Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Bambini aiutano pazienti con demenza a ripristinare i ricordi

"È una malattia crudele", ha detto Sian Hanley. Sua madre, Mo, fa parte di un gruppo di pazienti affetti da demenza che partecipano a un esperimento unico a Conwy (Galles).


Mo, di 83 anni e altri pazienti di un centro diurno a Colwyn Bay hanno trascorso tre giorni con bambini piccoli per testare il potenziale del ripristino della memoria.


Gli esperti della Bangor University sperano che le loro osservazioni possano trasformare le vite delle circa 45.000 persone che hanno la demenza nel Galles. La condizione ha superato le malattie cardiache come principale causa di morte in Galles e in Inghilterra.


Geraint Ellis, assistente di anziani del centro, ha detto che le persone hanno passato la loro vita a mettere insieme un quadro. "È come se avessi il tuo puzzle di fronte a te e tu aggiungi i tuoi amici e la tua famiglia. E poi arriva la demenza e non discrimina proprio e inizia a portarti via i pezzi, e vengono a mancare, e non sono più lì".

Individuare i segni della demenza:

  • Difficoltà a seguire conversazioni o programmi in TV.
  • Dimenticare i nomi di amici o oggetti di uso quotidiano.
  • Non ricordare cose sentite, viste o lette.
  • Sensazione di ansia, depressione o rabbia.
  • Trovare che altri iniziano a notare o commentare la propria perdita di memoria.


Mettere insieme pazienti di demenza e bambini è già stato fatto prima, ma gli esperti di psicologia e demenza dell'Università di Bangor sperano che i loro compiti selezionati possano aiutare a ripristinare la perdita di memoria.


Fare torte, cantare e fare esercizio erano tra le attività di gruppo.


Arianwen, di tre anni, era una delle bambine dell'asilo nido locale che ha preso parte all'esperimento. Suo nonno aveva la demenza e sua madre, Lowri, ha detto che l'impatto dei bambini sui pazienti con demenza è "indiscutibile; è davvero profondo, le persone che vivono con demenza ne traggono così tanto".


Il prof. Bob Woods, psicologo alla Bangor University, ha dichiarato: "Quello che vogliamo fare è cambiare l'ambiente, in modo che possano impegnarsi, possano interagire senza errori. E in questo modo possiamo attingere alla ricca trama di competenza, esperienza e conoscenza che è ancora lì".


L'interazione e le amicizie non sono facili per tutti i pazienti. Il prof. Bob Woods ha detto che la ricerca era in corso, ma che i bambini avevano fatto la vera differenza: "Ci hanno dato una nuova prospettiva, una nuova visione della demenza ed è davvero importante vedere la persona dietro la diagnosi".

 

 

 


Fonte: BBC (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)