Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Non è sicuro che la vitamina B riduca il rischio di perdita di memoria

Non è sicuro che la vitamina B12 e l'acido folico possano ridurre il rischio di problemi di memoria e di pensiero, secondo un nuovo studio pubblicato il 12 Novembre 2014 on line su Neurology, la rivista medica dell'American Academy of Neurology.


Lo studio è uno dei più grandi effettuato fino ad oggi a testare l'effetto dell'uso a lungo termine di integratori sulle capacità di pensiero e di memoria. Lo studio ha coinvolto persone con livelli ematici alti di omocisteina (un amminoacido) che sono stati collegati da altri studi alla perdita di memoria e all'Alzheimer.


"Poichè i livelli di omocisteina possono essere abbassati con integratori di acido folico e di vitamina B12, si sperava che l'assunzione di queste vitamine avrebbe potuto ridurre anche il rischio di perdita di memoria e di Alzheimer", ha detto l'autore dello studio Rosalie Dhonukshe-Rutten, PhD, dell'Università di Wageningen in Olanda.


I primi studi osservazionali hanno dimostrato che ci può essere qualche beneficio nel pensiero e nella memoria prendendo acido folico e vitamina B12, ma i risultati di studi clinici successivi, randomizzati e controllati, sono stati meno convincenti.


Per questo studio, 2.919 persone con un'età media di 74 anni hanno assunto una tavoletta da 400 mcg di acido folico e 500 mcg di vitamina B12 oppure un placebo, ogni giorno per due anni. I test sulla memoria e sulle capacità di pensiero sono stati eseguiti all'inizio e alla fine dello studio. Tutti i partecipanti avevano livelli ematici alti di omocisteina.


"Anche se i livelli di omocisteina sono diminuiti di più nel gruppo che assumeva vitamine del gruppo B rispetto al gruppo placebo, purtroppo non c'era alcuna differenza tra i due gruppi nei punteggi relativi alle prove di ragionamento e di memoria", ha detto la Dhonukshe-Rutten.

 

 

 

 

 


FonteAmerican Academy of Neurology (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti:  N. L. van der Zwaluw, R. A. M. Dhonukshe-Rutten, J. P. van Wijngaarden, E. M. Brouwer-Brolsma, O. van de Rest, P. H. In 't Veld, A. W. Enneman, S. C. van Dijk, A. C. Ham, K. M. A. Swart, N. van der Velde, N. M. van Schoor, T. J. M. van der Cammen, A. G. Uitterlinden, P. Lips, R. P. C. Kessels, L. C. P. G. M. de Groot. Results of 2-year vitamin B treatment on cognitive performance: Secondary data from an RCT. Neurology, 2014; DOI: 10.1212/WNL.0000000000001050

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.