirli. Elon Musk potrebbe essere alla fine intenzionato a fare miliardi con noi nei cyborg, ma saranno richieste molte ricerche riuscite prima che ciò accada: "The Ghost in the Shell" non ha ancora trovato il fantasma.
  5. L'intelligenza biologica è molto potente. Il corpo è un sistema di informazioni. I farmaci - potenti trasformatori di informazioni - spesso fanno cose molto diverse da quelle suggerite dalla teoria. Fortunatamente per noi, molti di questi effetti possono essere sfruttati dai sistemi biologici costruiti per sostenere qualsiasi cosa venga loro data.


A volte alla sorte piace sorridere.

 

 

 


Fonte: Matthew J. Edlund MD in Psychology Today (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)