Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Sviluppati strumenti di scansione specifici per le malattie degenerative

Sviluppati strumenti di scansione specifici per le  malattie degenerativeLa dottoranda Yang Yang e il professore di farmacia Xiangming Guang.

Le malattie neurodegenerative come l'Alzheimer e il Parkinson colpiscono più di 6,4 milioni di americani, secondo l'Harvard NeuroDiscovery Center.


Questo numero potrebbe raddoppiare nei prossimi 30 anni con l'invecchiamento della popolazione, a meno che i ricercatori medici non riescano a capire ciò che sta accadendo a livello cellulare e molecolare e sviluppino dei modi per trattare o prevenire queste condizioni debilitanti.


I colpevoli sono l'invecchiamento e lo stress ossidativo, ma la sfida è determinare quali cellule, e anche quali strutture cellulari, sono colpite, secondo il professore di farmacia Xiangming Guan. Il chimico di medicina sta sviluppando tecniche di scansione che aiuteranno i ricercatori a identificare quello che potrebbe contribuire al decorso di una malattia degenerativa.

 

Monitorare gli antiossidanti naturali del corpo

Guan spiega che le molecole organiche chiamate tioli hanno un ruolo importante nella difesa del corpo dallo stress ossidativo. Questi antiossidanti, presenti all'interno e all'esterno delle cellule, contrastano l'effetto delle molecole di ossigeno reattive chiamate radicali liberi che sono coinvolte nello stress ossidativo. I radicali liberi possono alterare le funzioni cellulari normali.


"I tioli sono consumati durante lo stress ossidativo, quindi vediamo livelli più bassi di tiolo", ha detto Guan. "Pertanto, il livello di tioli è usato come indice della presenza di stress ossidativo". Bere alcol, per esempio, può danneggiare il fegato, ha spiegato Guan. I tioli possono smorzare l'effetto tossico dell'alcol, ma una volta che sono esauriti, il corpo non può difendersi. Allo stesso modo, i danni alle cellule nervose possono portare alle malattie degenerative come il Parkinson e la sclerosi multipla.

 

Migliorare gli strumenti analitici

Con sovvenzioni dei National Institutes of Health di quasi 800 mila dollari, Guan e il suo team hanno sviluppato il primo reagente di scansione in grado di determinare i livelli di tioli in cellule viventi intatte. I metodi precedenti per determinare le concentrazioni di tiolo richiedevano la distruzione delle cellule e dei tessuti.


"Abbiamo trovato un composto che può determinare la densità di tiolo nelle cellule vive, in modo quantitativo, attraverso un particolare tipo di reazione chimica", ha detto. In presenza di tiolo, il prodotto chimico emette una fluorescenza proporzionale al livello di tiolo. Una minore fluorescenza significa che i tioli si sono consumati nel cercare di proteggere la cellula, e quindi è più probabile che sia danneggiata.


Con un nuovo finanziamento triennale dei NIH di $327,500, Guan spera di sviluppare i reagenti che possono mostrare selettivamente la densità di tiolo nelle strutture subcellulari, in particolare nel nucleo e nei mitocondri. "Questi sono organi subcellulari cruciali", ha detto Guan, confrontando la funzione dei mitocondri cellulari a quella del cuore. Inoltre, il nucleo delle cellule contiene DNA, che può essere alterato dallo stress ossidativo. "La distribuzione dei tioli nella cellula non è uniforme", ha detto.


I ricercatori medici ora usano una centrifuga per separare le strutture subcellulari, perché i loro pesi sono diversi. La concentrazione di tiolo nei mitocondri può essere determinata da questo metodo con centrifuga, ma lo stesso non si può fare per quella all'interno dei mitocondri e la relativa densità, ha sottolineato Guan.


Inoltre "i livelli tiolici nel nucleo non possono essere determinati con precisione poiché i tioli fuoriescono durante l'isolamento".

 

Esaminare le strutture subcellulari

Quando si ha a che fare con le malattie degenerative legate all'età, secondo Guan, "ci sono un sacco di incognite".


Se Guan e il suo team avranno successo, gli scienziati potranno disporre di uno strumento analitico per monitorare il modo in cui i tioli influenzano la degenerazione nelle strutture cellulari.


Ad esempio, se i ricercatori vedono una diminuzione marcata di tiolo mitocondriale prima della comparsa dei sintomi dell'Alzheimer, Guan ha spiegato, "forse possono trovare un modo per inviare tiolo nei mitocondri e prevenire o rallentare la malattia".


Guan ha osservato che gli scienziati possono anche usare questo strumento di analisi per determinare se un intervento protegge la struttura subcellulare. Egli spera di sviluppare un reagente tossico abbastanza sicuro da utilizzare per la diagnostica per immagini, come una risonanza magnetica.

 

 

 

 

 

 


Fonte: South Dakota State University (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.