Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Studio contraddice la teoria che il cancro impedisce l'insorgenza dell'Alzheimer

Nonostante degli studi sostengano che le persone con il cancro hanno meno probabilità di sviluppare l'Alzheimer (sollevando la possibilità che ciò che provoca il cancro impedisca anche contemporaneamente la neurodegenerazione), una nuova indagine trova una spiegazione più cupa: molti pazienti di cancro non vivono abbastanza a lungo per arrivare all'Alzheimer.


La ricerca, guidata da ricercatori dell'Huntsman Cancer Institute della University of Utah, è stato pubblicato su The Journals of Gerontology: Series B.


L'autore Heidi Hanson PhD/MS, ricercatrice associata dell'Huntsman Cancer Institute e professore assistente di ricerca in medicina famigliare e preventiva all'Università dello Utah, spiega che "la diagnosi delle malattie legate all'età, come l'Alzheimer, è legata alla sopravvivenza fino all'epoca in cui può verificarsi l'insorgenza della malattia".


Illustrando il concetto, la Hanson e i suoi colleghi hanno esaminato i dati di pazienti affetti da cancro al pancreas, la cui età media alla morte è di 73 anni, la stessa età in cui di solito è diagnosticato l'Alzheimer. Mentre il tasso di diagnosi di Alzheimer è triplicato nella popolazione senza cancro, invecchiando da 75 a 89 anni (dal 25 al 75 per 1.000), esso è rimasto costante nei pazienti con carcinoma pancreatico (20 per 1.000).


Concludere che il cancro del pancreas protegge dall'Alzheimer è come dire che un colpo di pistola previene l'Alzheimer, dice Ken Smith PhD, autore senior dello studio e ricercatore dell'Huntsman Cancer Institute, nonchè professore di studi sulla famiglia e sui consumatori e di scienza della popolazione. "Le persone alle quali si spara raramente contraggono l'Alzheimer, perché la maggior parte di loro muore prima che ne abbiano la possibilità. Ma nessuno direbbe che i colpi da arma da fuoco proteggono dalla malattia".


Egli aggiunge che le analisi devono considerare che, con l'invecchiamento, ci sono più probabilità di essere colpiti da una qualsiasi tra una serie di condizioni. Coloro che muoiono di malattie letali semplicemente non hanno il tempo di svilupparne un'altra.


Con questo in mente, i ricercatori hanno condotto la loro valutazione, esaminando i dati di 92.245 individui, con e senza cancro, dello Utah Population Database, una serie completa di registrazioni demografiche, mediche e di altro tipo. Le persone esaminate avevano tra 65 e 79 anni nel 1992, e nessuna traccia di demenza. I loro dati sono stati seguiti per almeno 18 anni supplementari, per determinare quanti hanno avuto in seguito la diagnosi di Alzheimer, come indicato dai dati di Medicare.


Contrariamente ai precedenti studi, tre diversi metodi statistici hanno dimostrato che le persone con il cancro non hanno avuto una diminuzione del rischio di Alzheimer. Ogni metodo ha scomposto i tassi più alti di morte dei pazienti affetti da cancro in un modo leggermente diverso.


Per testare ulteriormente l'idea, il team ha seguito due gruppi di pazienti affetti da cancro alla prostata. Se il cancro proteggesse dall'Alzheimer, dice Smith, i gruppi di pazienti con lo stesso tipo di cancro avrebbero la stessa probabilità di contrarre il disordine del cervello. Eppure, essi hanno trovato che i pazienti con una aspettativa ridotta di vita, a causa del cancro alla prostata metastatizzato, tendevano ad avere una diminuzione del rischio di Alzheimer rispetto ai pazienti con cancro alla prostata in stadio precoce. Dopo l'aggiustamento per la mortalità, hanno determinato che la differenza osservata non era statisticamente significativa.


"Questi risultati mettono in discussione l'associazione di protezione tra il cancro e l'Alzheimer", dice la Hanson. "Se vogliamo capire le malattie legate all'invecchiamento, dobbiamo considerare come impattano su di loro le altre malattie e condizioni croniche".

 

******
Questo lavoro è stato finanziato dai National Institutes of Health, dallo Huntsman Cancer Institute, e dal Eunice Kennedy Shriver National Institute of Child Health and Human Development. Oltre a Hanson e Smith, hanno collaborato Kevin Horn, Kelli Rasmussen e John Hoffman dell'Huntsman Cancer Institute.

 

 

 


Fonte: University of Utah via Newswise (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Heidi A. Hanson, Kevin P. Horn, Kelli M. Rasmussen, John M. Hoffman, Ken R. Smith. Is Cancer Protective for Subsequent Alzheimer’s Disease Risk? Evidence From the Utah Population Database. The Journals of Gerontology Series B: Psychological Sciences and Social Sciences, 2016; gbw040 DOI: 10.1093/geronb/gbw040

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Antiossidanti aiutano contro vari problemi di salute, ma è complicato capire q…

3.11.2025 | Esperienze & Opinioni

La descrizione di antiossidante è tutta nel nome: gli antiossidanti contrastano gli ossi...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Per capire l'Alzheimer, ricercatori di Yale si rivolgono alla guaina di m…

4.07.2025 | Ricerche

L'interruzione degli assoni, la parte simile a una coda nelle cellule nervose che trasme...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)