Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Chiarito importante meccanismo dello stress ossidativo

Dei ricercatori hanno scoperto che lo stress ossidativo può rovesciare una proteina cellulare, che di solito è benigna, nel suo lato oscuro e farla diventare un complice potente e indesiderato nella morte neuronale.

Attraverso il legame comune dell'infiammazione, questo può riguardare problemi di salute che vanno dalla malattia di cuore al dolore cronico, alla lesione spinale, al cancro, all'invecchiamento, e alla sclerosi laterale amiotrofica, o morbo di Lou Gehrig. Lo stress ossidativo è stato implicato da vari studi anche nell'Alzheimer.


Morte di un neurone motore. Un neurone motore
può morire quando l'HSP90 nitrato si lega al P2x7.
(Credit: Courtesy of Oregon State University)


La ricerca spiega come una forma di stress ossidativo chiamata nitrazione della tirosina può portare alla morte cellulare. Questa scoperta, riportata oggi nei Proceedings of the National Academy of Sciences, potrebbe alla fine portare a nuovi approcci terapeutici per molte malattie debilitanti o mortali del mondo.


Nell'ambito del lavoro, gli scienziati hanno anche identificato una specifica proteina "chaperone" [=guida] danneggiata dagli ossidanti, che viene attivata in questa spirale di declino e morte cellulare. Questa intuizione fornirà un nuovo approccio per la progettazione di farmaci terapeutici.


I risultati sono stati pubblicati dagli scienziati del Linus Pauling Institute (LPI) della Oregon State University (OSU), Maria Chiara Franco e Alvaro Estevez (ora alla University of Central Florida), e da ricercatori di diverse altre istituzioni, e costituiscono il culmine di un decennio di lavoro.


"Si tratta di risultati molto interessanti e potrebbero essere l'inizio di un cambiamento importante nella medicina"
, ha detto Joseph Beckman, ricercatore principale dell'LPI, professore di biochimica, e direttore del Environmental Health Sciences Center dell'OSU, che ha ricevuto l'anno scorso il Premio Discovery dalla Medical Research Foundation of Oregon, assegnato al principale scienziato medico dello stato americano. "Prevenire questo processo di nitrazione della tirosina può proteggere da una vasta gamma di malattie degenerative", afferma Beckman. "Lo studio dimostra che i farmaci potrebbero effettivamente colpire le proteine danneggiate ossidativamente".


Gli scienziati conoscono da decenni il concetto generale dei danni ossidativi alle cellule, con conseguente neurodegenerazione, infiammazione e invecchiamento. Ma queste ultime scoperte dimostrano che alcune molecole della cellula sono migliaia di volte più sensibili agli attacchi. In questo caso, la proteina da shock termico 90, o HSP90, aiuta a monitorare e guidare ben 200 funzioni cellulari necessarie. Ma può acquisire una funzione tossica dopo la nitrazione di un singolo residuo di tirosina. "Era difficile credere che l'aggiunta di un gruppo nitro ad una proteina la rendesse così tossica da uccidere un neurone motore", scrive Beckman. "Ma la nitrazione dell' HSP90 si è dimostrata in grado di attivare il recettore pro-infiammatorio P2X7. Questo è l'inizio di una pericolosa spirale che conduce infine alla morte dei neuroni motori".


La specificità stessa di questo tipo di attacco, tuttavia, fa parte di ciò che rende le nuove scoperte importanti. I farmaci che possono prevenire o ridurre l'attacco ossidativo su questi siti più vulnerabili in una cella potrebbero valere contro una vasta gamma di malattie. "La maggior parte della gente pensa che le malattie cardiache, il cancro, l'invecchiamento, le malattie del fegato, e anche il danno da lesione spinale siano problemi medici completamente diversi", dice Beckman. "Nella misura in cui possono spesso essere fatti risalire a processi infiammatori causati da un attacco ossidativo e da danno cellulare, possono avere più somiglianze che differenze. Potrebbe essere possibile sviluppare terapie valide contro molti problemi di salute apparentemente diversi", aggiunge.


Beckman ha trascorso gran parte della sua carriera a studiare le cause della sclerosi laterale amiotrofica, e questo studio descrive processi che potrebbero essere rilevanti sia per la malattia che per le lesioni del midollo spinale. Una chiave di questa ricerca è l'uso di nuovi metodi che hanno permesso ai ricercatori di inglobare geneticamente la nitrotirosina nella HSP90. Questo ha permesso di fissare le aree esatte dei danni, fatto importante per l'identificazione di farmaci che possono influenzare questo processo, hanno detto i ricercatori.


Questo lavoro è stato finanziato dal National Institutes of Health, dal Burke Medical Research Institute, dal Weill Cornell Medical College, dall'Associazione SLA e da altre agenzie.

 

 

 

 

 


Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.
The original English version EnFlag
of this article is here.

 

 

 

 


Fonte: Oregon State University.

Riferimento:
Maria Clara Franco, Yaozu Ye, Christian A. Refakis, Jessica L. Feldman, Audrey L. Stokes, Manuela Basso, Raquel M. Melero Fernández de Mera, Nicklaus A. Sparrow, Noel Y. Calingasan, Mahmoud Kiaei, Timothy W. Rhoads, Thong C. Ma, Martin Grumet, Stephen Barnes, M. Flint Beal, Joseph S. Beckman, Ryan Mehl, and Alvaro G. Estévez. Nitration of Hsp90 induces cell death. PNAS, 2013 DOI: 10.1073/pnas.1215177110.

Pubblicato in Science Daily il 4 Marzo 2013 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

 

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



 

Notizie da non perdere

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.