Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Un nuovo modo di diagnosticare danni cerebrali da commozione, ictus e demenza

Un nuovo modo di diagnosticare danni cerebrali da commozione, ictus e demenza Una nuova tecnologia diagnostica ottica sviluppata alla Facoltà di Ingegneria della Tufts University permette di identificare e monitorare in modo innovativo i danni cerebrali derivanti da lesioni traumatiche, ictus o demenza vascolare, in tempo reale e senza procedure invasive.


La Spettroscopia Emodinamica Coerente (CHS-Coherent Hemodynamics Spectroscopy), sviluppata da Sergio Fantini, professore di Ingegneria Biomedica della Tufts, misura il flusso di sangue, il volume di sangue, e il consumo di ossigeno nel cervello. Utilizza una tecnologia a raggi del vicino infrarosso (NIR) non invasiva, per scansionare il tessuto cerebrale, e quindi applica algoritmi matematici per interpretare le informazioni.


"La CHS si basa su misurazioni di emodinamica cerebrale che vengono interpretate secondo procedure uniche che generano le misure di flusso ematico cerebrale, il volume del sangue e il consumo di ossigeno", spiega Fantini. "Questa tecnica può essere usata non solo per valutare le patologie del cervello, ma anche per studiare il flusso di sangue e come è regolato nel cervello sano".


La Tufts ha concesso in licenza la CHS, su base non esclusiva, alla ISS, una società di Champaign nell'Illinois, specializzata nella tecnologia per misurare la concentrazione di emoglobina e l'ossigenazione nel tessuto cerebrale e muscolare. "Il mercato potenziale della CHS è grande in quanto comprende diverse applicazioni, dal monitoraggio dei disturbi cerebrovascolari alla valutazione dei disturbi neurologici", spiega Beniamino Barbieri, presidente della ISS. "Mi ricorda l'introduzione della tecnologia ad ultrasuoni all'inizio degli anni settanta, nessuno allora sapeva come utilizzare la nuova tecnologia e, naturalmente, oggi, le sue applicazioni sono onnipresenti in ogni centro medico".

 

Come funziona

La CHS utilizza diodi laser che emettono luce NIR che viene inviata al cuoio capelluto da fibre ottiche. Le onde luminose vengono assorbite dai vasi sanguigni nel cervello. La luce rimanente viene riflessa verso i sensori, con segnali ottici che oscillano con il tempo in funzione del battito cardiaco, della respirazione o di altre fonti di variazioni della pressione sanguigna. Analizzando i segnali luminosi con algoritmi sviluppati per questo scopo, il modello di Fantini è in grado di valutare il flusso di sangue e il modo in cui il cervello lo regola, che è un marcatore della salute del cervello.


La tecnologia CHS è stata testata nei pazienti sottoposti ad emodialisi al Medical Center della Tufts. La ricerca pubblicata ha registrato un flusso ematico cerebrale più basso nei pazienti in dialisi rispetto ai pazienti sani. "I modi non invasivi per misurare i cambiamenti locali del flusso ematico cerebrale, in particolare durante i periodi di stress, come la emodialisi, gli interventi chirurgici e il contesto dell'ictus, potrebbe avere importanti implicazioni per mantenere le funzioni del cervello sano", dice Daniel Weiner, MD, nefrologo del Tufts Medical Center (Tufts MC) e professore associato di medicina alla Tufts University School of Medicine (TUSM), che faceva parte del team di ricerca.


Anche Josh Kornbluth, MD, neurologo del Tufts MC e professore associato di medicina alla TUSM, sta lavorando con Fantini per esplorare il potenziale della CHS nel valutare lo stato cerebrovascolare dei pazienti che soffrono di trauma cranico o ictus. Essi sperano di testare ulteriormente la CHS nei pazienti neurologici di terapia intensiva.


"La disponibilità dei dati sul flusso sanguigno cerebrale locale, e di quanto correttamente è regolato, può permettere di sviluppare terapie individualizzate e interventi in modo più accurato, invece di scegliere un approccio uguale per tutti per la lesione traumatica cerebrale, l'ictus, o l'emorragia subaracnoidea", dice Kornbluth.

 

 

 

 

 


FonteTufts University  (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

[Greg O'Brien] Scoprire la grazia dell'imperfezione: apprezzare la l…

11.11.2025 | Voci della malattia

"Scrivi in ​​modo forte e chiaro ciò che fa male" (attribuito a Ernest Hemingway)

<...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Piccola area del cervello ci aiuta a formare ricordi specifici: nuove strade p…

6.08.2025 | Ricerche

La vita può dipanarsi come un flusso continuo, ma i nostri ricordi raccontano una storia...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)