Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Gli anziani con dipendenza da alcol a lungo termine perdono le abilità neurocognitive

Bere pesantemente può portare a cambiamenti neurofisiologici e cognitivi che vanno dal sonno disturbato a degli effetti neurotossici più gravi. Anche l'invecchiamento può contribuire al declino cognitivo.


Diversi studi sulla interazione tra un bere pesante attuale e l'invecchiamento hanno avuto risultati disomogenei. Questo studio voleva chiarire la relazione tra età, bere pesante, e la funzione neurocognitiva.


I ricercatori hanno sottoposto 66 partecipanti (35 donne e 31 uomini reclutati dal Center for AIDS Research della Brown University) a una batteria completa di test neurocognitivi. I forti bevitori attuali (n = 21) sono stati classificati con criteri dell'Istituto Nazionale sull'Abuso di Alcool e l'Alcolismo e con interviste cliniche strutturate, e quindi sono stati confrontati con i non-bevitori ed con i bevitori moderati (n = 45).

Può essere rilevante perché:

La dipendenza da alcol impoverisce in modo rilevante gli stessi domini cognitivi danneggiati dalla demenza di Alzheimer (cognizione globale, apprendimento, memoria e funzione motoria).


Circa il 53 per cento dei partecipanti aveva una storia di vita di dipendenza da alcol. I dati neurocognitivi sono stati raggruppati in base alla funzione cognitiva globale, alla funzione attenzione/esecutiva, all'apprendimento, alla memoria, alla funzione motoria, alla funzione verbale, e alla velocità di elaborazione.


I risultati hanno mostrato che il bere pesante attuale in anzianità è associato a una maggiore povertà della funzione cognitiva globale, dell'apprendimento, della memoria e della funzione motoria.


Inoltre, una storia di vita di dipendenza da alcol è associata a una carenza funzionale negli stessi domini neurocognitivi, così come nel dominio attenzione / esecutivo, indipendentemente dall'età.


In sintesi, anche se il bere pesante attuale è associato a una insufficienza significativa in diversi domini neurocognitivi, sembra che una storia di dipendenza da alcol sia associata a conseguenze negative durature della funzione neurocognitiva.

 

 

 


Fonte: Research Society on Alcoholism via Newswise (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Adam J. Woods, Eric C. Porges, Vaughn E. Bryant, Talia Seider, Assawin Gongvatana, Christopher W. Kahler, Suzanne de la Monte, Peter M. Monti, Ronald A. Cohen. Current Heavy Alcohol Consumption is Associated with Greater Cognitive Impairment in Older Adults. Alcoholism: Clinical and Experimental Research, 2016; DOI: 10.1111/acer.13211

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.