Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Domenico Praticò: Cosa sono il Microbiota e il Microbioma?

Microbiota o Microbioma? Scopriamo insieme cosa sono microbiota e microbioma, impariamo ad usare correttamente questi due termini e scopriamo in che modo essi sono collegati alla nostra salute.

microbiome

Sempre più di frequente sentiamo parlare o leggiamo qualcosa sul 'microbiota intestinale' o 'microbioma intestinale', nonostante spesso questi due termini sono usati come sinonimi ciò non è corretto. Infatti le parole microbiota e microbioma non sono intercambiabili. Cerchiamo di chiarire la confusione e di scoprire come distinguerle e definirle correttamente.


Se vogliamo essere precisi, il termine 'microbioma' viene utilizzato solo quando vogliamo riferirci all’insieme dei genomi (gli acidi nucleici, o materiale genetico come il DNA) che derivano da tutti i batteri e altri microrganismi che vivono in un ambiente particolare. Se vogliamo specificare il 'luogo' in cui questo materiale si trova, allora dobbiamo aggiungere la parola 'intestino' se l'ambiente è il sistema gastrointestinale, o ad esempio 'pelle' se questo è il luogo di origine.


Il termine 'microbiota' si riferisce ai diversi tipi di batteri e altri microrganismi che si trovano in uno specifico ambiente. Come prima, faremo riferimento a 'microbiota cutaneo' se ci riferiamo alla pelle, o 'microbiota intestinale' se ci riferiamo ai microrganismi che si trovano nel sistema gastrointestinale. Dopo aver specificato l'origine, dobbiamo indicare da quale specie ha origine il microbiota, quindi possiamo indicare 'microbiota intestinale umano', 'microbiota intestinale del topo', ecc.


Studi hanno dimostrato che in media il microbiota umano totale è costituito da 10-100 trilioni di microrganismi in ogni persona. A seconda dell'organo che consideriamo, è anche noto che il microbiota dell'intestino è diverso dal microbiota della pelle anche quando consideriamo la loro presenza nello stesso individuo. È importante sottolineare che questi microrganismi non sono responsabili di per sé di alcuna malattia poiché coesistono con l'organo ospite per la maggior parte del tempo in una relazione reciprocamente vantaggiosa che possiamo chiamare 'simbiosi'. Infatti, nella maggior parte dei casi i microbioti sono produttori di sostanze specifiche (chiamati anche metaboliti) che possono essere usate dall'ospite.


Il microbiota può influenzare molti aspetti della nostra salute come:

  • Digestione ~ Aiuta a degradare i carboidrati complessi come amidi e fibre e sintetizzare vitamine e aminoacidi, tra cui la vitamina B12, e gli acidi grassi a catena corta (SCFA) che forniscono nutrienti.
  • Sistema immunitario ~ Aiuta ad allenare e a far funzionare meglio il sistema immunitario, a proteggerci dagli organismi patogeni e a promuovere la maturazione delle cellule immunitarie.
  • Metabolismo ~ Aiuta a metabolizzare nutrienti, xenobiotici e farmaci.


Diversi fattori possono influenzare il microbiota, come la dieta, i farmaci e lo stress. Dati emergenti suggeriscono che i cambiamenti del microbiota possono essere associati anche a cambiamenti nella funzione specifica di quell'organo e che a sua volta può causare uno stato di malattia per l'organo in questione. Il cambiamento o uno squilibrio nel microbiota è spesso definito 'disbiosi'. Numerosi studi hanno dimostrato che alcuni cambiamenti nel microbiota cutaneo possono essere associati allo sviluppo e all'esacerbazione di comuni malattie della pelle come l'acne.


L'acne è una condizione multifattoriale e la ricerca suggerisce che uno squilibrio nelle comunità microbiche della pelle può contribuire in modo significativo alla sua patogenesi. Questo squilibrio può portare a una crescita eccessiva di batteri patogeni che possono innescare risposte infiammatorie. Inoltre, il microbiota cutaneo svolge un ruolo cruciale nel mantenimento della funzione di barriera della pelle, evidenziando l'importanza di un ecosistema microbico equilibrato nella prevenzione delle malattie della pelle.


Allo stesso modo, uno squilibrio nel microbiota intestinale è stato collegato a una serie di condizioni infiammatorie croniche e a varie patologie umane. La disbiosi può derivare da fattori quali cattiva alimentazione, uso eccessivo di antibiotici e scelte di stile di vita, che portano a una riduzione della diversità microbica e alla proliferazione di batteri nocivi. Prove emergenti indicano che questa disbiosi non è solo associata a disturbi gastrointestinali, ma può anche svolgere un ruolo nello sviluppo di disturbi metabolici, come obesità e diabete, malattie cardiovascolari e persino condizioni di salute mentale come ansia e depressione.


L'asse intestino-cervello, una complessa rete di comunicazione che collega questi due organi, sottolinea come il microbiota intestinale possa influenzare l'umore e le funzioni cognitive, sottolineando ulteriormente il ruolo fondamentale del mantenimento di un microbiota sano. Come si mantiene un microbiota sano? Mantenere un microbiota sano implica diverse scelte chiave di stile di vita e dietetiche.

  • Innanzitutto, è essenziale una dieta equilibrata ricca di fibre e probiotici. Alimenti come frutta, verdura, cereali, olio extravergine di oliva e prodotti fermentati come lo yogurt promuovono batteri benefici e un microbiota diversificato. In altre parole l'uso della dieta mediterranea favorisce un microbiota sano.
  • Inoltre, mantenersi idratati bevendo molta acqua e fare regolarmente attività fisica può favorire la salute generale e un buon microbiota intestinale.
  • Evitare l'uso non necessario di antibiotici e ridurre al minimo i cibi ultra-processati ricchi di zuccheri e grassi animali, poiché possono alterare il delicato equilibrio del microbiota.
  • E non dimentichiamo l'importanza della gestione dello stress, magari attraverso pratiche di meditazione, yoga e, naturalmente, un sonno di qualità. Tutti questi fattori svolgono un ruolo fondamentale nel supportare un microbiota sano.


Mantenere un microbiota robusto e diversificato migliora in ultima analisi la salute e il benessere generale.

 

 

 


Fonte: Domenico Praticò in Pratico Lab

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

 

Notizie da non perdere

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Antiossidanti aiutano contro vari problemi di salute, ma è complicato capire q…

3.11.2025 | Esperienze & Opinioni

La descrizione di antiossidante è tutta nel nome: gli antiossidanti contrastano gli ossi...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)