Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


7 cose da fare ogni giorno per allontanare la perdita di memoria

La demenza - una sindrome associata al declino continuo del cervello e delle sue abilità - insorge di solito nei soggetti di età superiore ai 65 anni.


Secondo l'NHS [Servizio Sanitario Nazionale in GB], la maggior parte dei tipi non può essere curata ma, se individuata presto, i sintomi possono essere ridotti. Questi ultimi includono perdita di memoria, minore velocità di pensiero e problemi con il linguaggio.


In questo modo mantenere l'indipendenza può rivelarsi difficile per i malati. Tuttavia, ci sono una serie di attività quotidiane che la scienza ha dimostrato essere in grado di prevenire o ridurre i sintomi.

 

1. Fai cruciverba

Uno studio dell'Università di Exeter, presentato questa settimana alla Conferenza Internazionale dell'Alzheimer's Association di Londra, ha rivelato che le persone che fanno regolarmente cruciverba hanno un cervello dieci anni più giovane della sua età effettiva. La ricerca ha coinvolto 17.000 persone, e gli autori dello studio hanno analizzato la loro attenzione, memoria a breve termine e velocità di risposta alle prove grammaticali.

 

2. Fai viaggi alla sauna

Uno studio dell'Università della Finlandia Orientale ha scoperto che frequenti bagni di sauna potrebbero ridurre il rischio di demenza. Infatti, gli uomini che lo avevano fatto fino a sette volte la settimana avevano il 66 per cento in meno di probabilità di ricevere la diagnosi della condizione rispetto a coloro che l'avevano fatto solo una volta alla settimana.

 

3. Trova tempo per l'esercizio fisico

Ricercatori dell'Università di Canberra hanno recentemente rivelato che l'attività fisica, come la corsa o il tai chi, potrebbe aumentare la potenza del cervello degli over 50. Hanno scoperto che una routine di esercizi che includeva sia l'allenamento aerobico che quello di resistenza di almeno 45 minuti, e di intensità moderata, potrebbe essere utile alla funzione cognitiva.

 

4. Fatti una buona notte di sonno

Dare priorità al sonno potrebbe ridurre il rischio della condizione del cervello. Uno studio dell'Università di Wisconsin-Madison ha scoperto che le persone che avevano dormito male avevano un rischio più alto di Alzheimer. Si pensa che il sonno interrotto - o non sufficiente - aumenti la formazione di placca amiloide [ndt: o non la elimini a sufficienza] che può essere dannosa per la condizione del cervello e la cognizione.

 

5. Canta sotto la doccia

Una ricerca dell'Università della Virginia ha rivelato che il canto migliora le abilità cognitive dei pazienti di demenza moderata o grave. L'Alzheimer’s Foundation of America consiglia di cantare le canzoni dei tempi in cui l'anziano con demenza era giovane (18-25 anni), che possono aiutarli a richiamare alcuni ricordi.

 

6. Fai passeggiate

Uno studio condotto all'Università della Columbia Britannica ha scoperto che fare una passeggiata di un'ora tre volte alla settimana è associato ad un cervello più efficiente e ad una migliore capacità di pensiero. Tuttavia, se non hai tempo, un altro studio pubblicato in PLOS One ha scoperto che passeggiate veloci frequenti rallentano la perdita di memoria nelle persone con Alzheimer.

 

7. Prova a meditare

La ricerca del Beth Israel Deaconess Medical Center ha rivelato che la meditazione può aiutare a preservare la tua mente e rallentare l'Alzheimer. Nello studio, i partecipanti hanno fatto yoga o meditazione per un totale di due ore alla settimana.

 

 

 


Fonte: Lauren Clark in Express.co.uk (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Il litio potrebbe spiegare, e trattare, l'Alzheimer?

19.08.2025 | Ricerche

Qual è la prima scintilla che innesca la marcia ruba-memoria del morbo di Alzheimer (MA)...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

[Greg O'Brien] Scoprire la grazia dell'imperfezione: apprezzare la l…

11.11.2025 | Voci della malattia

"Scrivi in ​​modo forte e chiaro ciò che fa male" (attribuito a Ernest Hemingway)

<...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)