Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Danni alla mielina possono contribuire al deficit di apprendimento

cell body myelin oligodendrocytes

Una collaborazione internazionale tra gruppi di ricerca universitari ha chiarito la base neurale del circuito che sovrintende i compiti di apprendimento motorio quando è compromessa la mielinizzazione.


I ricercatori sono anche riusciti a compensare il processo deteriorato di apprendimento motorio  accoppiando azioni appropriate con la foto-stimolazione del cervello per promuovere la sincronizzazione delle attività neuronali. Ciò potrebbe contribuire a migliorare le terapie per le malattie neurologiche (come l'Alzheimer) e psichiatriche in cui è compromessa la funzione della sostanza bianca.


La ricerca è stata effettuata dall'assistente professore Daisuke Kato e dal professor Hiroaki Wake (Kobe University, Giappone), dal professor Junichi Nabekura (Istituto Nazionale di Scienze Fisiologiche, Giappone), dal Dr. R Douglas Fields (National Institutes of Health, USA) e dal professor Masanori Matsuzaki (Tokyo University, Giappone). I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Glia.


La mielina è la guaina presente attorno agli assoni, che regola la velocità degli impulsi elettrici e aumenta l'efficienza della trasmissione tra i neuroni. I fasci mielinici agiscono come cavi che collegano regioni distanti del cervello. Una volta che è compromessa la mielinazione o è danneggiata la mielina, risulta rallentatao è disregolata la propagazione degli impulsi tra i neuroni.


Questa regolazione alterata è collegata ad attività anomale nelle popolazioni neuronali, con conseguente invecchiamento e deficit di apprendimento, in particolare nella demenza e nel morbo di Alzheimer (MA). I cambiamenti risultanti della sostanza bianca sono stati osservati nelle scansioni MRI di pazienti con MA. Tuttavia, sapevamo ancora poco come la mielinizzazione compromessa influenza esattamente le proprietà del circuito del cervello che sono importanti per l'apprendimento e la cognizione.


Questa ricerca ha dimostrato che la mielinizzazione deteriorata provoca una trasmissione scoordinata o asincrona dell'impulso elettrico tra neuroni. La mielinizzazione deteriorata ha dimostrato di avere un effetto negativo sull'apprendimento motorio nei topi, suggerendo che trasmissioni coordinate sono di vitale importanza per un apprendimento efficace.


Come metodologia di studio, è stata misurata l'attività dei neuroni della corteccia motoria primaria dei topi con deficit di mielina durante un'attività di apprendimento motorio, usando la microscopia a doppio fotone in vivo. Topi con piastre in testa sono stati inseriti in camere a dimensione di corpo. I topi sono stati addestrati a tirare e trattenere una leva che poteva erogare gocce d'acqua. Il comportamento dei topi è stato monitorato con videocamere a raggi infrarossi.


Nelle prime fasi dell'allenamento non c'era alcuna differenza nelle prestazioni tra i topi con mielina compromessa e quelli di controllo. Tuttavia, nella fase successiva dell'allenamento i topi con mielina compromessa hanno avuto un tasso più basso di successo nel compito, anche se era simile la quantità di tentativi. Anche se questo suggerisce che i loro livelli di motivazione erano gli stessi, il deficit di mielina ha reso più difficile per i topi migliorare le proprie prestazioni in questo compito. Ha inoltre ridotto la precisione dei loro movimenti e ha aumentato le attività neuronali spontanee.


L'analisi dell'attività dei neuroni dei topi con mielina alterata, ha dimostrato che l'attività asincrona negli assoni talamocorticali si correla alla prestazione compromessa nel compito. Gli assoni talamocorticali sono fibre nervose che collegano il talamo e la corteccia cerebrale del cervello, trasportando informazioni delle cellule nervose.


Durante il compito di tiro della leva è stata usata la stimolazione elettrica della corteccia motoria (area di uscita degli stimoli) per promuovere l'attività sincrona dei neuroni nella corteccia motoria e per cercare di compensare le prestazioni dei topi. Questo ha promosso l'attività sincrona negli assoni talamocorticali durante l'apprendimento e ha migliorato il tasso di successo dei topi con mielina deteriorata.


I risultati di questa ricerca chiariscono come l'attività patologica del circuito neuronale è influenzata dalla mielinizzazione compromessa. I risultati suggeriscono inoltre che potrebbe essere possibile accoppiare la stimolazione cerebrale non invasiva con comportamenti rilevanti per correggere le anomalie cognitive e comportamentali nelle prime fasi delle malattie con la materia bianca compromessa.

 

 

 


Fonte: Kobe University (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Daisuke Kato, Hiroaki Wake, Philip R Lee, Yoshihisa Tachibana, Riho Ono, Shouta Sugio, Yukio Tsuji, Yasuyo H Tanaka, Yasuhiro R Tanaka, Yoshito Masamizu, Riichiro Hira, Andrew J Moorhouse, Nobuaki Tamamaki, Kazuhiro Ikenaka, Noriyuki Matsukawa, R Douglas Fields, Junichi Nabekura, and Masanori Matsuzaki. Motor learning requires myelination to reduce asynchrony and spontaneity in neural activity. Glia, 29 Aug 2019, DOI

. Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Cervello del toporagno si restringe in inverno e rinasce in estate: c'è q…

10.09.2025 | Ricerche

I toporagni comuni sono uno dei pochi mammiferi noti per restringere e far ricrescere in...

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Il litio potrebbe spiegare, e trattare, l'Alzheimer?

19.08.2025 | Ricerche

Qual è la prima scintilla che innesca la marcia ruba-memoria del morbo di Alzheimer (MA)...

Questo approccio di medicina di precisione potrebbe aiutarti a ritardare la de…

5.12.2025 | Ricerche

Secondo un nuovo studio condotto alla Università della California di San Francisco, la c...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)