Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Una prospettiva spirituale sull'Alzheimer e il caregiving (parte 2)

Donna McCullough scrive su Alzheimer's Reading Room
Nella prima parte di questo articolo, ho discusso le idee di accettazione e di accondiscendenza, ora vorrei approfindirle. Sulla base sia della ricerca psicologica che delle credenze in molte tradizioni spirituali, ciò che sembra essere più utile è capire i propri sentimenti e poi lasciarli andare o rilasciarli.

E' importante "toccare" i propri sentimenti (accorgersi di loro e accettarli), ma non sembra esserci alcun vantaggio a stare seduti con loro per qualche tempo. Per coloro che sono alle prese con una diagnosi di Alzheimer o che si prendono cura di qualcuno con l'Alzheimer questo può sembrare una grande idea, ma difficile da realizzare.

Un modo per farlo è quello di imparare a sentire o osservare i propri pensieri e sensazioni. Riconoscere che i sentimenti non siamo noi, ma sono invece una esperienza che si sta avendo, e quindi si respira profondamente in relax e si lasciano andare.

Donna Tree

Vorrei discutere le idee di un libro [“The Untethered Soul” di Michael Singer] che si riferiscono alle esperienze di una badante o di qualcuno a cui è stato diagnosticato l'Alzheimer.

Michael Singer inizia con la domanda "Chi sei?" Se ti fermi e pensi a questa domanda, cosa diresti? Qualcuno potrebbe dire sono un insegnante, un padre, una moglie, una figlia, una persona intelligente, una badante, una persona con Alzheimer ... ma nessuno di questi è realmente te stesso.

Non sei un insegnante (che è qualcosa che si fa ma non chi sei), perché potresti cambiare mestiere e saresti ancora tu. Lo stesso vale con il pensiero di te come un coniuge, padre, una persona intelligente, un caregiver, e un paziente di Alzheimer: non hai sempre avuto l'Alzheimer, quindi tu non sei neanche quello ... è qualcosa che stai vivendo. Allora, chi sei? Questa è una domanda difficile a cui rispondere. Vediamola in un'altro modo.

Michael Singer suggerisce di pensare a quanto segue:

 "Quando avevi 10 anni e ti guardavi allo specchio vedevi un corpo di 10 anni e quando ti guardi allo specchio oggi e vedi un corpo adulto, allora chi sei?"
Quello che vedi cambia, ma quello che sta guardando non lo fa. Tu non sei quello che vedi nello specchio, tu sei la parte di te che è coscente di ciò che vedi nello specchio. Questo può essere un concetto difficile da capire quindi per favore tieni duro!

Vediamo i pensieri che abbiamo e come si riferiscono a "chi sei". Spesso le persone si identificano come i pensieri che hanno (ad esempio, "Sono così stanco oggi. Vorrei non aver avuto tanto lavoro da fare. Mi sento oppresso. Non c'è mai alcun aiuto."). Ma i pensieri sono sempre in cambiamento, quindi come puoi identificarti con il tuo pensiero? Non è così.

Tu sei quello che sta ascoltando i pensieri nella testa. Questa è la parte di te che potrebbe dire qualcosa come "Ogni volta che vedo Mary mi sento arrabbiato." Questa parte di te che ascolta o osserva è neutrale. Non si arrabbia, o si stanca, o dà giudizi. Non ha paura. Questa parte di te che semplicemente ascolta o guarda era con te il giorno in cui sei nato. Sarà con te domani e ogni giorno successivo. Questa è la parte di te che è collegata con la tua anima. E' qui oggi. In questo momento tutto ciò che devi fare è spostare la consapevolezza su questa parte di te.

La ragione per cui sto discutendo 'chi sei veramente' è quello di aiutarti a riconoscere che sei più di quanto pensi. Non sei i tuoi sentimenti, né sei una diagnosi o una esperienza che stai avendo. Se cominci a vederti come colui che guarda o nota le proprie esperienze, sarà molto più facile lasciar andare o limitare sentimenti, pensieri e percezioni.

Quando inizi a identificare te stesso come la parte di te che osserva la tua esperienza invece di identificarti con l'esperienza stessa (ad esempio: "Sono depresso" diventa "Io sono consapevole che una parte di me sente depressione."), inizierai a percepire un senso di libertà dai problemi nella vita.

Quindi il primo passo è quello di concentrare la consapevolezza da 'Io sono una caregiver stanca e frustrata' a 'Io sono la parte di me che osserva che mi sento una caregiver stanca e frustrata. Io sono l'osservatore.'

Nella Parte III del presente articolo vorrei discutere di più su queste idee.

 

Donna McCullough

Donna McCullough, PhD è uno psicologo con uno studio privato a Laguna Hills, California, e co-fondatore di Affirmative Therapy Products.

Alzheimer's Reading Room, 15 novembre 2010

Notizie da non perdere

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

[Domenic Praticò] Consigli pratici per diventare un super-anziano

1.12.2025 | Esperienze & Opinioni

Quando si parla di invecchiamento, sappiamo che esso non è un processo uniforme e uguale per tutt...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)