Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Ricerca innovativa (nei topi) ha il potenziale di prevenire e invertire l'Alzheimer

ryanodine channel limiting for alzheimerUn gruppo di ricerca dell'Università di Calgary (UCalgary), guidato dal dott. S.R. Wayne Chen PhD, ha fatto un passo avanti interessante che ha il potenziale di prevenire e invertire gli effetti del morbo di Alzheimer (MA).


Il team ha scoperto che la limitazione del tempo di apertura di un canale chiamato 'recettore della rianodina', che funziona da porta per cellule del cuore e del cervello, inverte e previene la progressione del MA in modelli animali.


Essi hanno inoltre identificato un farmaco che interrompe il processo di malattia. L'effetto del farmaco sugli animali è stato notevole: dopo un mese di trattamento, sono scomparsi sia la perdita di memoria che i disturbi cognitivi in ​​questi modelli.


“Non dobbiamo sottovalutare l'importanza di individuare un farmaco già usato in clinica, che agisce su un obiettivo definito per dare benefici anti-MA”, dice Chen, membro del Libin Cardiovascular Institute e dell'Hotchkiss Brain Institute della UCalgary.


Questo studio, pubblicato di  recente sulla rivista Cell Reports con primo autore il dott. Jinjing Yao PhD, può potenzialmente avere un grande impatto sulle persone con il MA e altre forme di demenza, che soffrono di perdita di memoria e altri disturbi cognitivi, con un degrado della qualità di vita.

 

La scienza dietro i risultati

Ricerche precedenti avevano dimostrato che la progressione del MA è guidata da un circolo vizioso della proteina amiloide-β che induce iperattività nei neuroni. Tuttavia, il meccanismo dietro questo fenomeno non è ancora pienamente compreso, né ci sono trattamenti efficaci per fermare il ciclo.


Il gruppo di Chen ha usato una dose di un farmaco già usato per i pazienti di cuore, il carvedilolo, per trattare topi con sintomi di MA. Dopo un mese di trattamento, i ricercatori hanno testato i modelli animali con risultati molto promettenti.


“Li abbiamo trattati per un mese e l'effetto è stato piuttosto sorprendente”, dice Chen, che spiega che il farmaco è riuscito a invertire i principali sintomi del MA: “Non riuscivamo più a distinguere i modelli di malattia trattati con il farmaco, dai topi sani”.


Chen è ottimista sul futuro di questa ricerca, e informa che il prossimo passo è fare esperimenti clinici nelle persone.

 

 

 


Fonte: University of Calgary (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Jinjing Yao, Bo Sun, Adam Institoris, Xiaoqin Zhan, Wenting Guo, Zhenpeng Song, Yajing Liu, Florian Hiess, Andrew Boyce, Mingke Ni, Ruiwu Wang, Henk ter Keurs, Thomas Back, Michael Fill, Roger Thompson, Ray Turner, Grant Gordon, Wayne Chen. Limiting RyR2 Open Time Prevents Alzheimer’s Disease-Related Neuronal Hyperactivity and Memory Loss but Not β-Amyloid Accumulation. Cell Reports, 22 Sep 2020, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)