Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


L'arte conserva le abilità nonostante la demenza vascolare

La capacità di disegnare sia d'impulso che da memoria può essere conservata nel cervello degli artisti per molto tempo dopo che gli effetti deleteri della demenza vascolare hanno diminuito la loro capacità di portare a termine compiti quotidiani semplici, secondo un nuovo studio condotto da medici del St. Michael's Hospital.


La ricerca, pubblicata ieri sul Canadian Journal of Neurological Sciences, ha esaminato gli ultimi anni di Maria Hecht, scultrice di fama internazionale, che sapeva fare disegni di volti e figure d'impulso e dettagliati, anche a memoria, nonostante una demenza vascolare allo stato avanzato.


"L'arte apre la mente", ha detto il dottor Luis Fornazzari, consulente neurologico della Clinica della Memoria del St. Michael Hospital e autore principale del documento. "Maria Hecht è un notevole esempio di come siano conservate le abilità artistiche nonostante la degenerazione del cervello e la perdita nelle funzioni mnemoniche, anche quelle più banali della quotidianità".


La Hecht, morta lo scorso Aprile a 81 anni, aveva avuto la diagnosi di demenza vascolare ed era costretta a stare in carrozzina a causa di ictus precedenti. Nonostante la sua vasta conoscenza dell'arte e il suo talento, non era in grado di disegnare l'orario corretto su un orologio, nominare alcuni animali o ricordare una qualsiasi delle parole che le venivano elencate.


Ma lei abbozzava velocemente un ritratto accurato di uno studente di ricerca della Clinica della Memoria. Ed era in grado di fare uno schizzo a mano libera di una statuetta del Buddha sdraiato e riprodurla a memoria qualche minuto più tardi. Per la gioia dei medici del St. Michael, la Hecht ha anche fatto un disegno accurato del famoso violoncellista Mstislav Rostropovich, dopo aver saputo della sua morte quel giorno alla radio.


Mentre disegnava e mostrava al personale medico le sue creazioni, la Hecht parlava dell'arte con eloquenza e senza esitazioni. "Questo è l'esempio più eccezionale del grado di conservazione delle abilità artistiche che abbiamo visto nella nostra clinica", ha detto il Dott. Corinne Fischer, direttrice della Clinica della Memoria del St Michael Hospital e un altro degli autori dello studio. "Inoltre, la maggior parte degli altri studi che sono stati fatti in questa area hanno esaminato altri tipi di demenza, come l'Alzheimer o la demenza frontotemporale, mentre questo è un caso di riserva cognitiva in un paziente con demenza vascolare abbastanza avanzata".


Il Dr. Fornazzari in precedenza aveva redatto un documento che descriveva un musicista che, nonostante il declino della salute a causa dell'Alzheimer, poteva ancora suonare il piano e imparare nuova musica. Così, nell'ottobre 2011, il Dr. Fischer e colleghi hanno esaminato i pazienti bilingue con Alzheimer e hanno scoperto che avevano una riserva cognitiva almeno doppia dei coetanei monolingui.


Gli educatori dovrebbero fare tesoro di questi risultati e incoraggiare le scuole ad insegnare le arti - scultura, pittura o musica - piuttosto che ridurle, ha detto il dottor Fornazzari. "L'arte dovrebbe essere insegnata a tutti. E' meglio di molti farmaci ed è importante quanto la matematica o la storia".


Entrambi i medici vogliono condurre uno studio più ampio su artisti con malattie neurologiche per esplorare ulteriormente l'importanza dell'arte e la capacità cognitiva del cervello.

 

 

 

 

 


Fonte: St. Michael's Hospital, via EurekAlert!, a service of AAAS.

Riferimento: Luis Fornazzari, Thom Ringer, Lee Ringer, Corinne E. Fischer. Preserved Drawing in a Sculptor with Dementia. The Canadian Journal of Neurological Sciences, 2013

Pubblicato in Science Daily (> English version) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Questo approccio di medicina di precisione potrebbe aiutarti a ritardare la de…

5.12.2025 | Ricerche

Secondo un nuovo studio condotto alla Università della California di San Francisco, la c...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)