Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Alla conferenza di Alzheimer confermata tecnica di diagnosi precoce

Alla conferenza di Alzheimer svelata una nuova tecnica di diagnosi molto precoceStrumento per il test di scansione della retina che rileva eventuale presenza di amiloide. (Fonte: NeuroVision Imaging)

Un nuovo strumento diagnostico in grado di identificare l'Alzheimer molto prima della comparsa dei sintomi è stato presentato questa settimana all'International Conference 2016 dell'Alzheimer's Association (AAIC) a Toronto.


L'Alzheimer è notoriamente difficile da diagnosticare e quasi impossibile da rilevare presto. Questo impasse potrebbe cambiare presto con un nuovo tipo di scansione non invasiva dell'occhio sviluppato e brevettato dalla prof.ssa Melanie Campbell. Esso usa la luce polarizzata per evidenziare depositi di proteine ​​amiloidi, presenti nella parte posteriore delle retine dei pazienti decenni prima che sperimentino un declino cognitivo.


"La scansione con polarizzazione è promettente per rilevare in modo non invasivo i depositi amiloidi retinici come biomarcatore dell'Alzheimer", ha detto la Campbell, del Dipartimento di Fisica e Astronomia della Waterloo University. "La capacità di rilevare i depositi di amiloide nella retina prima dei sintomi della malattia può essere uno strumento essenziale per lo sviluppo di strategie preventive per l'Alzheimer ed altre demenze".


Per diagnosticare l'Alzheimer e altre forme di demenza, i medici attualmente si basano su una combinazione di sintomi di fase avanzata e scansioni del cervello con la costosa tomografia ad emissione di positroni (PET) o su autopsie del cervello dopo la morte. Il nuovo metodo sarebbe un'alternativa meno costosa e più pratica della PET.


La ricerca della Campbell, in collaborazione con i colleghi dell'Università di Waterloo, della UBC, della Vivocore Inc, della InterVivo Solutions, dell'Università di Rochester e del Massachusetts General Hospital, conferma la prova di concetto del suo metodo diagnostico in un modello sia animale che umano. Lei dimostra che le scansioni con luce polarizzata sono sensibili come altri metodi più affermati e può essere conveniente perché non usa coloranti irritanti, rendendola potenzialmente utile come strumento di screening nello studio del medico.


"Le proteine ​​amiloidi sono costituite da fibre proteiche con differenti indici di rifrazione lungo e attraverso le fibre", ha detto la Campbell, che è anche professore della Facoltà di Optometria e Scienza della Visione. "Si accendono proprio come accade quando uno scotch è posto tra due filtri di polarizzazione. Anche se altri ricercatori pensavano che fosse necessario un colorante per rendere visibile la proteina, siamo riusciti a ottenere gli stessi risultati con l'ottica e la successiva elaborazione al computer".


I depositi di proteina amiloide-​​beta nel cervello hanno dimostrato di essere presenti nei pazienti per decenni prima che essi sperimentino i sintomi della malattia. Sebbene ​​siano ancora in discussione le ragioni per cui appare questa proteina, il fatto che si depositi anche nella retina (un'estensione del cervello) implica che questi depositi possono essere usati come biomarcatore per la diagnosi dell'Alzheimer molto prima della comparsa dei sintomi.


"La diagnosi precoce è importante, soprattutto perché le opzioni di trattamento sono più limitate con l'avanzare della malattia", ha detto la Campbell. "Una diagnosi precoce dell'amiloide, ampiamente disponibile e poco costosa, potrebbe aiutare i ricercatori a sviluppare trattamenti più efficaci prima della comparsa dei sintomi".

 

 

 


Fonte: University of Waterloo via EurekAlert! (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.