Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Ictus 'silenti', comuni dopo un intervento chirurgico, sono legati a declino cognitivo

Hemorrhagic Stroke

Ricercatori canadesi hanno scoperto che gli ictus nascosti, o 'silenti', sono comuni negli anziani dopo un intervento chirurgico elettivo (richiesto, facoltativo) e non cardiaco e raddoppiano il rischio di declino cognitivo un anno dopo.


Mentre un ictus evidente causa sintomi chiari, come debolezza di un braccio o problemi del linguaggio che durano più di un giorno, un ictus nascosto si può vedere solo nelle scansioni cerebrali, come la risonanza magnetica.


Ogni anno, circa lo 0,5% dei 50 milioni di over-65 di tutto il mondo che hanno subito un intervento chirurgico non cardiaco grave avrà un ictus manifesto, ma fino ad ora si sapeva poco sull'incidenza o sugli impatti dell'ictus silente dopo l'intervento chirurgico.


I risultati dello studio NeuroVISION sono stati pubblicati su The Lancet.


"Abbiamo scoperto che gli ictus occulti 'silenti' sono in realtà più comuni degli ictus manifesti nelle persone di età pari o superiore a 65 anni che hanno avuto un intervento chirurgico", ha affermato PJ Devereaux, co-autore senior dello studio NeuroVISION. Devereaux è cardiologo alla Hamilton Health Sciences (HHS), professore nei dipartimenti di metodi di ricerca sulla salute, evidenze e impatto e di medicina alla McMaster University e scienziato senior del Population Health Research Institute della McMaster University e dell'HHS.


Devereaux e il suo team hanno scoperto che una persona su 14 di età superiore ai 65 anni, sottoposta a chirurgia elettiva non cardiaca, ha avuto un ictus silenzioso, suggerendo che oltre tre milioni di persone in questa categoria di età soffrono globalmente un ictus occulto dopo l'intervento chirurgico ogni anno.


Il NeuroVISION ha coinvolto 1.114 pazienti over-65 provenienti da 12 centri in Nord e Sud America, Asia, Nuova Zelanda ed Europa. Tutti i pazienti hanno avuto una risonanza magnetica entro 9 giorni dall'intervento chirurgico per cercare prove di ictus silenti nella scansione.


Il team di ricerca ha seguito i pazienti per un anno dopo l'intervento chirurgico per valutare le loro capacità cognitive. Ha scoperto che le persone che hanno avuto un ictus silente dopo l'intervento chirurgico avevano maggiori probabilità di sperimentare declino cognitivo, delirium perioperatorio, ictus evidente o attacco ischemico transitorio entro un anno, rispetto ai pazienti che non avevano un ictus silente.


"Nel corso dell'ultimo secolo, la chirurgia ha migliorato notevolmente la salute e la qualità della vita dei pazienti in tutto il mondo", ha affermato Marko Mrkobrada, professore associato di medicina all'Università dell'Ontario Occidentale e primo co-autore dello studio NeuroVISION. “I chirurghi sono ora in grado di operare pazienti anziani e malati grazie a miglioramenti nelle tecniche chirurgiche e anestetiche. Nonostante i benefici della chirurgia, dobbiamo anche capire i rischi". [...]

 

 

 


Fonte: McMaster University (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Marko Mrkobrada, ..., P.J. Devereaux. Perioperative covert stroke in patients undergoing non-cardiac surgery (NeuroVISION): a prospective cohort study. The Lancet, 15 Aug 2019, DOI

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.