Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Reti geniche nel cervello di pazienti deceduti suggeriscono terapia per Alzheimer

 

La maggior parte delle informazioni sulla causa dell'Alzheimer si basano su studi di modelli animali. Ora, uno studio pubblicato dalla Cell Press il 25 Aprile sulla rivista Cell esamina il tessuto cerebrale di pazienti umani deceduti e fa luce sulle disfunzioni nelle reti molecolari nel cervello che sono alla base della malattia.

Dimostrando che il gene TYROBP ha un ruolo chiave nell'interrompere i percorsi del sistema immunitario nel cervello dei malati di Alzheimer, lo studio rivela un potenziale bersaglio terapeutico per prevenire i danni cerebrali causati da questa malattia debilitante.


"Il nostro obiettivo era trovare i geni che guidano l'attacco e che dirigono molti altri geni verso l'Alzheimer", dice l'autore senior dello studio Valur Emilsson (foto) della Heart Association dell'Islanda. "Questi risultati presentano un quadro basato su una rete complessiva per testare modelli del meccanismo della malattia e offrire anche nuovi spunti per i programmi di scoperta di nuovi farmaci che possono influenzare le malattie neurodegenerative".


L'Alzheimer è una malattia irreversibile del cervello che distrugge lentamente la memoria e la capacità di pensare. I sintomi di solito compaiono dopo i 60 anni, e con l'invecchiamento della popolazione l'incidenza del morbo è destinata ad aumentare in modo drammatico. Eppure si sa molto poco sulle cause molecolari di questa malattia complessa, in parte perché gli scienziati si sono basati su modelli animali che non replicano i deficit cognitivi e i danni cerebrali degli esseri umani.


Per acquisire nuove conoscenze sui fondamenti molecolari dell'Alzheimer, Emilsson e il suo team hanno analizzato 1.647 campioni di tessuto cerebrale di persone decedute che avevano l'Alzheimer o erano sane. Misurando i livelli di attività di migliaia di geni in questi tessuti, hanno determinato che nel cervello malato sono interrotte le reti molecolari.


Le loro analisi computazionali hanno rivelato l'importanza del ruolo di un gene espresso nelle microglia (le cellule del sistema immunitario che puliscono i detriti e distruggono gli agenti patogeni nel cervello). Hanno scoperto che questo gene (il TYROBP) è iperattivo nel cervello malato, e ha un ruolo causale chiave nell'interrompere l'attività di molti altri geni che controllano l'attivazione della microglia.


"Il nostro studio mostra che ha senso studiare la malattia nel momento in cui insorge nel cervello dei pazienti umani", dice Emilsson. "Si può prevedere che il nostro approccio migliorerà la trasferibilità delle scoperte biologiche di base in progressi medici significativi".

 

 

 

 


Fonte:  Cell Press, via EurekAlert!, un servizio di AAAS.

Riferimento: Bin Zhang, Chris Gaiteri, Liviu-Gabriel Bodea, Zhi Wang, Joshua McElwee, Chunsheng Zhang, Linh Tran, Radu Dobrin, Eugene Fluder, Bruce Clurman, Manikandan Narayanan, Cliona Molony, Christine Suver, John R. Lamb, Vilmundur Gudnason, David J. Stone, Eric E. Schadt, Harald Neumann, Jun Zhu & Valur Emilsson. Tracing Multi-System Failure in Alzheimer´s Disease to Causal Genes. Cell, ( in press) 2013.

Pubblicato in Science Daily il 25 Aprile 2013(> English version) - Traduzione di Franco Pellizzari

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

 

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

Notizie da non perdere

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)