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Un cervello allenato può rallentare l'Alzheimer, ma...

Domanda: Recentemente, su Fox News Sunday, ho visto il dottor Isadore Rosenfeld, che ha detto che gli esercizi mentali come l'enigmistica possono effettivamente peggiorare la malattia di Alzheimer. Come può essere vero? Non pensi che l'uso del cervello aiuta a evitarne la degenerazione?

 Risposta: L'uso del cervello con "attività cognitive", come elaborare enigmistica, leggere giornali e libri, guardare la televisione, giocare a carte e giochi da tavolo, aiuta ad allontanare l'Alzheimer. Le ricerche infatti mostrano che la stimolazione frequente della memoria e dell'apprendimento si associa a un tasso più lento di declino cognitivo rispetto alle persone anziane che trascorrono poco tempo a stimolare il loro cervello.

Tuttavia, ciò che Rosenfeld ha descritto sono state le conclusioni di uno studio recentemente pubblicato sulla rivista Neurology. Lo studio ha scoperto che l'attività cognitiva più frequente è associata ad un tasso più lento di declino della memoria nei pazienti senza alcuna alterazione del cervello, ma causa una più rapida diminuzione in quelli con malattia già contratta. In persone con deficit di memoria lieve, la attività cognitive frequente non ha né migliorato né peggiorato la loro condizione. Lo studio è stato condotto su un periodo di 12 anni e ha coinvolto 1.157 persone cognitivamente integri di 65 anni di età e oltre.

Gli autori di questo articolo hanno concluso che gli esercizi mentali ritardano la comparsa iniziale dei didsturbi di memoria, mentre accorciano il periodo in cui i pazienti devono vivere con la diagnosi di Alzheimer. In altre parole, le persone attive destinate a sviluppare la malattia di Alzheimer rimarranno mentalmente sani più a lungo, ma dopo avranno un declino più veloce.

 

Chiedi al Dr. H: By Mitchell Hecht, redattore di medicina
The Philadelphia Enquirer, 11 ottobre 2010

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