Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Il primo intervento anti-demenza con 'supporto scientifico' è ora disponibile online

Smart brain for aging logoSMART Brain Aging Inc., azienda di tecnologia sanitaria, ha annunciato oggi che il suo programma di intervento uno-a-uno per la salute del cervello che invecchia (Brain U Online) è ora disponibile per gli over-50, tramite abbonamento online e app iOS (Brain U Lite).


Risultato di 5 anni di sperimentazioni cliniche con oltre 3.000 partecipanti alla Harvard Medical School / Boston University e usati dalle principali strutture di assistenza alla memoria del paese, «Brain U Online» e «Brain U Lite» sono i primi programmi al mondo sviluppati scientificamente per gli adulti che invecchiano e quelli con demenza allo stadio iniziale.


Quando usati immediatamente dopo l'esercizio fisico, i programmi hanno dimostrato di ritardare la progressione della malattia fino a 2,5 anni e di ridurre fino al 45% l'impatto negativo sulla cognizione.


Soprannominata "la malattia che definisce la generazione del baby boom", la demenza colpisce oltre 60 milioni di persone in tutto il mondo. Solo negli Stati Uniti, il numero dovrebbe triplicare nei prossimi 10-20 anni, poiché oltre 75 milioni di baby boomer continuano ad invecchiare e a vivere più a lungo. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, qualcuno nel mondo sviluppa una demenza ogni 3 secondi.


La nuova e promettente ricerca (1), finanziata dal National Institute on Aging, mostra che un deterioramento cognitivo e funzionale nella demenza allo stadio iniziale può essere rallentata dallo stile di vita e dai cambiamenti nutrizionali e dal giusto tipo di esercizio cognitivo.

Avvertimento:

Questo è un comunicato stampa emesso da una azienda commerciale, che sta cercando di vendere il suo prodotto.

Non sappiamo se può funzionare o la validità della 'scienza' che l'ha generato.

Se lo hai provato, puoi condividere la tua opinione inviandoci un messaggio attraverso il modulo dei contatti.


Sviluppato dal neuropsicologo e ricercatore geriatrico Dr. John DenBoer, «Brain U Online» contiene oltre 20.0000 esercizi incentrati sulla velocità di elaborazione, sul funzionamento esecutivo, sulla parola e il linguaggio, sulla memoria e l'attenzione e sulla concentrazione, mentre l'app per iOS «Brain U Lite» mette a portata di mano una serie di centinaia di esercizi ed è progettata per essere usata 'in movimento' durante o immediatamente dopo l'esercizio fisico.


"Abbiamo fondato la SMART Brain Ageing con un unico scopo: aiutare a prevenire, ritardare e ridurre l'impatto del morbo di Alzheimer e di altre forme di demenza, in modo che i pazienti possano continuare a vivere una vita piena e indipendente anche dopo la diagnosi", ha dichiarato il Dr. John DenBoer, CEO e fondatore di SMART Brain Aging Inc. "Voglio essere chiaro, questo non è un «gioco per il cervello». È il primo e unico programma di terapia digitale supportato scientificamente e sviluppato proprio per gli adulti che invecchiano e che desiderano mantenere una funzionalità cerebrale sana e per coloro che soffrono delle fasi iniziali della demenza".


Una linea innovativa di ricerca (2) ha dimostrato che quando l'esercizio cognitivo è associato all'esercizio aerobico, c'è una significativa possibilità di ridurre i cambiamenti ischemici microvascolari della demenza vascolare, e di attenuare l'avanzamento dell'atrofia corticale della demenza di Alzheimer. Con l'aumento di esercizio della popolazione americana che invecchia, «Brain U Online» e «Brain U Lite» potrebbero essere programmi formativi nella battaglia contro la demenza.


“Il Dr. DenBoer e il suo team hanno sviluppato un programma, basato su molti anni di ricerca e supportato da prove scientifiche, che ha avuto un impatto positivo sul miglioramento e sulla conservazione delle vite di migliaia di anziani e di persone con demenza", ha detto il dott. Paul Nussbaum, neuropsicologo clinico e professore associato aggiunto in chirurgia neurologica all'Università di Pittsburgh. "Dobbiamo portare questi tipi di programmi di intervento a più pazienti e caregiver perché possano vivere la loro vita migliore".

 

Come funziona?

«Brain U Online» non è un 'gioco di allenamento del cervello', è un programma più comune alla terapia, che usa un apprendimento nuovo e innovativo per accendere le aree del cervello che producono sostanze chimiche neuroprotettive, impedendo essenzialmente alla corteccia cerebrale di restringersi, e aiutando poi a prevenire e ritardare il deterioramento cognitivo.

  • «Brain U Online» ha più di 20.000 esercizi incentrati sulla velocità di elaborazione, il funzionamento esecutivo, la parola e il linguaggio, la memoria, l'attenzione e la concentrazione. Progettato per gli individui "in movimento" e da usare durante o immediatamente dopo l'esercizio aerobico, «Brain U Lite» ha una selezione più piccola di esercizi, ma con altrettanta varietà.
  • «Brain U Online» e «Brain U Lite» non insegnano agli individui come eseguire meglio gli esercizi (insegnando cioè con delle prove).
  • «Brain U Online» e «Brain U Lite» sono stati sviluppati specificatamente per gli individui che stanno invecchiando, tenendo conto delle menomazioni visive e uditive, nonché dei tremori fisici, e compensando i lettori di labbra con una persona sullo schermo che legge gli esercizi e incorporando un testo più grande e un aiuto per la scrittura manuale.

 

 

 


Fonte: SMART Brain Aging via GlobeNewswire (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti:

  1. National Institute on Aging--Four Systematic Reviews on Prevention of Dementia; December, 2017 https://www.nia.nih.gov/news/four-systematic-reviews-prevention-dementia-published
  2. The Impact of Physical and Mental Activity on Cognitive Aging (Current Topics in Behavioral Neuroscience) https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21818703

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Questo approccio di medicina di precisione potrebbe aiutarti a ritardare la de…

5.12.2025 | Ricerche

Secondo un nuovo studio condotto alla Università della California di San Francisco, la c...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Piccola area del cervello ci aiuta a formare ricordi specifici: nuove strade p…

6.08.2025 | Ricerche

La vita può dipanarsi come un flusso continuo, ma i nostri ricordi raccontano una storia...

Per capire l'Alzheimer, ricercatori di Yale si rivolgono alla guaina di m…

4.07.2025 | Ricerche

L'interruzione degli assoni, la parte simile a una coda nelle cellule nervose che trasme...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.