Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Nascono varie domande sul nuovo farmaco cinese per l'Alzheimer

La notizia che il regolatore cinese dei farmaci ha approvato condizionatamente una nuova medicina di produzione locale per il trattamento di alcuni sintomi del morbo di Alzheimer (MA) ha sollevato speranze in molti e ha dato origine a molto orgoglio patriottico.


Ma, mentre il meccanismo del farmaco sembra promettente e riflette le tendenze di ricerca in corso, persistono domande sulla scarsità di evidenze fornite della sua efficacia e sicurezza, attirando scetticismo da esperti del settore e ricercatori.


L'Oligomannate (GV-971) è stato sviluppato congiuntamente dalla Shanghai Green Valley Pharmaceutical Co. Ltd. e da scienziati dello Shanghai Institute of Materia Medica (una filiale dell'Accademia Cinese delle Scienze) e della Ocean University of China.


Il farmaco, che è approvato per trattare i sintomi di MA da lieve a moderato, come la perdita di memoria, è nato da un collegamento supposto tra le alghe e la resistenza alla malattia.


I suoi sostenitori dicono che la più grande sperimentazione clinica, su circa 800 persone in Cina, “ha dimostrato un miglioramento solido e coerente della cognizione”, ma non hanno pubblicato tali risultati. Gli esperti in Cina e all'estero dicono che vogliono vedere più evidenze, compresa la prova che l'esperimento è stato ben progettato per ridurre il ruolo della casualità e del placebo.


Concedendo l'approvazione condizionata a vendere la pillola sabato scorso, l'autorità dei farmaci cinese, la National Medical Products Administration (NMPA), ha detto che la società deve fornire ulteriori dati clinici e ulteriori ricerche per dimostrare la sua efficacia e sicurezza.


“Considerando la domanda intensa e urgente di una terapia dai pazienti di MA nel nostro paese, la NMPA ha consentito un lancio iniziale di mercato, a condizione che sia presentato materiale aggiuntivo entro i prossimi tre mesi”, ha detto la responsabile dei ricercatori Geng Meiyu all'agenzia statale di stampa Xinhua.


Quella risposta prudente non ha rallentato la macchina di marketing della Green Valley, che è entrata in azione quando il presidente della società Lü Songtao ha detto in una conferenza stampa domenica scorsa che il primo lotto di capsule di Oligomannate avrebbe iniziato la produzione di massa oggi, giovedì 8 novembre 2019, con l'obiettivo che siano disponibili in tutta la Cina per il 29 dicembre prossimo.


Allo stesso evento, il governo della città di Shanghai ha appoggiato il farmaco e inaugurato la costruzione di una fabbrica nella Pudong New Area in grado di fornire [pillole a] 2 milioni di pazienti. “Daremo pieno supporto, spingendo il nuovo farmaco con il nostro processo politico”, ha detto il Vice Sindaco di Shanghai Wu Qing.


L'entusiasmo è sorprendente. Si stima che da 30 a 35 milioni di persone in tutto il mondo soffrano di MA, una condizione debilitante per la quale non esiste cura. È disponibile solo una manciata di farmaci per gestire i sintomi (che includono la perdita di memoria, e possono progredire fino all'incapacità di parlare o muoversi), e l'ultimo è stato approvato nel 2003.


Ma nonostante tutto questo slancio e sostegno da parte delle autorità, gli esperti dicono che il corpo di prove su cui poggia finora l'Oligomannate avrebbe poca probabilità di farlo arrivare al mercato altrove.


Secondo gli sviluppatori di farmaci, esso migliora la funzione cognitiva nei pazienti con MA da lieve a moderato, agendo sui loro batteri intestinali in un modo che riduce l'infiammazione nel cervello. Il modello è stato dimostrato in studi sui topi, ma non è stato dimostrato negli esseri umani.


Questo è un problema, spiega il prof. Bryce Vissel, neuroscienziato della University of Technology di Sydney, semplicemente perché i topi sono molto diversi dalle persone. Mentre l'attenzione su infiammazione e malattie neurodegenerative “ben si accorda” con altre ricerche emergenti nel campo, gli esperimenti sui topi non si traducono automaticamente in risultati umani, ci ha detto Vissel.


Il professore, specializzato in malattie neurodegenerative come il MA e il Parkinson, ha detto che ci sono troppi pochi dati reali disponibili sui quali giudicare l'Oligomannate, dato che la sperimentazione umana principale non è ancora pubblicata. Ha detto che in base a ciò che è pubblicamente noto, quell'esperimento sembra sia stato “abbastanza breve” (36 settimane) e “relativamente piccolo” rispetto a quanto ci si aspetterebbe per un farmaco di questo tipo, in particolare data la variabilità del MA. Sarebbero stati necessari grandi studi internazionali, ha detto.


“La mia speranza è che l'Oligomannate) regga”, ha detto Vissel. “La maggior parte di noi nel mondo della ricerca scientifica siamo estremamente ansiosi di vedere (buoni) risultati per i pazienti di MA, è stata finora una strada molto lunga e difficile”.


C'è un punto ulteriore di domanda sulla società stessa. Nel 2002, un'indagine della Southern Weekly ha scoperto che la Green Valley aveva promosso dubbi trattamenti contro il cancro. I regolatori hanno agito contro la società tre anni dopo. I nostri tentativi di giovedì scorso di raggiungere telefonicamente Lü, il presidente della Green Valley per un commento, non hanno avuto successo.


Il MA è una malattia confondente e molti altri farmaci non sono riusciti a superare lo scrutinio eseguito in fasi più avanzate di test. Johnson & Johnson, Merck e Pfizer hanno dovuto abbandonare tutti i progetti negli ultimi anni.


Alcuni in Cina hanno messo in dubbio ciò che è noto del disegno dello studio, dicendo che i sottili miglioramenti del tipo descritto tra i pazienti di MA misurati dai test cognitivi potrebbero non essere clinicamente significativi.


Vissel è d'accordo. “Ci sono molti modi in cui potrebbero verificarsi i risultati per la ragione sbagliata. Senza dati e analisi solidi, e senza sapere come sono stati fatti i test e fissati gli obiettivi (visto che i test della memoria sono così soggettivi) è molto difficile capire cosa è successo qui“.


“Siamo ancora cautamente ottimisti”, ha detto Rebecca Edelmayer, direttrice dell'impegno scientifico dell'Alzheimer's Association di Chicago, alla rivista Science. Ma, ha aggiunto, “credo che dobbiamo capire per certo che tipo di cambiamenti ci sono con questa medicina e come si collegano realmente al processo di malattia”.

 

 

 


Fonte: Isabelle Li, Flynn Murphy e Ma Danmeng in Caixin (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Antiossidanti aiutano contro vari problemi di salute, ma è complicato capire q…

3.11.2025 | Esperienze & Opinioni

La descrizione di antiossidante è tutta nel nome: gli antiossidanti contrastano gli ossi...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Piccola area del cervello ci aiuta a formare ricordi specifici: nuove strade p…

6.08.2025 | Ricerche

La vita può dipanarsi come un flusso continuo, ma i nostri ricordi raccontano una storia...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Come evitare che la demenza derubi i tuoi cari del loro senso di personalità, …

25.11.2025 | Esperienze & Opinioni

Ogni tre secondi, qualcuno nel mondo sviluppa la demenza; sono oltre 57 milioni di perso...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.