Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Pazienti con apnea del sonno hanno rischio più alto di Alzheimer e declino cognitivo

I pazienti con sindrome da apnea ostruttiva del sonno - ipopnea (OSAHS, obstructive sleep apnea-hypopnea syndrome) avevano biomarcatori del morbo di Alzheimer (MA) significativamente maggiori rispetto a quelli senza la condizione, in base alle concentrazioni plasmatiche, il che può spiegare l'insorgenza di declino cognitivo in queste popolazioni, secondo uno studio pubblicato su European Archives of Oto-Rhino-Laryngology.


L'OSAHS, una causa comune di disturbi del sonno correlati alla respirazione, è caratterizzata da un collasso delle vie aeree superiori durante il sonno, che causa episodi ripetitivi di riduzione del flusso d'aria (ipopnea) o il suo blocco (apnea). Come notano gli autori dello studio, i pazienti con OSAHS sono spesso soggetti a sintomi come funzione cognitiva ridotta ed eccessiva sonnolenza diurna (EDS, excessive daytime sleepiness), in cui il declino cognitivo è stato associato con biomarcatori di MA.


I ricercatori hanno cercato di scoprire se questi biomarcatori possono essere più importanti negli individui con OSAHS e se il disturbo quindi intensifica i sintomi correlati dell'EDS e il declino cognitivo. Gli autori dello studio hanno confrontato i livelli plasmatici di una coorte Cinese di pazienti che comprende coloro che necessitano di ospedalizzazione per OSAHS grave (n= 35) e quelli di pazienti normali di controllo (n = 16) selezionati al West China Hospital.


In tutti i 51 soggetti, l'ELISA ha misurato la presenza di marcatori di MA (Aβ40, Aβ42, t-tau, e p-tau). Inoltre, i ricercatori hanno eseguito un'analisi di correlazione degli indicatori correlati alla malattia per esaminare l'effetto dell'OSAHS sui sintomi correlati e un'analisi univariata tramite modello di regressione logistica per analizzare i fattori di rischio dell'OSAHS.


Nei risultati dello studio, il plasma dei pazienti con OSAHS, rispetto ai controlli, ha mostrato livelli medi dei biomarcatori di MA significativamente superiori:

  • Aβ40 > 29,24 [32,52] vs 13.18 [10,78]; P = .049,
  • t-tau > 11.88 [7,05] vs 7.64 [4,17]; P = 0,037,
  • p-tau > 26.31 [14,41] vs 17.34 [9.12]; P = 0,027.


Tutti i 4 biomarcatori di MA (Aβ40, Aβ42, t-tau, p-tau) sono stati trovati con una correlazione negativa significativa con la saturazione media di ossigeno, con una bassa saturazione di ossigeno, e con i punteggi della scala Mini-Mental State Examination, sottolineando il potenziale effetto di un aumento dei livelli di biomarcatori sulla gravità dell'EDS e della funzione cognitiva.


Poiché i biomarcatori di MA erano correlati positivamente con l'indice di desaturazione e con i punteggi della Epworth Sleepiness Scale, gli autori dello studio hanno notato che la particolare importanza dei biomarcatori t-tau e p-tau può diventare un nuovo fattore di rischio per l'OSAHS.


“I biomarcatori di MA depositati nel plasma possono anche causare il declino della funzione cognitiva dei pazienti, l'aumento della sonnolenza diurna e accelerare la progressione della sindrome da apnea-ipopnea ostruttiva del sonno”, hanno scritto.


La significatività potenziale dei biomarcatori di MA sulla gravità dei sintomi dell'EDS correlati all'OSAHS e sul funzionamento cognitivo, potrebbe rivelarsi utile nel determinare il rischio degli individui affetti. Poiché quelli con EDS avevano dimostrato in uno studio precedente di avere una probabilità 2,5 volte maggiore di essere coinvolti in incidenti sul lavoro, l'individuazione dei pazienti e l'esecuzione di interventi necessari può contribuire a ridurre tali rischi.

 

 

 


Fonte: Matthew Gavidia in AJMC (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Weili Kong, Yun Zheng, Wei Xu, Hailing Gu & Junhao Wu. Biomarkers of Alzheimer’s disease in severe obstructive sleep apnea–hypopnea syndrome in the Chinese population. European Archives of Oto-Rhino-Laryngology, 17 Apr 2020, DOI

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.