Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


'Crisi del caregiving' è un costo nascosto per le imprese

I datori di lavoro statunitensi (ndt: e quelli italiani?) stanno rimettendoci perché non prestano attenzione a una particolare responsabilità che i loro dipendenti hanno al di fuori dell'ufficio: il caregiving.


Secondo un nuovo studio eseguito da ricercatori della Harvard Business School, nonostante la maggior parte dei lavoratori stia tentando di bilanciare i doveri di assistenza con la propria vita professionale, la maggior parte dei datori di lavoro non è pienamente consapevole, o non riconosce la misura in cui tali responsabilità possono influire sulle prestazioni e sulla produttività.


Il problema è così diffuso che i ricercatori lo hanno definito una 'crisi di caregiving'. Alcuni esempi di responsabilità di caregiving includono prendersi cura di un bambino malato o assistere altri adulti. Circa tre quarti dei dipendenti hanno riferito di avere un qualche tipo di responsabilità di caregiving, e l'80% delle persone afferma che tali funzioni hanno un impatto negativo sulle prestazioni lavorative.


D'altro canto, meno di un quarto dei datori di lavoro pensa che i doveri familiari influiscano direttamente sulle prestazioni dei dipendenti. Questo divario evidenzia un problema per i datori di lavoro che, secondo le risultanze dei ricercatori, rispondono in modo inadeguato alle esigenze dei dipendenti, facendosi dei danni nel processo.


Lo studio ha dimostrato che, poiché le aziende non prevedono indennità che tengono conto di questi tipi di responsabilità, alcuni lavoratori lasciano il proprio posto di lavoro, il che comporta un aumento dei costi di ricambio e una diminuzione della produttività.


Il 32% delle persone ha dichiarato ai ricercatori di Harvard che avevano lasciato un lavoro perché non erano in grado di bilanciare le responsabilità professionali e quelle personali. Alcune aziende sostengono costi perché hanno bisogno di assumere lavoratori temporanei o di pagare straordinari agli altri dipendenti, quando un caregiver è assente.


Anche se i ricercatori hanno notato che è difficile quantificare i costi esatti del caregiving in un'azienda, suggeriscono che sono esorbitanti e continueranno solo a crescere con l'invecchiamento della popolazione, con l'economia che si avvicina alla piena occupazione e, con le donne (ritenute quelle che si sobbarcano la quota maggiore del caregiving) che stanno diventano una parte più grande sia della popolazione che della forza lavoro.

 

 

 


Fonte: Brittany De Lea in Fox Business (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Joseph B. Fuller & Manjari Raman. The Caring Company: How employers can help employees manage their caregiving responsibilities, while reducing costs and increasing productivity. Harvard Business School

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

[Dana Territo] Sii delicato e paziente quando parli ad amici e familiari della…

30.09.2025 | Esperienze & Opinioni

Come parlare alla famiglia della mia diagnosi di Alzheimer?

È difficile discerne...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)