Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


E' utile fissare degli obiettivi personali per la cura della demenza

La demenza è una condizione di salute che influisce sulla memoria in modi che possono rendere difficile svolgere le normali attività quotidiane. La causa più comune di demenza è il morbo di Alzheimer, causa di alterazioni anormali che uccidono le cellule cerebrali.


Tuttavia, ci sono molti altri tipi di demenza. Nel complesso, la demenza è una malattia a lungo termine e la maggior parte delle persone vive da quattro a dieci anni dopo la diagnosi.


Quando la demenza ti viene diagnosticata per la prima volta, i tuoi obiettivi potrebbero essere di preservare la tua capacità di svolgere le attività quotidiane. Ma con il progredire della malattia, i tuoi obiettivi potrebbero cambiare e le tue preferenze per la cura potrebbero cambiare con loro.


Alla fine, dovresti assicurarti che le tue preferenze e aspettative siano note agli altri, in particolare per le cure di fine vita. Dovresti anche assicurarti che quei desideri possano essere realizzati da chi potrebbe prendere decisioni per te, quando non ti senti più a tuo agio o non sei più in grado di farlo da solo.


I fornitori di servizi sanitari possono usare uno strumento chiamato 'goal attainment scaling' (GAS), 'graduazione raggiungimento obiettivi', per aiutarti a stabilire i tuoi obiettivi personali di salute e misurare se li stai raggiungendo. I ricercatori stanno usando il GAS da decenni per misurare gli effetti della salute mentale e degli sforzi di riabilitazione.


In un nuovo studio, i ricercatori hanno usato il GAS per prendersi cura delle persone con demenza e saperne di più sugli obiettivi personalizzati di cura di queste persone. Il loro studio è stato pubblicato sul Journal of American Geriatrics Society.


I partecipanti sono stati reclutati dall'Alzheimer's and Dementia Care (ADC) dell'UCLA, un programma di gestione della cura della demenza. Il programma usa infermieri abbinati a fornitori di cure primarie e organizzazioni della comunità. Affronta le complesse esigenze di assistenza non solo delle persone che vivono con demenza ma anche dei loro caregiver.


Ai partecipanti allo studio era richiesto di avere una diagnosi di demenza e di avere un familiare o un amico che prestava servizio come caregiver, che era anche disposto a partecipare allo studio.


I ricercatori hanno sviluppato un percorso usando il GAS per stabilire gli obiettivi e misurare se i partecipanti hanno raggiunto tali obiettivi. In una prima fase dello studio, hanno testato l'obiettivo prefissato con 32 persone affette da demenza e dai loro caregiver (coniugi o figli, in gran parte conviventi con il paziente). I ricercatori hanno anche addestrato cinque infermieri professionali gestori di cura della demenza (dementia care manager - DCM) nell'uso del GAS.


Nella fase successiva, i DCM hanno aiutato altre 101 persone con demenza e i loro caregiver a stabilire obiettivi di cura. Il team di ricerca ha usato una scala per misurare quanto i partecipanti hanno raggiunto i loro obiettivi 6 e 12 mesi dopo averli fissati. I ricercatori hanno poi condotto interviste con le coppie paziente-caregiver e con i DCM per esplorare la definizione degli obiettivi e la misurazione.


I ricercatori hanno scoperto che l'84% degli obiettivi stabiliti dal paziente o dai caregiver erano non medici, nel senso che non riguardavano specificamente i trattamenti sanitari. Molto spesso, gli obiettivi si sono concentrati sul miglioramento della qualità della vita per la persona con demenza, seguito da obiettivi di supporto per il caregiver (obiettivi che aiutano a ridurre lo stress o rendere il caregiving il più semplice possibile).


Alcuni obiettivi comuni scelti per la persona con demenza includono:

  • Mantenere la sicurezza fisica.
  • Continuare a vivere a casa.
  • Ricevere assistenza medica correlata alla demenza.
  • Evitare il ricovero in ospedale.
  • Mantenere la stimolazione mentale.
  • Rimanere fisicamente attivi.

Gli obiettivi più comuni dei caregiver includono:

  • Mantenere la salute del caregiver.
  • Gestire lo stress.
  • Ridurre al minimo i conflitti familiari legati alla cura della demenza.


I ricercatori hanno concluso che le misure di definizione degli obiettivi potrebbero essere utili nel prendersi cura delle persone con demenza, ma che sono necessarie ulteriori ricerche. Hanno poi scritto che il GAS può essere usato in ambito clinico per aiutare le persone con demenza e i loro caregiver a stabilire e raggiungere obiettivi di salute personalizzati.


Fissare gli obiettivi può aiutare le persone con demenza a lavorare con professionisti sanitari e i caregiver a identificare e raggiungere gli obiettivi realistici che sono più importanti per loro.

 

 

 


Fonte: The AGS Foundation for Health in Aging (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Lee A. Jennings, Karina D. Ramirez, Ron D. Hays, Neil S. Wenger, David B. Reuben. Personalized Goal Attainment in Dementia Care: Measuring What Persons with Dementia and Their Caregivers Want. Journal of the American Geriatrics Society, 9 Oct 2018, DOI: 10.1111/jgs.15541

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Per capire l'Alzheimer, ricercatori di Yale si rivolgono alla guaina di m…

4.07.2025 | Ricerche

L'interruzione degli assoni, la parte simile a una coda nelle cellule nervose che trasme...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)