Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Calo della pressione non correlato a minore rischio di declino cognitivo nel diabete T2

Un calo deciso della pressione sanguigna e un abbassamento del colesterolo non sono associati ad un rischio ridotto di declino cognitivo da diabete, nei pazienti anziani con diabete mellito di tipo 2 cronico, secondo uno studio condotto da Jeff D. Williamson, MD, MHS, della «Wake Forest School of Medicine» di Winston-Salem in Nord Carolina, e colleghi.


I pazienti con diabete di tipo 2 (T2DM) hanno un rischio più alto di declino della funzione cognitiva, per il ridotto volume del cervello e l'aumento delle lesioni della sostanza bianca viste dall'imaging cerebrale, secondo lo studio.


Gli autori hanno esaminato l'effetto del trattamento intensivo per abbassare la pressione sanguigna (BP) e i livelli di lipidi nell'ambito del «Memory in Diabetes» (MIND), un sottostudio dell'esperimento «Action to Control Cardiovascular Risk in Diabetes» (ACCORD).


Il trial ha randomizzato 2.977 partecipanti senza deterioramento cognitivo o demenza al basale e con livelli di emoglobina A1c inferiori del 7,5 per cento su un regime di: (1) obiettivo di pressione arteriosa sistolica inferiore a 120 o inferiore a 140 mm Hg (n=1.439), oppure (2) un fibrato o placebo in pazienti con livelli di colesterolo LDL trattato con statine inferiori a 100 mg/dL (n=1.538).


I ricercatori hanno valutato la cognizione al basale, a 20 e a 40 mesi. Inoltre, 503 partecipanti sono stati sottoposti all'inizio e dopo 40 mesi a scansioni cerebrali con risonanza magnetica per cercare i cambiamenti di volume cerebrale totale (TBV) e le altre misure strutturali di salute del cervello.


Non ci sono state differenze nella funzione cognitiva tra i gruppi di riduzione intensiva del BP (obiettivo <120) e il gruppo di fibrati. Dopo 40 mesi, il gruppo di intervento intensiva di BP ha avuto un TBV inferiore rispetto al gruppo di intervento standard di BP. La terapia con fibrati non ha avuto effetto sul TBV.


"Negli ultimi due decenni, la convinzione che strategie di trattamento più aggressive per il controllo della comorbilità [malattie collegate] correlate al diabete di tipo 2, come iperglicemia, iperlipidemia e ipertensione, avrebbero potuto ridurre le complicanze cliniche, ha generato grandi investimenti in nuovi farmaci per questa sindrome", commenta lo studio.


"Questi risultati non negano altri elementi di prova che le strategie intensive per controllare il BP e i livelli di lipidi possano essere indicate per altre condizioni come l'ictus o le malattie coronariche. Tuttavia, questo studio clinico randomizzato su 2.977 anziani con un risultato medio basale del Mini-Mental State Examination superiore a 27, un livello medio di HbA1c dell'8,3 per cento, e diabete di tipo 2 cronico, non mostra una riduzione complessiva del tasso di declino cognitivo collegato al diabete di tipo 2, attraverso la terapia intensiva di BP, rispetto all'aggiunta di un fibrato a livelli di LDL-C ben controllati"
.


Questo studio è stato finanziato dal National Institute of Aging e del National Heart, Lung and Blood Institute dei National Institutes of Health.

 

 

 

 

 


FonteAmerican Medical Association (AMA).

Riferimenti:  Jeff D. Williamson, Lenore J. Launer, R. Nick Bryan, Laura H. Coker, Ronald M. Lazar, Hertzel C. Gerstein, Anne M. Murray, Mark K. Sullivan, Karen R. Horowitz, Jingzhong Ding, Santica Marcovina, Laura Lovato, James Lovato, Karen L. Margolis, Christos Davatzikos, Joshua Barzilay, Henry N. Ginsberg, Peter E. Linz, Michael E. Miller. Cognitive Function and Brain Structure in Persons With Type 2 Diabetes Mellitus After Intensive Lowering of Blood Pressure and Lipid Levels. JAMA Internal Medicine, 2014; DOI: 10.1001/jamainternmed.2013.13656

Pubblicato in media.jamanetwork.com (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.