Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Viaggiare con la demenza? Con una preparazione extra del caregiver, assolutamente si.

"L'estate sta arrivando e i miei genitori vogliono venire con noi nel viaggio estivo per una riunione di famiglia. Mio padre ha la demenza e non siamo sicuri se è giusto che lui faccia il viaggio. -Firmato, viaggiare preoccupato


L'estate è tempo di viaggi per molte famiglie e il pensiero di viaggiare con una persona con demenza può provocare ansia. Tuttavia, molte persone nella fase iniziale o nella fase intermedia della malattia possono viaggiare; ma serve qualche ulteriore pianificazione e considerazione.


Il disorientamento che può insorgere è difficile da affrontare perché sono alterate le routine familiari. Anche per i singoli individui, il viaggio è stancante e può presentare delle difficoltà. Tanto più grave è il danno [della malattia], tanto più una persona è sensibile al cambiamento del ritmo, del rumore e del luogo.


Risiedere in un nuovo posto può significare che non ci sono più gli indizi che li fanno andare avanti. La familiarità del proprio letto, del bagno e degli oggetti personali è confortante e il fatto che queste cose non siano presenti può creare disorientamento, ansia e agitazione.


Alcuni individui non stanno bene nemmeno quando dormono in un luogo che non è familiare; come un hotel sulla strada, dove può essere opprimente svegliarsi per andare in bagno o non sapere dove si è.


Viaggiare verso, e risiedere in un luogo già conosciuto - come un cottage di famiglia - di solito è più facile di un viaggio che richiede cambiamenti giornalieri. Considera questa opzione alla luce di un viaggio su strada.


Un'altra cosa da considerare quando viaggi è se tuo padre si sconvolge o è ansioso nella folla. Come va in un centro commerciale o in un altro luogo strano? Diventa facilmente confuso nel proprio ambiente? Anche gli individui che hanno incontinenza possono avere più problemi.


Se ansia, allucinazioni o il vagabondaggio sono un problema, probabilmente non sarà un viaggio facile da gestire. Se poi la persona spesso si oppone a essere diretta, è probabile che le cose potrebbero diventare alquanto difficili.


Detto questo, se puoi organizzare il viaggio con la massima stabilità possibile, le cose possono funzionare. Assicurati che i documenti del padre e l'assicurazione sanitaria (in patria o all'estero) siano aggiornati.


Se è possibile, acquista un'assicurazione per l'annullamento del viaggio e assicurati di avere familiarità con il sistema sanitario dove stai andando. Possono essere necessari farmaci e aiuto aggiuntivo. Questo può essere fatto a livello famigliare per aiutarti mentre si negoziano le questioni di percorso e di viaggio.


Se viaggi in macchina, assicurati che la persona sia confortevole e con la cintura di sicurezza. Le serrature delle porte devono essere sotto il tuo controllo in qualsiasi momento, se possibile; e rimani con il tuo parente nei punti di ristoro e in bagno.


Non guidare se la persona è agitata. È meglio prendersi un momento di sosta e fare uno spuntino per calmarsi. Se possibile, trova un punto di riposo tranquillo e sereno. Un pic-nic o una caffetteria lungo la strada è meglio di una fermata in un fast-food affollato.


Limita il tempo in macchina e inizia il viaggio da caregiver riposato per tuo padre. Se stai in un motel o con la famiglia o con gli amici, dai un'occhiata rapida preventiva e valuta i rischi. Metti in valigia una luce notturna portatile. Assicurati che le porte abbiano serrature, poiché le persone con demenza possono vagare se sono in un posto sconosciuto. Un allarme portatile da porte o un campanello possono anche essere utili.


Assicurati di fare anche una pausa dal lavoro di caregiving per un pò di "tempo per te". Chiedi a qualcun altro di controllare tuo padre o considera l'assunzione di aiuto se è possibile. Se è possibile, pensa di rimanere in un posto il più a lungo possibile, in modo da migliorare la familiarità.


Aspettati che i giorni di viaggio e di adattamento siano più duri. Sii realistico su quello a cui scegli di partecipare. Una cena di famiglia o una grande riunione sono esigenti. Conosci i vostri limiti e non pretendere che tuo padre faccia tutto. Ruota il tempo di riposo e di attività. Proteggi te stesso e tuo padre dallo stress inutile. Tu sai meglio di tutti quello di cui ha bisogno e non lasciare che siano gli altri a deciderlo!


Piccoli viaggi, semplici e ben fatti, possono essere arricchenti e divertenti, ma se hai dubbi parlane con un professionista che conosce il tuo genitore e decidi se questo piano di viaggio può funzionare davvero.


D'altra parte non rinunciare ai piani per te stesso. Ci sono i modi per realizzarli.

 

 

 


Fonte: Nira Rittenberg, terapista occupazionale specializzata in geriatria e cura della demenza.

Pubblicato su TheStar.com (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.