Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Anche un piccolo problema nel sistema di smaltimento dei rifiuti del cervello produce gravi danni

Anche un piccolo problema nel sistema di smaltimento dei rifiuti del cervello produce gravi danni

Non penseresti mai che due bambini turchi, un pò di lievito e un gruppo di moscerini della frutta ungheresi possano insegnare molto agli scienziati. In realtà, quella combinazione improbabile ha appena aiutato un team internazionale a fare una scoperta chiave sul funzionamento del sistema di «smaltimento dei rifiuti» del cervello, e a capire quanto poco debba andare male per distruggerlo.


I risultati dimostrano l'importanza per il nostro cervello di un processo cellulare di pulizia chiamato «autofagia». E dimostra inoltre che anche il più piccolo cambiamento genetico può avere effetti profondi su una funzione così essenziale. La nuova comprensione potrebbe portare a trattamenti più efficaci per le persone il cui cervello e cellule nervose hanno problemi a 'portare fuori la spazzatura' [ndt: come l'Alzheimer]. Esistono già alcuni di tali farmaci, ma ne potrebbero essere sviluppati altri.

 

Seguire il mistero fino alla fine

In un nuovo studio pubblicato sulla rivista online eLife, il team descrive lo sforzo scrupoloso di capire cosa non andava nei fratelli turchi, e capire cosa significasse. I bambini hanno una rara condizione chiamata «atassia», che rende difficile camminare. Essi hanno anche una disabilità intellettiva e ritardi nello sviluppo.


L'atassia è rara, colpisce circa un individuo ogni 20.000, e può causare problemi di movimento se si sviluppa in età adulta, o una serie di sintomi, quando insorge nei bambini. Visto che i ricercatori della University of Michigan hanno già pubblicato studi su famiglie con più casi di atassia, ricercatori turchi si sono messi in contatto con loro quando i genitori dei bambini glieli hanno portati per il trattamento.


Ciò ha avviato una lunga catena di indagini scientifiche che ha portato alla pubblicazione attuale. Per iniziare, il team della UM ha studiato campioni di DNA dei bambini, e ha usato metodi avanzati per individuare la mutazione genetica esatta che ha causato i loro sintomi.


E' risultata essere in uno dei geni che, secondo gli scienziati, ha un ruolo chiave nell'autofagia, chiamato ATG5. Le cellule in tutto il corpo attivano le loro squadre interne di rimozione dell'immondizia attivando questo gene e i suoi partner, e li usano per produrre proteine che aiutano a ripulire la cellula.


La spazzatura che queste squadre ripuliscono comprende le proteine deteriorate, quelle già usate o quelle che non erano state prodotte correttamente all'inizio. In effetti molte forme di atassia (e altre malattie) sono causate da problemi genetici che inducono le cellule cerebrali e nervose a produrre tali proteine danneggiate o mal ripiegate.


Le proteine si accumulano all'interno delle cellule, uccidendole e causando problemi neurologici. Perciò gli scienziati e gli sviluppatori di farmaci stanno cercando di potenziare l'attività autofagica. Essi sperano che, pulendo quella spazzatura cellulare più velocemente, si possa evitare che nascano gli inconvenienti.


Il problema del gene dell'atassia dei bambini ha dimostrato di non essere un grande affare geneticamente; era una mutazione così lieve che a malapena cambiava il modo in cui le cellule producono le proteine. Ma quel piccolo cambiamento è sufficiente per alterare il processo dell'autofagia, e impedire alle cellule cerebrali e nervose dei bambini di funzionare correttamente.


Ed è qui che entrano in campo il lievito e i moscerini ungheresi. Usandoli, i ricercatori hanno potuto vedere cosa combinava il problema genetico dei bambini e che cosa significava per il processo di autofagia. Questo è stato possibile perché il processo di autofagia è così importante che organismi che vanno dal lievito all'uomo producono quasi esattamente la stessa proteina ATG5; gli scienziati la definiscono «altamente conservata» tra le specie.


Quello che hanno visto li ha stupiti. La mutazione genetica ha portato le cellule a cambiare solo un anello della catena di amminoacidi che compongono la proteina ATG5. Il nuovo amminoacido aveva anche la stessa carica elettrica di quello normale. Ma quel collegamento cambiato è risultato essere nel punto esatto in cui l'ATG5 e il suo partner ATG12, si collegano l'uno all'altro.


Dal momento che i due partner cruciali dell'autofagia non potevano collegarsi insieme come dovrebbero, le cellule dei bambini (e quelle del lievito e dei moscerini) non riuscivano a eliminare i loro rifiuti cellulari. L'autofagia non terminava completamente, ma solo in parte. E i moscerini della frutta, come i bambini, avevano problemi a camminare.


"Si tratta di una finestra sul sistema dell'autofagia, e per la prima volta, sul fatto che una autofagia incompleta provoca atassia, ritardo nello sviluppo e ritardo mentale", dice Margit Burmeister PhD, neurogenetista dell'UM che ha guidato la ricerca e co-autrice senior della stessa. "E' un cambiamento sottile, ma dimostra quanto sia importante l'autofagia nei disturbi neurologici".


La Burmeister e i colleghi dell'Università del Michigan, dell'Ospedale dei Bambini St. Jude, dello Howard Hughes Medical Institute, della Università di Istanbul e della Università Bogazici di Istanbul e dell'Università Eötvös Loránd di Budapest sperano che i risultati possano portare a trattamenti legati all'autofagia.


Nel frattempo, stanno ancora lavorando per capire come il cambiamento nel legame ATG12-ATG5 cambia in realtà l'autofagia. Stanno esaminando le cellule mutate di altri pazienti con atassia per vedere se anche in esse è cambiata l'autofagia.


Sono anche alla ricerca di altre famiglie con atassia. Ogni famiglia potrebbe contenere indizi importanti, come è successo per la mutazione dei bambini turchi. In effetti, la Burmeister era in Turchia alla fine del 2015 per lavorare con i colleghi e trovare più casi possibili. I piccoli villaggi con secoli di matrimoni tra persone con qualche relazione tra loro, e le famiglie numerose, possono rivelarsi importanti per la scienza.


L'accelerazione del sequenziamento genetico e degli altri test, resa possibile negli ultimi dieci anni dai progressi tecnologici e dai metodi scientifici, implica che si ottengono risposte più rapide: quello che una volta richiedeva diversi anni può ora essere fatto in un solo anno.

 

 

 


Fonte: University of Michigan (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Myungjin Kim, Erin Sandford, Damian Gatica, Yu Qiu, Xu Liu, Yumei Zheng, Brenda A Schulman, Jishu Xu, Ian Semple, Seung-Hyun Ro, Boyoung Kim, R Nehir Mavioglu, Aslıhan Tolun, Andras Jipa, Szabolcs Takats, Manuela Karpati, Jun Z Li, Zuhal Yapici, Gabor Juhasz, Jun Hee Lee, Daniel J Klionsky, Margit Burmeister. Mutation inATG5reduces autophagy and leads to ataxia with developmental delay. eLife, 2016; 5 DOI: 10.7554/eLife.12245

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.