Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Integratore alimentare può aiutare a prevenire l'Alzheimer [studio]

U.Va. Health SystemU.Va. Health SystemUno studio della University of Virginia (UVa) e della Northwestern University suggerisce che un integratore alimentare da banco può offrire protezione dall'Alzheimer.

I ricercatori della Northwestern e della School of Medicine dell'UVa hanno deciso di valutare l'efficacia del chiro-inositolo (composto che si trova naturalmente in alcuni alimenti ed è disponibile come integratore alimentare) come protezione del cervello dalle tossine amiloide-beta che causano l'Alzheimer.


Essi concludono, in un articolo pubblicato questo mese in The FASEB Journal, che il chiro-inositolo "migliora notevolmente" la capacità dell'insulina di evitare danni ai neuroni da parte dei peptidi tossici chiamati ADDL. Il danno e la perdita di neuroni è responsabile dell'Alzheimer. I risultati indicano il potenziale di una nuova strategia per lo sviluppo di trattamenti di Alzheimer basati su composti già considerati sicuri per l'uso umano, scrivono i ricercatori.


"Si sa da molti anni che il cervello con Alzheimer non utilizza il glucosio molto bene", dice il Dr. Joseph Larner, professore emerito di farmacologia all'UVa. "L'insulina è necessaria per utilizzare il glucosio nel cervello, così come è richiesto da muscoli, fegato e grasso per stimolare il metabolismo del glucosio. Quello che non si era capito fino a poco tempo fa è che questa incapacità del cervello di utilizzare il glucosio è causata dalla resistenza all'insulina. Questa resistenza all'insulina nel cervello è stata definita come diabete di tipo 3".


I ricercatori ritengono che i chiro-inositoli aiutino essenzialmente a superare l'insulino-resistenza nel cervello. Lo studio ha mostrato che i chiro-inositoli migliorano notevolmente l'uso del glucosio nelle colture primarie di neuroni, migliorando significativamente la capacità dell'insulina di evitare danni alle sinapsi quando le cellule sono infettate con peptidi ADDL.


"Il Chiro è un nutraceutico che riteniamo capace di sensibilizzare il cervello sugli effetti dell'insulina" dice David Brautigan, professore di microbiologia, immunologia e biologia del cancro dell'UVa. "Ciò presumibilmente potenzia l'azione dell'insulina e protegge il cervello dall'Alzheimer". "Si è dimostrato che il chiro-inositolo è molto sicuro", ha aggiunto Larner, un pioniere nel campo della farmacologia. "E' usato nell'uomo da un certo numero di anni. Lo prendo anch'io".


Incoraggiati dai risultati, i ricercatori auspicano ulteriori indagini sui chiro-inositoli, compresa una sperimentazione clinica sugli esseri umani e l'ulteriore sviluppo di farmaci contenenti chiro-inositoli. La ricerca apre anche nuove strade da esplorare. "C'è una grande discussione che va avanti da anni sul fatto che l'insulina sia prodotta nel cervello e quanto sia importante l'insulina nella segnalazione nel cervello. Si pensava che l'assorbimento del glucosio nel cervello fosse passivo, non regolato dall'insulina", dice Michael Thorner, docente medico di Medicina Interna "David C. Harrison" all'UVa. "È assodato ora che l'insulina c'è nel cervello ed è importante per il suo metabolismo. Ci possono essere anche forme speciali di insulina nel cervello per stimolare i neuroni e le altre cellule".


Il gruppo di ricerca è stato condotto da William L. Klein del Dipartimento di Neurobiologia della Northwestern University. I risultati sono stati pubblicati in un articolo scritto da Klein e Jason Pitt, studente della Northwestern, in collaborazione con Thorner, Brautigan e Larner.

 

 

 

 

***********************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

 

***********************
Riferimento: Jason Pitt, Michael Thorner, David Brautigan, Joseph Larner, William L. Klein. Protection against the synaptic targeting and toxicity of Alzheimer's-associated Aβ oligomers by insulin mimetic chiro-inositols. The FASEB Journal, vol. 27 no. 1 199-20. doi: 10.1096/fj.12-211896

Pubblicato da Josh Barney in UVAToday il 9 Gennaio 2013 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.