Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Dan Gibbs: La figlia della prima donna con Alzheimer

Augustes Family TreeInformazioni sulla famiglia di Auguste Deter (nata Hohmann) da Ancestry.com

Qualche tempo fa ho pubblicato un articolo sulla prima paziente con diagnosi di ciò che ora chiamiamo morbo di Alzheimer (MA). Auguste Deter è arrivata per la prima volta all'età di 51 anni sotto la cura del dott. Alois Alzheimer, psichiatra e neuropatologo. Aveva iniziato ad avere una perdita di memoria rapidamente progressiva, perseverazione del linguaggio (=ripetitività), allucinazioni e paura che suo marito avesse una relazione con la vicina di casa, paura apparentemente infondata.


Morì cinque anni dopo nel 1906 e il dott. Alzheimer fu in grado di esaminare il suo cervello al microscopico. Fu sorpreso di trovare masse scure all'esterno delle cellule nervose e grovigli scuri più piccoli all'interno delle cellule nervose. Ha riferito le sue scoperte in una conferenza di psichiatria, ma c'era stato poco interesse da parte del pubblico. Presto altri patologi hanno visto queste masse scure nel tessuto cerebrale di pazienti dementi, successivamente identificate come placche amiloidi e grovigli neurofibrillari. La demenza associata a queste scoperte patologiche è stata chiamata morbo di Alzheimer in suo onore.


Mi ero sempre chiesto dell'inizio molto precoce della demenza di Auguste Deter. Sospettavo che potesse aver avuto una delle mutazioni autosomiche dominanti che si traducono in MA ad esordio precoce, e in effetti nel 2013 degli scienziati in Germania hanno riferito un'analisi genetica del tessuto recuperato da un vetrino di microscopio preparato al momento della sua autopsia nel 1906.


Lei aveva la mutazione preseniilina-1 sul cromosoma 14, una delle tre mutazioni conosciute che causano il MA autosomico. Gli omozigoti APOE-4 possono avere occasionalmente una insorgenza precoce del MA, come pure la forma più comune della malattia ad esordio tardivo, ma si è scoperto che aveva due copie di APOE-3 che non portano alla malattia né precoce né tardiva.


All'epoca in cui ho scritto quell'articolo, ho affermato che non sapevamo se avesse figli. Si scopre che aveva una figlia di nome Thekla. Mia moglie Lois ha scavato un po' su Ancestry.com e ha trovato alcune registrazioni che suggeriscono che Thekla è morta nel 1940 a 67 anni di età. Se ciò è vero, sarebbe stato improbabile che fosse portatrice della mutazione presenilina-1 che quasi sempre è associata a una morte precoce.

 

 

 


Fonte: Daniel Gibbs in A Tattoo On My Brain (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.