Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Nuova via di segnalazione potrebbe far luce sulla riparazione dei danni cerebrali

Fruit fly neuronsLo studio ha scoperto un percorso di segnalazione che induce le cellule neurali a entrare in un processo di divisione dopo un danno (qui cellule di moscerino della frutta).

La maggior parte delle cellule umane è in grado di riparare i danni dividendosi sul punto delle ferite. Ma le cellule nervose mature (neuroni) nel nostro cervello sono diverse.


Se tentano di dividersi, probabilmente moriranno, e questo è ciò che accade durante le lesioni cerebrali o in condizioni come il morbo di Alzheimer (MA). Ora una nuova ricerca guidata dall'Università di Plymouth ha scoperto un percorso che chiarisce come possono partire queste divisioni.


La ricerca, appena pubblicata su Cell Reports, si è concentrata sulle strutture intracellulari chiamate microtubuli, che si trovano nella maggior parte delle cellule animali e possono essere danneggiate da un accumulo della proteina tau nel cervello durante il MA.


Lo studio è stato condotto sui moscerini della frutta, con un confronto su campioni cerebrali post-mortem di pazienti di MA.


La ricerca mostra che, quando i microtubuli delle cellule neurali dei moscerini della frutta sono danneggiati, si innesca la divisione per mezzo dell'attivazione di piccole chinasi di segnalazione, Tak1 e IK2. È notevole che l'attivazione di queste molecole si può vedere anche nel cervello con MA.

 

Perché questo è importante?

Comprendendo come si comportano i microtubuli danneggiati, gli scienziati hanno una opportunità preziosa di prevenire la morte neuronale in seguito alle lesioni cerebrali, o in caso di neurodegenerazione, come nel MA. La ricerca è stata eseguita sui moscerini della frutta, ma il team ha testato l'applicabilità dei risultati inducendo le cellule neurali del moscerino ad esprimere la tau umana e anche esaminando i campioni del cervello umano post mortem.


La tau umana anomala distrugge i microtubuli sia nei moscerini che nel cervello di MA, ed è interessante che possa innescare la stessa cascata di segnalazione scoperta nelle cellule neurali del moscerino dopo il danno ai microtubuli. I ricercatori hanno anche scoperto che livelli più alti di accumulazione di tau erano correlati a una maggiore frequenza di neuroni che tentavano di dividersi e di morte neuronale, ma non hanno ancora stabilito un collegamento diretto o una causa.

 

Cosa deve accadere adesso?

Il lavoro è stato fatto al Plymouth Institute of Health and Care Research ed è stato guidato dal dott. Torsten Bossing, che, a proposito della ricerca attuale e dei piani futuri, ha detto:

"Mentre altri scienziati studiano la tau e come si accumula, noi siamo più interessati a ciò che accade alla cellula dopo che è stata danneggiata.

"Il fatto che le due chinasi di segnalazione identificate siano state trovate accanto a un accumulo di tau in cervelli post-mortem di pazienti con MA, suggerisce che il meccanismo identificato nei moscerini della frutta può agire in modo simile nell'uomo.

"Quindi ora vogliamo approfondire i nostri studi usando i neuroni umani coltivati. Come obiettivo vogliamo impedire che possa partire questo processo di divisione cellulare anormale. È una parte entusiasmante di lavoro, che non vediamo l'ora di portare avanti".

 

 

 


Fonte: University of Plymouth (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Claudia Barros,Torsten Bossing. Microtubule disruption upon CNS damage triggers mitotic entry via TNF signaling activation. Cell Reports, 6 July 2021, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Piccola area del cervello ci aiuta a formare ricordi specifici: nuove strade p…

6.08.2025 | Ricerche

La vita può dipanarsi come un flusso continuo, ma i nostri ricordi raccontano una storia...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Il litio potrebbe spiegare, e trattare, l'Alzheimer?

19.08.2025 | Ricerche

Qual è la prima scintilla che innesca la marcia ruba-memoria del morbo di Alzheimer (MA)...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Cervello del toporagno si restringe in inverno e rinasce in estate: c'è q…

10.09.2025 | Ricerche

I toporagni comuni sono uno dei pochi mammiferi noti per restringere e far ricrescere in...

[Domenic Praticò] Consigli pratici per diventare un super-anziano

1.12.2025 | Esperienze & Opinioni

Quando si parla di invecchiamento, sappiamo che esso non è un processo uniforme e uguale per tutt...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Come evitare che la demenza derubi i tuoi cari del loro senso di personalità, …

25.11.2025 | Esperienze & Opinioni

Ogni tre secondi, qualcuno nel mondo sviluppa la demenza; sono oltre 57 milioni di perso...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)