Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Le scansioni cerebrali possono distinguere due diversi tipi di demenza


La neuroscienziata Anne Hafkemeijer è in grado di distinguere due diverse forme di demenza usando tecniche di scansione avanzate.


Questo è il primo passo verso il riconoscimento precoce della demenza nei pazienti, basato sulle reti cerebrali.

 

Diagnosi precoce

Nella sua ricerca di dottorato la Hafkemeijer ha usato la risonanza magnetica per rilevare i cambiamenti nelle reti cerebrali che avvengono a seguito dell'invecchiamento e della demenza. Ha studiato sia la struttura che la funzione di tali reti.

A cosa assomigliano questi cervelli e come cambia la loro funzione con l'invecchiamento o con la demenza? In precedenza, i medici osservavano principalmente aree separate del cervello, ma le funzioni cognitive, come la memoria, non si trovano in una sola zona del cervello. Poiché queste funzioni sono il risultato del lavoro coordinato di aree cerebrali, è molto importante studiare quelle aree in dettaglio.

I risultati della ricerca aiutano a distinguere tra diverse forme di demenza. La diagnosi precoce è importante per il paziente, il suo ambiente, il piano di trattamento e la prognosi.

 

Uso di tecniche avanzate

La Hafkemeijer è specialista nella metodologia e nelle statistiche di psicologia e ha condotto la sua ricerca in collaborazione con il LUMC, l'Amsterdam VUmc e l'Erasmus MC di Rotterdam. "Ogni forma specifica di demenza ha un suo decorso e dei sintomi", spiega la Hafkemeijer, che ha studiato due di queste forme. "L'Alzheimer diminuisce la memoria, mentre la demenza fronto-temporale colpisce la parte anteriore del cervello. Questi cambiamenti provocano un notevole cambiamento nel comportamento. Abbiamo usato nuove tecniche di scansione avanzata per mostrare questi cambiamenti nel cervello".

 

Le differenze nella demenza sono difficili da distinguere

La Hafkemeijer spiega: "Anche se ogni forma di demenza ha i suoi sintomi, c'è molta sovrapposizione tra di loro. Volevamo usare le scansioni cerebrali per studiare se le reti del cervello sono diverse in queste due forme. Soprattutto nelle fasi iniziali della malattia è difficile distinguerle. Ecco perché non è possibile effettuare una diagnosi precoce".

 

Pazienti di demenza classificati individualmente

Questa ricerca permette di distinguere il gruppo di malati di Alzheimer da quelli con demenza frontotemporale. Il riconoscimento individuale non è sempre possibile. La Hafkemeijer vede i risultati della sua ricerca come un primo passo verso una classificazione individuale della demenza e verso una diagnosi precoce per i pazienti con demenza.

A breve applicherà queste tecniche avanzate di scansione in ambiente clinico, consigliando i ricercatori del cervello all'interno dell'Università di Leiden, dell'Istituto Leiden del Cervello e della Cognizione e della LUMC, e supportandoli nelle loro ricerche e analisi con la risonanza magnetica.

 

 

 


Fonte: Tesi di dottorato PhD del 26/5/2016, University of Leiden via AlphaGalileo (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.