Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Collegamento tra Alzheimer e stress

Negli ultimi anni, i medici hanno scoperto le crescenti prove che collegano l'Alzheimer allo stress. Anche se l'età è ancora considerata il principale fattore di rischio per lo sviluppo dell'Alzheimer, alcuni importanti studi hanno identificato lo stress come un altro motivo importante di cui essere a conoscenza.

Un recente studio condotto presso la University of California Irvine ha valutato gli effetti dello stress sul cervello dei topi. I ricercatori hanno sottoposto i topi a stress continuo simile a quello vissuto dagli esseri umani nella loro vita quotidiana. L'aumento dello stress ha provocato in questi topi la produzione di alti livelli di proteine beta-amiloide e tau nel loro cervello. Queste proteine formano le placche e i grovigli che si trovano nel cervello dei pazienti di Alzheimer.

Questo fenomeno crea un circolo pericoloso. Alti livelli di beta-amiloide e tau nel cervello, causano un aumento della produzione di ormoni dello stress, che a loro volta portano alla produzione di più beta-amiloide e tau nel cervello. Questa sequenza accelera drasticamente la progressione della malattia di Alzheimer.

Questo studio ha molte implicazioni per i pazienti di Alzheimer. Soprattutto, i medici devono prestare attenzione nel prescrivere farmaci per gli anziani. Molti farmaci comunemente prescritti per gli anziani contengono glucocorticoidi, che producono effetti simili agli ormoni dello stress. Come risultato, questi farmaci potrebbero contribuire allo sviluppo dell'Alzheimer.

Un altro studio condotto su esseri umani ha confermato le scoperte effettuate all'UC Irvine. Uno studio a lungo termine ha scoperto che le persone che erano più inclini allo stress, avevano il doppio di probabilità di sviluppare l'Alzheimer, delle persone con livelli di stress inferiori. Inoltre, queste persone avevano dieci volte più probabilità di esibire una memoria deteriorata.

Questi studi indicano chiaramente che le regioni del cervello responsabili della regolazione dello stress, sono anche i centri della memoria. Questa scoperta può essere molto utile ai medici che cercano una cura per l'Alzheimer.

Gestione dello stress e prevenzione di Alzheimer

Sulla base dei risultati di questi studi, è diventato chiaro che la gestione dello stress è una componente importante per la prevenzione dell'Alzheimer.

Dharma Singh Khalsa, MD, Presidente e Direttore Medico dell'organizzazione senza fini di lucro Alzheimer's Research and Prevention Foundation, ha studiato la malattia di Alzheimer a partire dai primi anni 1990. Egli ha stabilito che il miglior metodo di prevenzione è quello di adottare pratiche di vita sane in età precoce.

Il Dr. Dharma e la ARPF promuoveono la gestione dello stress come strumento importante per prevenire l'Alzheimer. Raccomandano inoltre altre pratiche di vita, come la dieta corretta, l'esercizio fisico, e l'esercizio mentale. Inoltre, utilizzando la meditazione, l'ipnosi, la respirazione profonda, il massaggio o lo yoga si può ridurre lo stress della vita.

Il legame tra il morbo di Alzheimer e lo stress è sempre più evidente di giorno in giorno. Prima si prendono provvedimenti per ridurre lo stress, più è probabile prevenire lo sviluppo dell'Alzheimer in seguito.

Vorrei invitarvi a visitare il sito web non-profit dell'Alzheimer's Research and Prevention Foundation per scoprire ancora maggiori strategie su come prevenire la perdita di memoria e l'Alzheimer. Inoltre, si può fare un quiz di valutazione dello stress

AkiraJobs.com, 18 dicembre 2010

Notizie da non perdere

Per capire l'Alzheimer, ricercatori di Yale si rivolgono alla guaina di m…

4.07.2025 | Ricerche

L'interruzione degli assoni, la parte simile a una coda nelle cellule nervose che trasme...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)