Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


L'«area grigia» legale ed etica delle persone con demenza

Molte delle opzioni legali ed etiche, per rifiutare interventi non desiderati, non sono disponibili per le persone con demenza, a causa della mancanza di capacità decisionale.


Ma un modo per garantire a queste persone di evitare di vivere per anni con una demenza grave è usare una «direttiva anticipata» per istruire gli operatori sanitari a smettere di dare loro cibo e acqua per bocca.


Questa è una zona grigia etica e giuridica esaminata da commenti e da un caso di studio nella rivista Hastings Center Report.


Le persone con capacità decisionale hanno il diritto legale di rifiutare il trattamento di qualsiasi tipo e di smettere volontariamente di mangiare e bere [in USA]. Negli stati in cui gli aiuti medici alla morte sono legali, le persone con capacità decisionale, che sono malate terminali, possono chiedere a un medico di aiutarle a terminare la loro vita.


Per le persone che perdono la capacità decisionale, una «direttiva anticipata» può esprimere la propria volontà di rifiutare il sostegno vitale, compreso un tubo di alimentazione. Ma è lecito chiedersi se c'è il diritto legale ad usare una «direttiva anticipata» per rifiutare cibo e acqua in bocca quando una persona può ancora ingoiare, ma manca di capacità decisionale.


Nell'articolo principale nel numero di maggio-giugno, Paul T. Menzel e M. Colette Chandler-Cramer esprimono sostegno a tali direttive e dicono che "si può dire che sono già legali", perché derivano logicamente dai diritti legali di rifiutare il sostegno vitale e di interrompere volontariamente di mangiare e bere. Menzel, professore emerito di filosofia alla Pacific Lutheran University, e Chandler-Cramer, assistente medico in pensione e membro di un tem di hospice ospedaliero nello Stato di Washington, propongono le linee guida per l'attuazione di tali direttive, in modo da evitare incomprensioni e abusi, e offrire una «direttiva anticipata» campione.


Un commento di Rebecca Dresser definisce la proposta "sia attraente che inquietante". La Dresser, professore «Daniel Noyes Kirby» di diritto e professore di etica in medicina alla Washington University di St. Louis, scrive che questo uso di una direttiva anticipata "è attraente perché offre un po' di sollievo alle persone che cercano di evitare il declino prolungato e l'estrema incapacità a cui hanno assistito nei parenti e amici con demenza avanzata", ma avverte che essa non riesce a proteggere i pazienti incapaci.


Un caso di studio con commenti riguarda una donna di 75 anni con Alzheimer che, nelle discussioni con il marito, "è stata risoluta nel non volere arrivare al punto di non riconoscere se stessa, suo marito, o il figlio e la figlia". Ha fatto un piano per fermare volontariamente l'assunzione di cibo e bevande ad una data specifica. "Ha chiesto al marito di promettere, nel caso avesse vacillato e chiesto di essere nutrita o idratata, di ricordarle le ragioni che aveva scelto per perseguire questa strada", ha detto il caso di studio.


Tuttavia, dopo l'arresto volontario dell'alimentazione e delle bevande, la donna ha chiesto cibo e bevande ai caregiver - amici e professionisti assunti. Anche se a volte esibiva una capacità decisionale, spesso non ricordava di aver scelto il VSED (Voluntarily Stopping Eating & Drinking, stop volontario di mangiare e bere). I commenti analizzano se gli operatori sanitari possono seguire la richiesta di un membro della famiglia di onorare il piano VSED del loro caro quando il paziente con demenza avanzata rende difficile un'azione volontaria disciplinata.


I commenti sono scritti da Ross Fewing, direttore di etica al St. Joseph Medical Center del PeaceHealth System in the Pacific Northwest; Timothy W. Kirk, assistente professore di filosofia alla City University di New York, York College; e Alan Meisel, Professore «Dickie, McCamey e Chilcote» di Bioetica e professore di diritto nelle Scuole di Medicina e Giurisprudenza dell'Università di Pittsburgh.

 

 

 

 

 


FonteThe Hastings Center  (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti:

  1. Paul T. Menzel and M. Colette Chandler-Cramer. Advance Directives, Dementia, and Withholding Food and Water by Mouth. Hastings Center Report, 44, no. 3 (2014): 23-37
  2. Rebecca Dresser. Toward a Humane Death with Dementia. Hastings Center Report, 44, no. 3 (2014): 38-40
  3. Ross Fewing, Timothy W. Kirk, Alan Meisel. A Fading Decision. Hastings Center Report, May 2014 DOI: 10.1002/hast.309

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Il litio potrebbe spiegare, e trattare, l'Alzheimer?

19.08.2025 | Ricerche

Qual è la prima scintilla che innesca la marcia ruba-memoria del morbo di Alzheimer (MA)...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

[Dana Territo] Sii delicato e paziente quando parli ad amici e familiari della…

30.09.2025 | Esperienze & Opinioni

Come parlare alla famiglia della mia diagnosi di Alzheimer?

È difficile discerne...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

[Domenic Praticò] Consigli pratici per diventare un super-anziano

1.12.2025 | Esperienze & Opinioni

Quando si parla di invecchiamento, sappiamo che esso non è un processo uniforme e uguale per tutt...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)